Capitolo 2

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Magari entra in seconda ora. Guardo l'ora sull'orologio di classe.

- 30 minuti

Aspetto impaziente.

- 15

Ce la posso fare. Manca poco.

- 10

Gioco nervosamente con la matita.

- 5

- 4

- 3

- 2

- 1...

Ecco che suona la campanella del cambio ora. La cerco con lo sguardo tra le persone che entrano in classe in seconda. Entrano tutti. Tutti tranne lei.  Assente. Non è venuta a scuola. 

Senza Alexis la giornata passa lenta e noiosa. Le lezioni più noiose del solito. Interrogazioni pesanti come macigni. Compagni di classe fastidiosi quanto una mosca che ti ronza continuamente intorno. Già, compagni di classe! Stamattina Molly con la sua fastidiosa voce mi chiede "Dov'è la tua anima gemella? Vi siete lasciate?"

"Senti cara oca, questi non sono affari tuoi e inoltre io e Ale siamo entrambe etero. Quindi fai il favore a tutto il genere umano di toglierti dal cazzo" rispondo acida scansandola e faccio slalom tra la sue amichette andando al mio posto.

"Ma come ti permetti scimmia maleducata?" mi guarda con i suoi occhi super truccati che potrebbero far invidia ad un pagliaccio.

"Meglio una scimmia maleducata che una scimmia ormonata perennemente in calore" le rispondo sfoggiando il mio sorriso straffottente.

Riesco a vedere il fumo che le esce dalle orecchie e lei che si dirige verso il mio banco, ma, viene fermata dalla voce calma ed autoritaria del preside "Signorina al suo posto!"

La mia poca allegria rimasta scompare appena scopro la causa della presenza del preside nella nostra aula. Nuovo compagno di classe! Indovinate chi. 

Si, proprio lui. L'odioso biondino. Durante le lezioni cercava in ogni modo di avvicinarsi a me. Grrr che nervi.

La mia giornata scolastica non è stata una delle migliori. Per nulla. Appena esco da scuola mando un messaggio ad Ale. Una strana ansia mi assale in quel preciso momento. La ignoro e aspetto l'autobus. Torno a casa e mangio qualcosa. Eppure ieri andava tutto bene... Mi metto a fare i compiti ma non riesco a concentrarmi quindi controllo i messaggi. Nulla. Ancora nessuna risposta. Le mando un altro messaggio nel frattempo l'ansia aumenta sempre di più. Cerco di distrarmi con la musica, ma la sua mancanza si fa sentire più della musica.

Perché le mie reazioni devono essere sempre così esagerate?

Cara Avery è come ti dico io. Credimi.

Shhh zitta.

Dai che c'è di male eh? Non sono la sola che pensa in questo modo. Sei cotta.

"Grrr non è vero" rispondo alla mia fastidiosa vocina. Capisco che non ce la faccio più.

 Mi alzo e mi metto il giubbotto per uscire. Vado a trovarla, passo davanti al pupazzo di neve che avevamo creato insieme e sorrido guardandolo, suono il campanello, ad aprire è sua madre, Mrs. Hamilton. Una donna snella ed alta che porta bene i suoi 42 anni.

"Sta male" mi risponde prima che possa pronunciare qualcosa.

"Cosa ha?" chiedo gentilmente.

"Influenza" mi risponde fredda. è successo qualcosa... ne sono sicura.

∞You are my infinity∞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora