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Yoongi fissava il mare, il vento che gli scompigliava i capelli.
Era seduto sugli scogli, sperando che l'ispirazione, per il testo di una nuova canzone, lo travolgesse.
Ma vedeva solo che tutto ciò le ricordava Kyumi.
-Cara Kyumi,
qui fa freddo, molto. La temperatura è molto bassa; dove sei tu adesso fa caldo? O fa altrettanto freddo?
È da molto che non ti scrivo, non avevo né la forza e né il tempo per farlo, scusa.
Natale si avvicina... È il primo senza di te...
Ormai mi ero abituato a vederti sempre in camera mia, con la mia felpa addosso; ti ricordo che devi ancora restituirmela, però, adesso che ci penso, meglio che la tenga tu. Avevi sempre le mani fredde, eri un ghiacciolo vivente. Riscaldati.
Ma che diavolo sto scrivendo?
Ti prego, torna qui è salvami, questa non è vita senza te, è un inferno. Ma grazie al tuo sorriso, ho conosciuto il paradiso.
Per favore vieni qui è portami via. Ho bisogno di te, delle tue stupide smorfie, dei selfie senza senso che mi mandavi alle 2:00 di notte solo perché non riuscivi a dormire e la tazza di tè non faceva effetto.
Torna qui... Torna da me...
- - -
"Eddai lasciami. Mi fai male" disse Kyumi, ridendo.
Yoongi la teneva stretta a sé e le pizzicava i fianchi.
"Chiedimi scusa" le disse, ridendo anche lui.
"Mai" esclamò.
"Bene, te la sei cercata" il rosso la fece stendere sul divano, le si stese sopra e continuò a farle il solletico.
"Ti odio Min Yoongi" urlò.
"Tu continua, io non la smetto" disse lui.
"Yoongi-yah. Lascia subito Mimi" lo rimproverò Hoseok, che, a causa delle urla, era corso in salotto.
"Guasta feste" gli rispose il rosso, alzandosi.
"Suga Hyung" li raggiunse Jimin "Il manager ha detto che lo devi raggiungere perchè dovete parlare del testo della nuova canzone"
Yoongi annuì e lasciò i tre lì, da soli.
- - -
"Yoongi, grazie di essere venuto così in fretta" disse il manager.
"Si figuri. Allora... Jimin mi ha detto che doveva parlarmi della canzone, qualcosa non va? Non le piace?" Chiese preoccupato.
"No, ma scherzi? È fantastica. Mi piace molto, soprattutto il ritornello e il coreografo ha già qualcosa in mente per la coreografia." Sorrise l'uomo.
Suga sospirò e pensò -Grazie a Dio-, si stava letteralmente spaventando del suo giudizio, infondo era molto importante quella canzone. L'ispirazione gli era venuta così, mentre fissava Kyumi, intenta a giocare con i ragazzi, ogni tanto lo guardava con un sorriso che andava da un'orecchio all'altro e il cuore di Yoongi si riscaldava e iniziava a pompare molto velocemente.
Immaginò Mimi come una sottospecie di musa. Solo pensarla, lo ispirava a scrivere nuovi testi, ma nessuno lo soddisfava come quello.
"Come ti è venuta questa idea?"
"Ho le mie fonti d'ispirazione, poi, ovviamente, ho chiesto un parere anche a Hoseok e Namjoon che hanno corretto alcune cose. Ma per il resto è rimasta identica a come l'avevo scritta precedentemente"
Spiegò il rosso, gesticolando.
"Mi piace molto la parte in inglese, è stato Namjoon a scriverla vero?" Rise l'altro, che contagiò anche Suga.
"Certo e chi sennò?" Scherzò
- - -
Kook si trovava nella stanza di Yoongi, seduto sulla sedia girevole accanto alla scrivania, giocava con una pallina e girava.
"Allora? Com'è andata con il manager?" Chiese mentre continuava a lanciare la palla.
"Bene, la canzone gli è piaciuta. Ha detto solo che devo migliorare il sound. Poi, per il resto, è perfetta."
Suga era steso sul letto a pancia in su, gli occhi chiusi e le mani dietro la testa.
Kookie smise di giocare, si piegò in avanti, poggiando i gomiti sulle ginocchia.
"Come hai fatto a scrivere una canzone del genere e in così poco tempo?"
Il rosso aprì un occhio e girò il viso verso il suo migliore amico.
"Cosa intendi?"
"È una canzone così... profonda, che parla di un amore non ricambiato. E tu non hai una ragazza da... uff, non so quanto, ma da molto tempo. Cosa ti ha spinto a scriverla?"
"Credo i posti che ho visitato..." disse.
"O le persone che hai conosciuto" lo interruppe Kook.
"Ascoltami Kookie: o sei tu che parli russo o sono io che sono troppo stanco per prestarti attenzione e capire di cosa parli. Quindi sii più chiaro, per favore" Yoongi si coprì gli occhi con un braccio.
Jungkook sospirò.
"Sto parlando di Kyung Mi. Ho visto come la guardi. Lei ti piace e tanto anche" affermò, convinto della sua teoria, il moro.
Il più grande, in risposta, gli lanciò un cuscino addosso.
"Per caso ti hanno fatto bere qualcosa quano non c'ero?" Scherzó.
"Hyung. Ormai sono quasi 3 mesi che vi conoscete e non fate altro che abbracciarvi, stare insieme tutto il tempo, mandarvi occhiatine e stuzzicarvi a vicenda. Qui c'è qualcosa sotto." Prese il cuscino e lo poggiò sulle proprie gambe.
"E deve essere per forza amore o attrazzione? Non può essere pura e semplice amicizia?" Chiese il rosso.
"No. Anche se per adesso, tra voi due, c'è un legame più forte dell'amicizia ma non sono certo che sia amore." Riflettè il moro "Ma quaIcosa potrebbe nascere" rise.
"Infatti, potrebbe. Ma non succederà"
Ecco cosa intendeva Jungkook con "Suga ti tappa le ali".
Il moro sospirò e "Infondi proprio depressione, malinconia e tristezza" stese le gambe e le intrecciò.
"Ecco perchè infondere felicità è compito di Hoseok-ah. A me non si addice affatto questo ruolo" adesso lo fissava con entrambi gli occhi aperti.
"E giura? Non me n'ero accorto. Grazie per avermelo detto" sospirò.
Suga scoppiò a ridere.
"Oggi verranno le ragazze a cena" disse il moro. Il rosso smise di ridere.
"A che ora verranno?" Chiese al piccolo.
"Credo tra un'oretta, visto che sono quasi le 6" rispose, guardando l'orologio che aveva al polso.
Yoongi si alzò e prese dei vestiti puliti: un jeans, l'intimo e una felpa nera.
"Vado a fare una doccia" disse a Kookie, che iniziò a ridere.
- - -
Erano le 6:45 e Yoongi era uscito dal bagno con un'asciugamano avvolto in vita e uno sulle spalle, aveva i capelli bagnati.
Casualmente guardò le foto attaccate alla parete. Si avvicinò a quella che ritraeva lui e la sua ex, mentre si baciavano.
L'amava, si, ma questo prima.
Adesso, sentire il suo nome, non gli faceva né caldo né freddo, nulla.
Mentre con Kyumi...
-Aish- pensò -Prima o poi mi farà impazzire quella ragazzina-
Si asciugò e si vestì subito, prese il phon e iniziò ad asciugarsi i capelli.
Erano ancora bagnati quando bussarono alla porta di camera sua; a causa del rumore dell'oggetto, non lo sentì.
Kyumi entrò nella sua stanza e gli si piazzò dietro, avvolse le braccia intorno alla sua vita, abbracciandolo e poggiando la guancia destra sulla sua schiena.
"Hey" sorrise Yoonni, spegnendo il phon, anche se aveva ancora i capelli umidi.
"Come stai?'' Chiese lei.
"Bene e tu?" Si girò verso di lei e poggiò le mani sui suoi fianchi.
"Benissimo" sorrise, circondandogli il collo.
Yoongi la presa in braccio e, Kyung, avvolse le gambe intorno al suo bacino, ed entrambi nascosero il viso nel collo dell'altro.
"Profumi di frutti di bosco" le parole della mora furono sussurrate, ma lui la capì benissimo.
"Tu odori di cocco. Dobbiamo metterci daccordo. Anche se il mio bagnoschiuma è migliore del tuo" scherzò il rosso.
"Non è vero. A Kookie piace il cocco." Si difese lei.
"Kookie? Che c'entra Jungkook adesso?" Chiese lui, un po' incazzato. Pensava che alla mora piacesse il suo migliore amico e iniziò a provare sentimenti negativi verso il suo Dongsaeng.
"Scherzavo" lo tranquillizzò lei "Solo che avevo finito il bagnoschiuma e Hae Jung mi ha prestato il suo" rise.
Yoongi la fece scendere e prese il phon. Stava per accenderlo quando "Posso asciugarteli io?" gli chiese Mimi.
Sorridendo si sedette sul letto e le passò l'asciugacapelli.
Mimi, come quando lo medicò, si mise tra le sue gambe e iniziò a passare la mano tra i capelli tinti di lui.
Yoongi non smetteva di fissarla: la sua faccia rappresentava una smorfia di concentrazione, le sue mani che muovevano delicatamente i suo capelli, la linguetta posta all'infuori, poggiata sul labbro inferiore.
Yoongi si chiedeva perché non avesse incontrato prima lei.
Forse doveva anche ringraziare Hoseok per aver fatto di testa sua e averla portato al dormitorio quella sera d'Ottobre.
"Yoonni?" Kyumi gli passò una mano d'avanti al viso, il phon era spento.
"Eh?" Chiese, tornando alla realtà.
"Ho finito" rise, tolse la spina dalla presa ma, accidentalmente, inciampò su quest'ultima.
Fortunatamente Yoongi la prese subito, ella poggiò le mani sul suo petto, per non cadere.
"Dio, grazie" disse lei, spaventata.
"In realtà è me che dovresti ringraziare, non Dio" rise.
La lasciò, Kyumi gli diede dei piccoli pugni.
"Sei un'idiota patentato"
"Bhe grazie" la fermò. "Adesso ho la patente senza aver dovuto studiare"
"Oh Santissimo Cielo" esclamò lei "Dovremmo scendere giù dai ragazzi, lo sai vero?"
Il ragazzo roteò gli occhi.
"È presto" disse.
"Oppa sono quasi le 8 meno 20, e io ho fame" incrociò le braccia sotto al seno.
Lo sguardo di Yoongi, involontariamente, cadde sul petto della mora; ella arrossì e, con ancora le guace rosse, si avviò verso la porta.
"Kyumi aspetta" la rincorse "Non volevo guardare li, ma sono un ragazzo, tutti compiono queste azioni." Si scusò, Kyumi gli strinse la mano, la guance sempre di quel colore; conosceva Yoonni quel tanto che gli bastava per sapere che non era quel tipo di ragazzo morto di figa.
Con le mani intrecciate scesero, insieme, per andare in salotto.
"Finalmente ti sei deciso a conf-" la bocca di Jimin fu tappata da Hoseok e Jungkook gli diede un calcio.
"Lasciatelo parlare" disse Mimi, confusa.
"Ma no, non era nulla di importante" rise nervosamente Namjoon.
"Vero Chim Chim?" Intervenne Jin.
"Lasciamoli perdere, sono uno più  idiota dell'altro" sussurrò Suga al suo orecchio.
"State insieme?" Chiese Jin, indicando le loro mani.
"Oh no" chiarì la mora; provò a togliere la mano da quella del ragazzo, ma lui la strinse e non la lasciò andare.
Tutti scoppiarono a ridere.
- - -
Stavano cenando: ai capo tavola c'erano Jin e Namjoon, poi Hae, Hoseok, Jimin e Tae ad un lato e Yoongi, Kyung e Jeongguk dall'altro.
Mangiavano tutti molto allegramente, scherzavano, ridevano.
Apparecchiarono e sparecchiarono la tavola insieme, lavarono i piatti.
Dopo cena decisero di giocare al gioco della bottiglia e si misero tutti in salotto.
Tae scelse che doveva essere lui il primo a girare la bottiglia e quando lo fece, l'oggetto indicava Kyumi e Hoseok.
Alla ragazza spettava il compito di porre la domanda.
"Allora Hobi, obbligo o verità?" Sul suo viso spuntò un sorriso malizioso.
"Obbligo" rispose tranquillo.
"Speravo lo scegliessi. Ti obbligo a dare un bacio a stampo ad Hae Jung"
"Unnie!" Esclamò la più piccola.
"Cambia obbligo Mimi" dissero Jimin e Hope.
"No. Una volta scelto non si cambia" disse Namjoon, divertito.
"Questo gioco si fa subito interessante" ridacchió Taehyung.
"Te la farò pagare mocciosetta" la fulminò con lo sguardo J-Hope.
Si girò verso la ragazza al suo fianco e la baciò dolcemente; il bacio doveva durare poco ma le mani del moro finirono sui fianchi di Hae, le braccia di lei strinsero il suo collo.
"Si okay, basta" li staccò Jimin.
Hoseok sorrideva mentre Hae aveva le guance che le andavano a fuoco.
Il tempo passò tra strani obblighi e imbarazzanti verità come: Namjoon obbligato a fare il verso del delfino, Kookie e Tae obbligati a baciarsi, Yoongi obbligato a spalmarsi la panna sulla pancia, la confessione di Jin di non riuscire a guardare una ragazza negli occhi, quella di Jimin in cui, ad Halloween del 2007, fu obbligato ad indossare un tanga, molto stretto, e un vestito da infermiera. Poi toccò a Kyung, che scelse verità.
"Bene Mimi" disse Namjoon "Sei vergine?" Andò dritto al punto.
Jin gli diede un ceffone dietro la nuca "Sono cose da chiedere ad una signorina? Sei cresciuto con le capre, per caso? Che scostumato" lo rimproverò.
La mora rise "No, non sono vergine"
Rimasero tutti sbalorditi, tranne Hae e Hobi che conoscevano la storia.
"Davvero?" Chiese Jimin.
"Certo, non vedo perchè dovrei mentirei" disse
Il rosso, non seppe perché, ma l'istinto lo portò a stringere la mano di Kyumi, lei ricambiò la stretta.
- - -
Giocarono fino alle 3 di notte.
"Credo si ora di andare" sbadigliò Kyumi.
"Fermatevi a dormire" esclamò Jin.
"Ma abitiamo nello stesso palazzo" confessò Hae Jung.
"Eddai Hae" la pregò il cugino.
"Potreste addormentarvi sulle scale" continuò J-Hope.
"Esagerato" disse Mimi.
"Credo ci abbia appena considerate come due barbone" rise Hae.
Kyumi lanciò un cuscino sul viso di Hoseok.
"Almeno qualcosa, questa sera, l'hai centrato" affermò Yoongi "E tutti i riferimenti sono puramente casuali" rise.
"Ti stai riferendo a quella sera del 31 Ottobre, Min Yoongi?" Kyung Mi lo guardò con aria di sfida.
"Ripeto: i riferimenti sono puramente CASUALI" cercò di trattenersi.
"Non ti meno solo perché sono troppo stanca" la mora si passò una mano tra i capelli e fece un piccolo sbadiglio.
"Restate" le pregarono ancora una volta Hobi e Chim Chim.
Le due ragazze si guardarono, prima di annuire.
Il rosso si avvicinò a Mimi e le sussurrò "Dormi con me?"
"Rischio di essere stuprata mentre dormo?" Sussurrò a sua volta lei, ridendo.
"Non credo. Non ti toccherei mai contro la tua volontà" le sorrise dolcemente.
E, in quel preciso istante, Mimi lo odiò. Più che mai. Pensava che lo usasse per farle del male. Per lei, quel sorriso, era letale: veleno e antidoto allo stesso tempo.
Stava per annuire quando "Mimi dormi con me, vero?" Hobi.
Yoongi imprecò e maledisse il suo amico mentalmente mentre Kyung Mi roteò gli occhi.
"Dormi con Hae" gli consigliò la mora.
Hae Jung e Hoseok arrossirono.
"Jimin ti sta bene se lei dorme con Hobi?" Chiese Yoongi a Chim Chim.
"No. Affatto." Rispose, incrociando le braccia.
"Vuole dormire lui con Hoseok" scherzò Taehyung.
"Divertente" Jimin.
"Oh e va bene" si arrese poi "Ma se vengo a sapere che l'hai solo toccata con un dito, ti ammazzo" lo avvisó.
"Ma a nessuno importa di cosa ne penso io?" Domandò Hae.
"Allora che ne pensi?" Le chiese Kyumi.
"Credo si possa fare" arrossì ancora di più.
Allora "D'accordo" disse Yoongi, poi prese la mano della ragazza al suo fianco e "noi andiamo a dormire" avvisó i ragazzi.
La condusse nella sua stanza, non era cambiato molto: le stesse foto a ricoprire la parete, il laptop sulla scrivania color ciliegio, un blocchetto tutto scarabocchiato con una penna poggiata sopra di esso.
Yoongi cercò qualcosa nell'armadio poi le diede dei pantaloni della tuta e la sua felpa grigia preferita.
"Vuoi cambiarti in quel bagno?" indicó una porta presente nella stanza.
Kyung Mi annuì, poi si diresse verso di essa e, dopo averla chiusa, si cambiò velocemente.
Quando uscì Yoongi la guardava da capo a piedi; la fece sedere sul letto, si inginocchió e iniziò a farle delle pieghe al pantalone.
"Grazie" sorrise lei "Mi arrivava sotto ai piedi" rise.
"L'avevo notato" rise e si sedette al suo fianco.
"Domani ti va di uscire? Solo io e te" girò il viso verso di lei e si morse il labbro.
"È una specie di appuntamento quello che mi stai proponendo?" Kyumi pensava che il rosso scherzasse.
"Esattamente." Sorrise.
"Uhm..." arrossì "V-Va bene" balbettò.
"Adesso, però, dormiamo" disse lui.
Si stesero e si coprirono con il piumone grigio.
La mora non sapeva in che posizione stare, era a disagio, in imbarazzo.
"Va tutto bene?" Le chiese Yoonni, notando i suoi movimenti.
"I-Io non so c-come..." Non finì la frase che lui ridacchió, l'aveva capito senza il bisogno che lei continuasse. L'avvicinò a se e le fece poggiare la testa sul suo petto e la mano di lui finì sul suo fianco.
"Adesso va meglio?" Le sussurrò.
"S-Si" la mora ringraziò mentalmente l'oscurità che avvolgeva la stanza, non voleva fargli notare le sue guance in fiamme.
Le diede un bacio sulla fronte e "Buonanotte ragazzina" disse. Lei sorrise e, entrambi, caddero tra le braccia di Morfeo.
- - -
Kyumi sentiva il battito del cuore di Yoongi, il suo viso ancora poggiato sul suo petto. Alzò di poco il viso, vide che lui la fissava e sorrideva, non ci diede peso e ritornò a dormire. Dopo poco notò che era praticamente stesa sul ragazzo.
Si alzò di scatto e cadde dal letto.
"Aish~ il mio povero sederino" si massaggiò il fondoschiena.
Il rosso se la rideva "Hai dormito bene su di me?".
Kyumi si coprì il viso con le mani.
Lui si alzò dal letto e l'aiutò a rimettersi in piedi. Le diede il buongiorno e "Vado a prepararmi, dovresti farlo anche tu" disse, lasciandola nella sua camera.
- - -
Erano andati al parco ed entrambi avevano portato le proprie macchine fotografiche. A volte si fotografavano a vicenda.
La foto preferita di Yoongi era quella che raffigurava Kyumi che fotografava dei fiori.
Yoongi l'aveva colta di sorpresa, allora, per vendicarsi, lei aveva fotografato lui mentre scriveva qualcosa sul blocco che aveva portato con se.
"Yoongi" urlò, ad un certo punto, la mora.
Il ragazzo si girò di scatto verso di lei e vide che urlava a causa di... uccelli.
Ella gli corse incontro.
"Hai paura dei piccioni, Kyumi?" Le chiese retoricamente, lui.
"Si" si nascose dietro di lui "Non si vede?"
"Allora allontaniamoci da quei mostri" le prese la mano e la portò vicino ad una quercia e si stesero sotto l'albero.
Mentre Kyumi gli mostrava le foto scattate, Yoonni la fissava incantato, senza, però, ascoltare ciò che diceva.
"Ma insomma Min Yoongi" lo richiamò "Mi stai ascoltando o no?"
Yoongi rifletté, per un secondo, all'azione che avrebbe compiuto a breve, alle sue conseguenze.
Ma pensò anche che, se non l'avesse compiuta, se ne sarebbe pentito amaramente in futuro.
Allora le poggiò una mano su una guancia e la baciò.
Un bacio dolce ma che provocò l'irrigidimento del corpo della ragazza, ella sgranò gli occhi e non si muoveva.
Yoongi, invece, aveva gli occhi chiusi, assaporava le sue labbra, la loro morbidezza e si beava di quel momento, del posto.
Essendo che lei non sembrava ricambiare, si allontanò.
Kyumi era rossa in viso.
"Ma sei impazzito o cosa?" Gli urlò contro, dandogli uno schiaffo e andando via.

How I wish that was me|| Min YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora