Subaru

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  Stavo camminando vicino al roseto preferito di mia madre, Christa, mentre rigiravo tra le mani il coltello con il quale avevo tolto la vita a mia madre quando Kanato si avvicino a me.
"Subaru, Reiji sta chiamando tutti in salotto per parlarci di una cosa molto importante." disse Kanato mentre stringeva a se Teddy.
"Andiamo Kanato. Non vorremmo mica sentire Reiji che ci minaccia, vero?"
"Vero" senti dire da Kanato.
Presi il fazzoletto di seta che avevo in tasca e lo avvolsi attorno alla lama e lo misi in una delle tasche interne della giacca dell'uniforme. Quando arrivammo nel salotto c'erano tutti.
Yui e Ayato erano seduti abbracciati. Shu era sdraiato sotto la finestra. Kanato si diresse verso la sua poltrona con il suo Teddy. Raito era seduto vicino a Kanato con il capello sugli occhi. Reiji era seduto su un'altra poltrona a bere il suo stupido thè.
"Reiji perché ci hai chiamato tutti qui?" chiesi mentre mi appoggiavo al muro.
"E arrivata una lettera. Una lettera dal signor Sirani." rispose perfettinoman.
"è cosa vuole il signor Sirani da noi?" domandò Kanato alzando gli occhi da Teddy su Reiji.
"Ancora non lo so. Non lo ancora aperto la lettera." rispose semplicemente lui.
"Allora a cosa aspetti?" dissi mentre lo guardavo.
Mi guardò e sospirò. Apri la lettera.
"Cari ragazzi. Sperò che mi perdoniate. Ho un ultimo desiderio da chiedervi poiché questa è la mia ultima lettera. Molto probabilmente è stata mandata dopo la mia morte e dopo che le mie care ragazze hanno letto il testamento. Il mio ultimo desiderio è quello di prendervi cura di loro. Sono ancora giovani e non vorrei che perdessero la fiducia in loro. Le ragazze arriveranno tra cinque giorni. Vi prego, ragazzi, prendetevi cura di loro perché loro sono il tesoro molto prezioso per me. Cordiali saluti. Signor Sirani." lesse Reiji.
"Quindi il signor Sirani è morto e ci manda delle ragazzine in modo che noi ci prendiamo cura di loro" dissi stizzito.
"Da quello che ho letto e da quello che voi avete sentito, sì."
"Molto interessante, direi." disse Raito.
"Ma ci possiamo nutrire di loro?" chiese in modo ingenuo Kanato a perfettinoman.
"L'unica condizione che dovranno rispettare è quello chi nutrirci con il loro sangue" disse lui.
"Ci divertiremo." disse Raito aggiustandosi il cappello sulla testa.
"Già." disse Kanato sorridendo in modo inquietante.
Mi allontanai dalla stanza per non sentire il resto della loro conversazione. Usci fuori di casa e mi diressi verso la torre dove mia madre era stata rinchiusa da Karl Heinz ritornando a camminando nel viale delle rose. Mia madre le adorava. Rimasi lì, nel viale delle rose, a guardare verso una delle finestre dove mia madre si affacciava sempre, quando ero piccolo.
Passarono in fretta i giorni. I miei fratelli non stavano più nella pelle fino a quando non arrivò il giorno dell'arrivo delle ragazze. Reiji ci fece riunire tutti in salotto mentre manda Shu a prendere le tre ragazze. Io mi appoggiai al muro, come facevo sempre. Ad un tratto entro Shu con tre ragazze dietro di lui. Una di loro mi colpi molto. Era poco più bassa di me, aveva capelli e occhi neri come la pece ed era vestita in stile gotico.
"Buonasera" disse Reiji.
"Buonasera" rispose la bassa
"È un piacere conoscervi. Io sono Reiji Sakamaki, secondogenito. Quello che vi aveva accompagnato qui ed è ora sdraiato sotto la finestra è Shu Sakamaki, primogenito. I due che sono abbracciati sono Yui Komori, la ragazza, e Ayato Sakamaki, il ragazzo, terzogenito e il più grande dei tre gemelli, sono fidanzati. I due che sono seduti sull'altra poltrona sono Kanato Sakamaki, terzogenito, il gemello di Ayato, il ragazzo abbracciato al suo peluche, e Raito Sakamaki, il ragazzo con il capello, terzogenito ed è il più giovane dei tre gemelli. L'ultimo ma non ultimo è Subaru Sakamaki, il ragazzo appoggiato alla parete, il più giovane di noi fratelli." presentò Reiji.
"È un piacere conoscervi. La ragazza alla mia destra è Rita Lumai, la più grande di noi tre. Quella alla mia sinistra è Ichigo Dakari ed è quella intermedia. E poi ci sono io. Mi chiamo Sakura Sirani e sono la più piccola. Siamo amiche d'infanzia." disse Sakura.
"Siamo onorati di poter ospitare delle ragazze come voi e ..."stava dicendo Reiji
"E dobbiamo stare alle vostre condizioni. Quali sarebbero?" continuò Sakura
"Se lo sapreste sicuramente scapperete" disse Raito.
"Io non scappo davanti a niente"
"Ne sei sicura?" chiesi.
" Si." Disse Sakura determinata.
"Abbiamo ricevuto la lettera. Condoglianze. Ma visto che ci siamo presentati e ora di dire quali sono le condizioni che dovete rispettare. È una. Ci dovete nutrire con il vostro sangue."
" Cosa!?" esclamarono in coro Rita ed Ichigo che subito dopo svenne e fu portata via da Raito.
"Nessun problema" disse la nipote del signor Sirani.
"Allora sei pazza, signorina Sirani" dissi
La ragazza mi guardò in modo strano.
"Può darsi, ma io non mi tiro indietro, non dopo di aver promesso sulla tomba di mio nonno che farò quello che ci ha chiesto anche questa condizione." Disse la ragazza.
"Sakura..."
"No Rita, lo abbiamo giurato" la interruppe Sakura
"Ho capito"
"Bene. Benvenute nella casa Sakamaki" disse Reiji.
Io andai via. Non volevo partecipare alla conversazione che i miei fratelli fecero con le due ragazze, anzi, non volevo sapere nulla di quello che si dicono. Andai nel viale delle rose perché lì riuscivo a calmarmi. Lì non avrei mai pensato che le mie giornate sarebbero cambiate drasticamente.  



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