Sakura

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Dopo la morte di mio nonno, io, Sakura Sirani, una normale ragazza, bassina con i capelli lunghi neri ed occhi del medesimo colore, con Ichigo e Rita, mi sono dovuta trasferire dai figli del noto politico Togo Sakamaki, un amico del mio nonno, che non ho mai conosciuto.
Una settimana dopo che mio nonno morì, un avvocato arrivò per leggere il testamento del quale mi rimase impresso una sua parte, che diceva:

Ragazze mie non preoccupatevi.
Dopo la mia morte andrete a vivere con una famiglia, anzi, con dei fratelli. I fratelli Sakamaki. Lì troverete la pace che non avete mai trovato qui, in questa casa.
In questo testamento c'è una lettera che dovrette mandare ai ragazzi.
Vi averto state attente, ragazze mie.
Il motivo per il quale vi mando da loro lo potrete scoprirlo solo voi.

Ed ora, dopo una settimana dove avevo preparato tutto per me e le ragazze, mi ritrovo davanti alla villa dei Sakamaki.
Mi dirigo verso la porta principale seguita da Rita e Ichigo. Bussai ma nessuno venne ad aprirci.
"Ora che si fa?" chiesi alle ragazze.
"Torniamo indietro?" propone Rita.
"No, non si torna indietro. Lo abbiamo promesso sulla tomba di mio nonno, il giorno del suo funerale, che faremo quello che ci ha chiesto." dissi guardando Rita.
"Si ma..." stava per ribattere Rita ma la fermai.
"Niente ma. Non possiamo stare qui fuori per l'eternità, anche perché tra poco incomincerà a diluviare" dissi guardando il cielo nuvoloso.
"E' ora?" chiese Ichigo.
"Entriamo" dissi semplicemente appoggiando una mano sul pomello della porta.
"Cosa?! Ma sei pazza? Io lì dentro con ci entro"
Fulminai Rita con lo sguardo.
"Io entro. Non voglio bagnarmi. Se tu non vuoi entrare allora rimani qui fuori a bagnarti e congelare visto che non ti sai mai decidere, come sempre. Ichigo entri con me?"
Ichigo annui per poi venire verso di me.
"Okey entro pure io" si arrese alla fine, Rita.
Girai il pomello che stringevo in una mano ed aprì la porta d'ingresso. Feci due passi in avanti e mi ritrovai in una sala dove c'erano delle magnifiche scale che portavano al piano di sopra e hai lati vi erano diverse poltrone sotto delle finestre così grandi da poter vedere tutto il giardino con il cielo. Rimasi incantata. Quella stanza aveva un che di famigliare che mi faceva sentire subito a mio agio.
"Salve. C'è qualcuno?" domandai, invano perché nessuno rispose.
"Avevo detto che era una brutta idea entrare" disse Rita andando all'indietro verso la porta quando, ad un tratto, gridò. Mi girai verso Rita e vidi dietro di lei c'era un ragazzo dai capelli biondi con delle cuffie che le bloccava la strada.
"Voi dovreste essere le ragazze che dovevano venire a vivere da noi, giusto?" domandò il ragazzo.
"Si" rispose Ichigo.
Il ragazzo annui e si diresse verso una porta vicink alle scale e ci fece segno di seguirlo.
Mi avviai verso di lui, seguita dalle mie amiche, e ci portò a quello che sarebbe un salotto. Lì trovammo sei ragazzi. Cinque ragazzi e una ragazza.
La ragazza e un ragazzo con i capelli rossi ed occhi verde smeraldo erano seduti affianco abbracciati.
Ogni ragazzo aveva un colore diverso dei capelli. Io rimasi a guardare quello appoggiato, in disparte su un muro, dai capelli argentei. Era alto ma non troppo, snello con occhi... rossi come le rose rosse.
"Buonasera" disse un ragazzo con dei occhiali con i capelli neri/blu ed occhi di un colore che era tra un rosso e rosa. Era vestito in modo perfetto.
Perfettinoman! pensai subito.
"Buonasera" dissi seguita dalle altre due.
"È un piacere conoscervi. Io sono Reiji Sakamaki, secondogenito. Quello che vi aveva accompagnato qui ed è ora sdraiato sotto la finestra è Shu Sakamaki, primogenito. I due che sono abbracciati sono Yui Komori, la ragazza, e Ayato Sakamaki, il ragazzo, terzogenito e il più grande dei tre gemelli, sono fidanzati. I due che sono seduti sull'altra poltrona sono Kanato Sakamaki, terzogenito, il gemello di Ayato, il ragazzo abbracciato al suo peluche, e Raito Sakamaki, il ragazzo con il capello, terzogenito ed è il più giovane dei tre gemelli. L'ultimo ma non ultimo è Subaru Sakamaki, il ragazzo appogiato alla parete, il più giovane di noi fratelli." presentò Reiji.
"È un piacere conoscervi. La ragazza alla mia destra è Rita Lumai, la più grande di noi tre. Quella alla mia sinistra è Ichigo Dakari ed è quella intermedia. E poi ci sono io. Mi chiamo Sakura Sirani e sono la più piccola. Siamo amiche d'infanzia." dissi.
" Siamo onorati di poter ospitare delle ragazze come voi e ..."
"E dobbiamo stare alle vostre condizioni. Quali sarebberò?" continuai al suo posto.
"Se lo sapreste sicuramente scaperete" disse quello col capello, Raito.
"Io non scappo davanti a niente"
"Ne sei sicura?" chiese Subaru.
" Si." dissi determinata.
"Abbiamo ricevuto la lettera. Condoglianze. Ma visto che ci siamo presentati e ora di dire quali sono le condizioni che dovete rispettare. È una. Ci dovete nutrire con il vostro sangue."
" Cosa!?" esclamarono in coro Ichigo e Rita.

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