7.

252 38 14
                                    

Seduto su quel pavimento mi sembrò di essere tornato bambino: perso e solo allo stesso modo.

Presto l'aria iniziò a mancarmi e la paura a farsi strada tra i miei pensieri, ma era essenziale che io mantenessi il controllo o nessuno mi avrebbe aiutato.

Come il respiro si fece nuovamente regolare, mi alzai dal pavimento e mi buttai sul letto,senza preoccuparmi di cambiarmi o asciugare le lacrime che mi bagnavano le guance.

Sembrava che i miei genitori si fossero calmati, esattamente come me.

Li sentivo parlare ancora, ma molto più civilmente.
Tanto che la voce di mia madre era ridotta ad un sussurro:il loro litigio era finito.

Ci fu qualche minuto di silenzio prima che dei passi leggeri si avvicinassero alla porta di camera mia  e qualcuno bussasse.

"Ehi...avrei voluto aspettare domani mattina, ma tua madre ha insistito tanto perché chiarissi con te subito.
Quindi..."

Il suo tono era incerto e pareva esitante,indeciso su cosa dire.

Non sembrava arrabbiato, ma avevo paura fosse solo una mia impressione...dopo tutto non era stato molto amichevole, di sotto.

Mi strinsi nel piumone, aspettando che continuasse a parlare.

Stavo scegliendo la strategia 'guarda come va avanti la cosa e adeguati', la strategia che mi sembrava meno pericolosa.

"Beh... Ha ragione lei: ho esagerato.
Prima, quando sono tornato a casa, tua madre aveva preparato tutto quanto per il tuo ritorno, ma si era praticamente dimenticata del mio.
Abbiamo due lavori molto impegnativi e passiamo molto tempo fuori casa, ma mentre lei sapeva già diverse cose da un po', io ho scoperto tutto in una volta!"

Tirai un sospiro di sollievo, ma non mi spostai di un centimetro.

"Non abbiamo un rapporto molto stretto, io e te, ma pensavo che almeno le cose così grandi me le dicessi.
È per questo che me la sono presa così tanto male quando prima ho scoperto il tuo orientamento, non certo perché disapprovi"

Effettivamente, non era stato molto corretto nei suoi confronti non dirgli nulla della piccola vacanza, o del mio fidanzamento... Dopo tutto era mio padre.

"Ora ti lascio dormire, che domani mattina dobbiamo preparare le ultime cose."

Si fermò un attimo, camminando verso la porta che sentii cigolare leggermente.

"Vorrei che me lo chiedessi la prossima volta, se vuoi andare su in montagna.

Buona notte, Denis."

"Buona notte,papà"

Con il cuore un po' più leggero mi addormentai senza fatica.

Era stata una giornata decisamente piena, ma ero felice di come si era conclusa.

Dopotutto Ben aveva il suo nuovo tatuaggio, mio padre ora sapeva della mia relazione e aveva lasciato intendere che,se glielo avessi chiesto, mi avrebbe lasciato tranquillamente le chiavi della casa in montagna.

Non avevo ancora avuto modo di parlare con mia madre, ma ne avrei avuto sicuramente il giorno dopo.


"Giorno!"

Salutai mia madre, ricevendo in cambio un sorriso divertito

"Alla buon'ora, Scricciolo!

È quasi ora di pranzo e io e tuo padre andiamo a mangiare fuori, vuoi unirti?"

Sebbene fosse un'ottima scusa per passare un po' di tempo con i miei genitori, quella mattina non ero esattamente in vena di uscire,così declinai semplicemente l'invito.

You need a doctor baby? You scared?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora