15 Novembre.
Lui sapeva che quella sarebbe stata un'altra notte in bianco, ne era certo.
Continuava a rigirarsi in quel letto, che ormai era troppo grande da quando lei era andata via.
Yoongi aveva bisogno, rivoleva e pretendeva, quelle manine che ogni sera si poggiavano sul suo petto,stringendo delicatamente la sua maglia, rivoleva quelle esili gambe che si intrecciavano con le sue ogni notte e quei piccoli, freddi piedini che, a contatto con la sua pelle, gli mandavano brividi lungo tutto il corpo. Ma a lui andava bene così.
A Yoongi lei mancava, Park Kyung Mi gli mancava da morire.
Per lui, la vita, divenne difficile senza di lei. Senza quella fastidiosa ragazzina che con la sua voce dolce si impicciava dei suoi affari, che lo seguiva ovunque.
Ma a lui risultava impossibile non amarla. Perché si, quel ragazzo che si comportava male con tutti, se non con i ragazzi con cui condivideva la casa, che non rispettava quasi mai le regole, che voleva apparire un bad boy, si era innamorato. E si sentì morire sia fisicamente che psicologicamente quando, da un giorno all'altro, la sua piccola donna sparì. Allora Yoongi si chiuse in sé stesso, non parlava più con nessuno, neanche con il suo Hyung o il suo migliore amico, Jungkook, non voleva mangiare, voleva soltanto stare a letto. I suoi amici però lo costringevano a mangiare, lo portavano fuori, nei pub, nei bar, nelle discoteche. Ma Yoongi davvero non riusciva ad andare avanti, non dopo lei. Ovunque andasse o chiunque guardasse. Tutto le ricordava quella ragazzina. Erano tutti preoccupati per lui; Jin Hyung lo convinse ad andare anche da uno psicologo. Yoongi non voleva, anzi, pensava che fosse il suo Hyung ad aver bisogno di consultare uno psichiatra ma, poiché il più grande non la smetteva di pregarlo, si arrese e fece felice non solo Jin, ma anche il resto del gruppo."Ci andrò" sospirò, girando il cucchiaio nella minestra preparata dal castano.
"Cosa?" gli chiese, guardandolo confuso.
"Andrò da questo fottuto psicologo a fare SOLO UNA SEDUTA." il biondo fece in modo che l'altro capisse il concetto e che dopo, lui è gli altri non l'avrebbero più tormentato con quella storia.
"Ma è fantastico" esultò il suo Hyung "Avviso subito il manager!" continuò, correndo nel salotto per fare una telefonata.
"Si, certo, fantastico." Sospirò ancora una volta.Il 4 Settembre, uscito dalla sala prove, con ancora il borsone sulle spalle, salì sulla sua moto e, appena l'accese, partì velocemente verso lo studio di quell'uomo che, da lì a pochi minuti, l'avrebbe aiutato con il caso 'Park Kyung Mi' e, Yoongi, a dirla tutta, era spaventato, forse anche troppo.
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How I wish that was me|| Min Yoongi
Fanfiction15 Novembre. Lui sapeva che quella sarebbe stata un'altra notte in bianco, ne era certo. Continuava a rigirarsi in quel letto, che ormai era troppo grande da quando lei era andata via. Yoongi aveva bisogno, rivoleva e pretendeva, quelle manine che o...