Capitolo 1

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Certe volte mi chiedo se lo facciano apposta o no. Se vi chiedete dove mi possa trovare in questo momento la risposta è: l'inferno. 

Sono ad un pranzo importante. Non solo. Ho appena scoperto che Jeremy presto si sposerà con la signora Williams. La madre di uno stronzo e traditore. Sono scappata nel giardino e mi sono nascosta su un albero, lo so che è infantile ma ho bisogno di stare sola se no faccio male a qualcuno.

"Piccola peste, ecco dov'eri" ride il biondino sorprendendomi da dietro. Quanto odio Ashton Williams, che purtroppo si è fatto rivivo dopo due anni.

"Ma sei pazzo?" gli urlo contro.

"Calma la tua povera gola se non vuoi rimanere senza voce" ridacchia lui.

"Affari miei" mi sale il crimine vedendolo. Scendo dall'albero e lui mi segue "Smettila. Di. Seguirmi." dico scrocchiando le dita.

"Possiamo ritornare amici senza minacce di morte?" ride appoggiandosi all'albero.

Quasi quasi sento la mia mascella cadere per terra. Davvero pensa che ritorneremo amici dopo quello che ha fatto due anni fa? "Ma di cosa soffri? Hai ancora le palle di rivolgermi la parola con questo atteggiamento?"

"Certo. Come ti ho già detto ho avuto i miei buoni motivi per andarmene"

"Che problemi ti crea dirmeli? Nessuno. Perché sono solo scuse" mi allontano.

"Che fai? Ti rispondi da sola? - mi prende per il braccio - Ti devo dire una cosa importante"

"Ora capisco. Capisco tutto. Ti sei sempre vendicato perché non era mai stato ricambiato quello che provavi" mi libero dalla sua presa.

"Avery..."

Non lo ascolto e mi dirigo verso casa mia a piedi. Che rabbia. Jeremy che vuole dare il posto di mia madre a una donna che anche se è molto buona rimane sempre la madre di quel finto biondino. Mentre cammino pensierosa ma col passo veloce inizia a piovere improvvisamente. Le gocce d'acqua piovana scivolano accarezzandomi il viso. Sorrido, dimenticandomi tutto, guardando il cielo, e salto nelle pozzanghere. Non me ne importa se sporco il mio vestito preferito. La pioggia mi fa sentire felice. Perché era proprio in un giorno di pioggia che avevo incontrato Alexis e anche perché ho sempre amato la pioggia.

"Avery" sento la sua voce e mi giro sorridente vedendola sotto un ombrello con le buste della spesa. 

"Ehy Ale" la saluto e la abbraccio.

"Rischi di ammalarti qui - sorride coprendomi sotto l'ombrello - cosa ci fai qui?"

"Ehm tornavo a casa"

"Mhh... vieni a casa mia"

"Perché?" la guardo.

"Perchè so che non hai le chiavi di casa"

"Come fai a saperlo? Sei telepatica?" rido e la aiuto a portare le buste della spesa.

"Chissà" sorride.

"Bene" le sorrido.

Arriviamo a casa sua e mettiamo a posto le cose.

"Sei tutta bagnata. Cambiati" mi porge i suoi vestiti.

"Grazie" sorrido e li prendo per poi andarmi a cambiare. Torno da lei "Hai fatto i compiti?"

"Non ancora. Tu?"

"Neanch'io. Facciamoli insieme?" 

"Si" fa un mezzo sorriso.

Passiamo così il pomeriggio facendo i compiti  e studiando.

∞You are my infinity∞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora