"Bea!Dai,prendi lo scatolone che è dentro il camion!"
"Certo..mamma!"
Scusate se ancora non mi sono presentata. Mi chiamo Beatrice Werris,ho 15 anni,sono alta circa 1.68,i miei capelli sono lunghi lisci e castani. Ho gli occhi grandi e verdi e ho la bocca carnosa.Vado al secondo del liceo scientifico e sono la seconda della mia famiglia. Nella mia famiglia siamo cinque:mia madre Karina (dottoressa), mio padre Alexander (magistrato),mio fratello Marcus(19anni,studente al liceo classico),mia sorella Swamy(7anni,frequenta ancora le elementari) ed io.
Ci siamo trasferiti ad Atlanta da due giorni e ancora stiamo sistemando gli scatoloni e i bagagli nella nuova casa.
Mio padre è di New York ma purtroppo per motivi di lavoro siamo stati costretti a trasferirci qui..non so per quanto tempo..
Mi è costato tanto lasciare i miei amici cari..soprattutto la mia migliore amica Wendy,lei si che mi mancherà tanto! Ma la cosa positiva è che ogni tanto nei weekend ritorniamo a New York per stare un pò con i parenti e quindi posso cogliere l'occasione per stare con lei e con altri miei amici.
"Bea,dai gioia,bisogna prendere l'ultimo,puoi farlo tu?"
"Ma..mamma sono già molto stanca. Perché non lo fai prendere a Marcus?cosa sta facendo di così importante?!"dissi turbata.
"Marcus sta aiutando papà in altre facende. Vuoi una casa ben sistemata? E allora smuoviti per favore..!"
"Va bene..mamma"
Mia mamma è molto..mm..non saprei come descriverla..sì,è molto disponibile in tutto,è sempre molto gentile,è sempre positiva,o quasi sempre ma a volte è davvero così convincente che è impossibile dire di no,anche perché farebbe di tutto per convincermi anche forzatamente.
Io:"mamma ho preso tutto,adesso per favore non disturbarmi più;grazie"
Mamma:"allora non ti chiamo neanche per mangiare?"
Io: "mamma,non dovresti neppure farmi queste domande.."
Mamma:"stavo scherzando piccolina!"
Swamy:"la mia camera è la prima a destra. Ho già messo i miei vestiti,i miei peluche e tutte le mie cose."
Io: "ma Swamy avevamo deciso che quella era la mia!"
S: "Hai detto bene,'avevamo deciso' è al passato,adesso ho cambiato idea,mi dispiace"
Io:"ma..mamma...vuoi dirglielo almeno tu..! N.." neanche tempo di finire la frase,mia madre aumentò il tono della voce dicendomi..
Mam:"Bea,fai contenta tua sorella è più piccola! La camera al piano di sopra è anche molto comoda!"
Io infuriata allora presi velocemente le mie cose e mentre mi dirigevo verso la camera,sentì qualcosa passare velocemente e precipitarsi nella camera che doveva essere mia. Era Marcus. Chi poteva essere oltre a lui?!
Io: "Marcus esci!Quella camera è mia!Subito!"
Marc: "Vai a farti un bel giro piccoletta!"
Rassegnata e infuriata allora mi diressi verso l'ultima camera che era rimasta...certo a me era toccata l'ultima stanza.
Entrata in camera levai tutti i teloni che coprivano i mobili e il letto,aprì le finestre e così cominciò a circolare un pò di aria e tranquillità intorno a me.
In fondo non è tanto male questa camera! Ha abbastanza luce e circola molta aria grazie alle grandi finestre.
"Ragazzi venite a mangiare!
La cena è pronta"
È la mamma che chiama!Che bello finalmente si mangia!! Dopo un giorno così lungo e tanta fatica,finalmente è arrivato questo momento!
Papà:"Bea,domani ti inizia la scuola.
Ti senti pronta?"
Io:"ehm..diciamo."
A dire la verità no. Non lo sono per niente.
Non voglio cominciare un altra vita qui ad Atlanta.Non sono ancora pronta. Non voglio alzarmi la mattina,andare a scuola e non trovare i miei amici più cari. Non voglio abituarmi al fatto che quando andrò ogni mattina a scuola non vedrò Wendy ovvero la mia migliore amica.
Non voglio conoscere nuove persone e non voglio fare nuove amicizie.
Papà:"Dai tesoro,stai tranquilla. Questa sera vai a letto più presto così domani mattina avrai abbastanza forze per affrontare al meglio la giornata."
Io:"..certo..Papà."
Non posso prendermela con lui,infondo non è colpa sua se abbiamo dovuto cambiare città.Sì,è stato per un suo fatto di lavoro,ma non è stata per sua volontà. Sicuramente anche a lui è dispiaciuto il trasferimento.
Però dico soltanto che anche se mi dice queste cose,non mi aiuta affatto.
Io:"Io vado a letto..buonanotte."
Così stufa dei discorsi che si stavano venendo a creare,presi il mio giacchino e andai in camera.
Dopo qualche minuto..
Mamma e papà:"Buonanotte amore nostro."
Ho sentito un forte calore accanto a me.
Erano mamma e papà. Mi dispiace tanto se molto spesso faccio prendere loro tanti dispiaceri o se non sono molto affettuosa nei loro confronti o perché sono sempre agitata.
Ma il fatto è che ultimamente non trovo nessun motivo per cui essere felice.
STAI LEGGENDO
Occhi a mandorla
RomanceBeatrice,una ragazza di 15 anni,frequenta il liceo scientifico di Atlanta. Trasferitasi lì da appena un giorno con la sua famiglia,comincia a fare nuove amicizie e con il passare del tempo nasce un amore di cui i suoi non ne sono molto contenti.