Trovai strana la curiosità che provavo per Ashley, certo non era normale una ragazza come lei.. e sapevo di non essere l'unico a trovarla diversa dagli altri, il fatto è che per la verità, non sono mai stato uno di quelli che la pensano come tutti e appunto è strano che sia d'accordo col fatto che ashley sia diversa, forse questa volta è una di quelle rarità ma forse no.
Queste domande me le sono poste ormai tempo fa, perchè ero un ragazzo comune che voleva mischiarsi agli altri.
Se non fosse stato per la mia omogeneità agli altri non sarei quello che ora sono, diverso.-"Senti Nat.."- disse la mia sorellina a bassa voce con un pupazzo strano e vecchio in mano
-"dimmi"- ovviamente non ero interessato a quello che mi avrebbe chiesto ma mi limitai ad ascoltarla con un sorriso
-"oggi il mio compagno di classe è partito."- continua
-"le maestre hanno detto che non ritornerà più.."- si ferma e una lacrima gli scende dagli occhi piccoli e azzurri, le sposto una ciocca di capelli biondo, stellato di lacrime
-"cosa è successo tesoro?"- le prendo il viso tra le mani, passando i pollici sulle sue guancie
-"io so che non è partito"- mi risponde
-"cosa?"-
-"lui non è partito Nat.."-
-"e allora dov'è andato?"-
Smette di piangere e tira su con il naso, mi guarda seria e dice
-"in cielo."-
-"in cielo? No tesoro non credo"- come se non mi avesse sentito continua
-"mamma oggi ha letto il giornale, ma era triste.. e, e ha parlato con la sua mamma, e quindi lui non poteva partire senza mamma.."- i suoi occhi si riempiono di lacrime tristi
La abbraccio e accarezzo la sua schiena che trema e va giù irregolare per il pianto.
-"ne sei proprio sicura?"-
Annuisce strusciandosi gli occhi
-"mamma mi ha detto che lui è partito, ma io non ci credo.."- appoggio la fronte alla sua e sorrido
-"tu mi puoi dire la verità? Puoi non dire le bugie come fanno tutti?"- A quanto pare ha capito come gira il mondo.. il che è raro a quest'età
-"trem.. non posso negarti ciò che è vero. E non voglio farlo."- questa fu la mia risposta, lei annuisce e mi abbraccia
-"ti preparo la cioccolata per farti sentire meglio"
-"si"- mi dice prendendo il fazzoletto che le porgo
-"okey" le poso un bacio sulla guancia e sorrido ritornando a disegnare, lei si alza va sopra la sedia davanti alla finestra e ci si inginocchia guardando fuori
-"cosa guardi?"-
-"Trevor."-
-"chi è trevor?"-
-"il mio compagno di classe."- abbasso lo sguardo e poi mi alzo per andare in cucina
-"preparo la cioccolata"- dico fermo davanti alla porta del salotto, lei annuisce stando lì con sguardo vuoto..E mi stupii a vedere una bambina così piccola che aveva capito già tutto.. il fatto era che ormai il mondo aveva preso la decisione di girare in quel senso e tutti iniziavano a capirlo.
Le bugie che gli adulti creano adesso sono come lacrime, ti tradiscono scendendo quando non vuoi, ti fanno sentire debole ed incapace di mostrare la tua forza nel sopportare e affrontare la realtà. Che ovviamente non esiste nel mondo infantile, ma anche se ci dicono che essere giovani è la cosa più bella della vita non hanno ragione, anzi loro creano bugie per far sembrare tutto più bello, capisco vogliano addolcire ciò che è difficile ma raccontare bugie non risolve nulla.Detto questo io sono quello che le racconta, ma la mia bugia ha fatto perdere esattamente a me la cosa a cui tenevo di più.
Soltanto per il mio stupido egoismo del cazzo, ed è proprio per questo che mi voglio uccidere alla mia maniera tagliandomi. So che sembro un psicopatico rompicoglioni, e continuo a parlare di queste cavolate, ma ho tanto da dire e non ho intenzione di fermarmi.-"com'è?"
-"buona"-
-"allora sono bravo in cucina"- mi complimento facendola ridacchiare
-"solo con la cioccolata calda Nat.."-
-"si ma so fare anche degli ottimi panini al prosciutto.."-
Ride un pochino e si beve la cioccolata
-"ti deciderai mai a buttarlo?"- chiedo guardando male il suo pupazzo vecchio
-"Lolli non si butta"- risponde tirandolo giù dal tavolo
-"ce lo hai da anni.."-
-"solo cinque"- ribatte
-"e tu quanti anni hai?"-
-"cinque e mezzo.."- le sorrido e bacio la punta del suo naso
-"è brutto vecchio e puzza pure"- aggiungo ridendo, lei lo guarda e poi se lo porta sotto il naso
-"non è vero!"-
-"si che è vero!"- rispondo come un bambino piccolo, infondo voglio farle dimenticare ciò che è successoInizia a ridere e mi dice all'orecchio un "grazie" dolce e sincero, esce dalla stanza e mi lascia un sorriso sul volto
So che è corto..
Comunque ho cercato di aggiornare il più presto possibile, non credevo sarebbe piaciuta sin dall'inizio ad alcuni di voi❤ mi hanno fatto piacere i vostri commenti in cui dite di continuare davveroo❤❤ e grazie per i votiSe volete un pò di pubblicità scrivetemi sui messaggi❤ aggiorno il più presto possibile, e se ci sono errori perdonatemii
STAI LEGGENDO
Numeri Primi
RomanceLui, un ragazzo, col rimorso per un piccolo ma grande errore che lo accompagnerà per tutta la vita.. E verrà rimpiazzato con forbici, lame e chiodi sulla pelle, coperti da pittura spessa e sempre più opaca. Lei, una ragazza che manca di autostima e...