Capitolo 3.

42 1 0
                                    

È arrivato mio padre a casa con i miei fratelli.
La mamma si è messa a piangere.
Sono un disastro,ho fatto mettere a piangere anche lei,mia madre.
Adesso non so cosa mi toccherà subire oltre ai dispiaceri che mi sono creata dentro di me.
Toc,toc!
Io:"lasciatemi in pace!non ho fame,non voglio nessuno!"
Marcus:"Anche se non vuoi parlare con nessuno,dovrai almeno parlare con me."
È Marcus? Quando mai?cioè non è mai capitato che mio fratello mi rivolge la parola,almeno ché non si tratta di cibo o cose che interessano a lui.
Io:"cosa vuoi Marc?"
Marc:"fare due chiacchiere con la mia sorellina,non posso?"
Girai la chiave e lo feci entrare.
Marc:"wooow!quasi quasi era meglio che mi tenevo questa stanza!Non ne che ti andrebbe di fare cambio? Ahhaha."
Io:"non ci provare.."dissi asciugandomi le lacrime e facendo un piccolo sorrisino.
Marcus si avvicinò dicendomi..
Marc:"perché piangi?perché hai litigato con mamma?"
Io:"lo sai perché Marc! È bruttissimo passare il mio sedicesimo compleanno da sola,a casa solo con voi,vorrei avere anche i nostri zii, i nostri nonni, i miei amici di New York,Wendy..e poi il sedicesimo compleanno è importantissimo qui,come il diciottesimo in Italia..capiscimi Marc,tu hai avuto una bellissima festa e anche io la vorrei. Mi dispiace di aver aggredito la mamma ma anche lei non mi è per niente di aiuto.
Marc:"si,Bea hai pienamente ragione,ma per il momento devi anche capire i nostri genitori,hanno tante cose da fare,tu che ne sai..può darsi che ti fanno una sorpresa?!!"
Io:"magari avessi anche io tutta questa fantasia e questa gioia dentro come hai tu!"
Marc:"credimi ce l'hai anche tu piccolina! Il problema è che non la sai sfruttare e perché sei troppo impulsiva a volte".
Io:"non so..forse hai ragione"
Marc:"Che fame!!non hai anche tu un pò di fame?!"
Io:"no grazie Marc..davvero grazie di tutto in generale."
Marc:"non devi ringraziarmi,un fratello dovrebbe fare questo e tant'altro per una sorella."
Così mi ci avvicinai lentamente e lo abbraccia forte forte. È stato bello parlare con lui...non immaginavo che con una chiacchierata potesse cambiare l'umore da negativo a positivo e viceversa.
Così uscì dalla stanza chiudendomi la porta.
Devo andare da mia madre a chiederle scusa..ho paura però che l'ho ferita tanto e non vuole perdonarmi.
Mentre scendevo le scale..
Mamm:"Bea!"
È mia madre..allora corsi verso di lei e l'abbracciai forte.
Io:"scusa mamma se sono stata cattiva con te! Scusa se ti ho fatto piangere, scusa se ho sbattuto il piatto a tavola e la porta della mia cameretta, scusami se sono stata un disastro,scusami davvero!"Così scoppiai a piangere a più non posso..
Mam:"amore mio non piangere,non devi scusarti di niente tu! È tuo diritto comportarti così se sei arrabbiata anche se a volte esageri un pò,però anche io ho esagerato e ho sbagliato,quindi non c'è motivo di piangere,perché tu sei forte e sei grande. E non dire più che sei un disastro perché non è affatto vero."
Quanto è stato brutto litigare con lei. Si,abbiamo litigato tante volte ma mai così,ed è stato molto brutto. Non voglio più darle delle delusioni o dei dispiaceri perché non se lo merita.
Io:"mammina ti voglio bene!"
Mam:"Anche io tesoro!"
L'indomani mattina..
Un altro giorno qui ad Atlanta,spero migliore di quello di ieri.
Sono arrivata adesso a scuola con qualche minuto in anticipo,forse per questo non c'è quasi nessuno.
Ecco ci sono Adel e Theo!
Io:"Adel,Theo,sono qui!"
Adel:"ehi ciao Bea!"
Theo:"ciao nuova compagna,come va?"
Io:"diciamo bene ragazzi..ieri ho avuto una piccola discussione con mia madre perché domani faccio il compleanno e lei non vuole o non può festeggiarmelo e a me dispiace tanto anche perché è da tanto che non vedo la mia migliore amica Wendy e i miei amici di New York e volevo passare quel giorno anche con loro.. ,ma per fortuna abbiamo chiarito,senza trovare una soluzione però."
Adel:"Oh Bea,quanto mi dispiace...potrai passare il giorno del tuo compleanno con i tuoi nuovi amici,ovvero noi! Che ne pensi!"
Theo:"wow sei di New York! Fantastico!!"
Io:"ahahha si lo sono,ovvio che mi fa piacere Adel non dovresti neanche chiedere! Grazie a voi le giornate stanno cominciando ad essere meno pesanti!"
Adel mi sorrise e mi abbracciò,anche Theo lo fece! E insieme andammo in classe.

Occhi a mandorlaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora