prologo pt.1

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Caro diario...

Ciao.. oggi è il giorno del mio compleanno,teoricamente è già domani perché è l'una di notte.
Anzi.. Teoricamente niente.
Dato che per me la notte è un mondo a sé ,non c'è bisogno di specificare se oggi sia oggi o ieri ,se oggi sia il 7 dicembre o l'8 .

Vabbe,torniamo alle cose serie.
Dunque,ti dicevo che è il giorno del mio compleanno,che teoricamente oggi è un giorno come gli altri,un altro giorno difficile, un altro giorno da affrontare.
Non mi piacciono i compleanni.
La cosa che più odio dei compleanni è il solito lugubre detto "oggi sei un anno più vecchia."
No ,si sbagliano.
Io adesso sono più vecchia di quando ho scritto " No,si sbagliano. "
Ogni secondo che passa si invecchia,si cresce,si impara,si soffre o si è felici. O bhe si tante altre cose.
Il punto è proprio questo,ciò che noi non capiamo è che magari domani possiamo morire e probabilmente siamo col pensiero " cazzo! Tra due giorni è il mio compleanno ,non vedo l'ora "
E si vive con il pensiero che arrivi quel giorno,si cerca di renderlo speciale e non si pensa ad altro.
Il problema è che io questi due giorni li vivo pensando ad un altro,quando invece potrei cercare di rendere il mio oggi migliore di ieri,quando invece il compleanno è un giorno come questo.
È se mi capita la sfiga di morire domani ho vissuto male il mio ultimo giorno,perché dovevo renderne speciale uno che alla fine è come gli altri.

Si lo so sono pensieri coglioni ma il punto è che si vive come si muore,e non ce ne accorgiamo nemmeno di quanto velocemente passa il tempo,che questo tempo che sta passando dovrei cercare di renderlo speciale,non perché è il mio compleanno ma perché è la mia vita.

E invece io sono qui che aspetto Dio solo sa che cosa.. Sempre se poi Dio esiste,sono qui che mi deprimo,ogni giorno di più perché la mia situazione è una merda e piango tutti i giorni,senza fare niente per migliorare tutto ciò.

E lo so sto qui come na scema a fare l'ipocrita contro me stessa,ma lasciamo perdere.

Mo vado,non voglio sprecare momenti preziosi della mia fantastica notte,con un insulso aggeggio .

- e non è semplice rinunciare alla leggerezza dell'ipocrisia per ricevere in cambio il peso della verità.- Xx

Eh si,pensieri strani frullavano nella testa di Reachel, una ragazza apparentemente normale,felice,un insulsa ragazzina agli occhi degli adulti,una ragazza da portare a letto agli oggi dei ragazzi.

Bhe.. Non era così.
Reachel era diversa,la sua diversità purtroppo non la conosceva nessuno,lei non si rendeva conto di quanto fosse speciale e soprattutto di quanto fosse forte.

Riferendosi al diario bhe.. Si per lei la notte era qual cosa di prezioso.
L'unica meraviglia in grado di trascinarla,in grado di farle provare qual cosa d'avvero.
Perché bhe.. Lei di giorno era come morta dentro,non provava nulla,non rideva d'avvero,nessuno era in grado di renderla triste,felice,depressa,di metterle paura.
Con il buio,con la notte era tutta un altra storia.

Reachel era particolare specialmente perché il suo migliore amico era il dolore,la sua compagnia erano le lacrime,la spalla su cui appogiarsi era il cuscino,il posto preferito era il bosco.
Lei era presa da questo mondo oscuro e buio.

Le piaceva la notte perché solo con essa poteva essere sincera,poteva esprimersi,piangere,tagliarsi,pensare,incazzarsi.
Tutti di notte dormivano,il mondo intero,nessuno avrebbe mai notato il suo dolore.

Appunto.. Tutti erano superflui nei suoi confronti,per la gente lei era semplicemente un adolescente con i soliti sbalzi d'umore,i soliti problemi da ragazzina.
Non era così.
Poi a lei piaceva distinguersi dalla massa,tutti amavano il sole,mentre lei amava la pioggia.

Per lei la pioggia era come sfogo,secondo lei pioveva quando le nuvole non erano più in grado di sopportare il dolore,e quindi si liberano in questo modo.
La pioggia è bagnata,fredda.. Come lei d'altronde.

Tutti amavano l'aria aperta, la luce. Lei il buio.

Ma cosa l'aveva resa così? Nessuno lo sapeva.
Non parlava mai di se stessa,a lei bastava ascoltare i problemi degli altri, a lei bastava aiutare tutti a risolverli,non voleva che qual cuno diventasse come lei.
Voleva fare di tutto per ridurre i sorrisi falsi,anche a costo di essere usata.
Perché era così che tutti facevano con lei.

***

Così si sdraiò sotto le coperte ,il cuscino appoggiato al petto,le unghie conficcate dentro,lacrime abbondanti che scorrevano serene lungo le sue bianche guance, guance distrutte,distrutte dalla traiettoria di quelle stesse lacrime che bruciavano come fossero acido corrosivo.

Un sorriso le apparve sul volto,la divertiva il fatto di fare tanti moralismi sulla depressione,di aver aiutato tanta gente a superarla quando quelle parole poteva usarle anche con se stessa,ma purtroppo non funzionavano.

Esempio: solo il giorno prima aveva detto ad una ragazza che tagliarsi era inutile,di alzarsi ed usare quella grinta e quel coraggio non per autodistruggersi più di quanto lo sia già, ma per curarsi.
Lei adesso era lì, a pungersi con la rosa che le era stata donata dalla persona che aveva contribuito a renderla in questo modo.

Tanti regali aveva ricevuto nelle ore passate,non voleva nulla di tutto ciò, neanche la rosa.
Aveva solo bisogno di una cosa,una cosa che non sarebbe mai arrivata,per lo meno che era stata distrutta e non si sarebbe più riformata.

Era stata una giornata di merda,mai aveva dovuto mentire talmente tanto.
Mai aveva ricevuto tanti auguri e tante telefonate,ognuna di queste persone a chiedere come andava,lei con un convinto sorriso sul volto: " va tutto alla grande,non vedevo l'ora di questa giornata" .
Era finita,finalmente.

Fra poche settimane avrebbe dovuto subire le insulse canzoncine di Natale,vedere tutte le famiglie riunirsi davanti l'albero a scartare i regali felici,tutte le famiglie a litigare su dove mettere Gesù nel presepe,quando lei nemmeno l'aveva più una famiglia.

Doveva essere forte.
Si concedette gli ultimi momenti di debolezza,si asciugò le lacrime e chiuse gli occhi,facendosi pervadere dalle dolci note della canzone che le avvolgeva il cuore.
Un cuore stanco,ferito,ma intatto.

***angolo "me" ***
Ciaoo!!
Si,avete ragione come primo capitolo è un po' pesante ma.. Bhe oh è il prologo.
Vediamo un po,cosa sarà successo alla sua famiglia? Chi ha contribuito a renderla così e perché è così?
Le passerà mai questo problema?
Scopritelo continuando a leggere.
Mi rendo conto che la storia è un po pesante ma non sarà sempre così, in ogni caso spero vi sia piaciuta ,baci ♥

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