Ashley
Come tutti i giorni della settimana, del mese, dell' anno.
Sono sola.
Mia madre lascia i suoi soliti venticinque dollari sul tavolo, ed il bigliettino accanto..
Fanne buon uso, torno tardi.
Non stare sveglia ad aspettarmi.Sospiro e strappo il bigliettino in mille pezzetti.
Sempre. Sempre la stesa frase. Sempre la stessa giornata.Prima di vestirmi guardo l'immagine riflessa nello specchio davanti a me.
Sono brutta.
Magra.
Ho gli occhi spenti.
La pelle troppo chiara.
Il viso troppo scavato.
Mi faccio pena da sola.
Prima di scaraventare lo specchio a terra mi accarezzo i capelli, l'unica cosa che amo di me stessa..Mi vesto con cose larghe, anche se non dovrebbero esserle.
Dovrei mangiare qualcosa, apro la dispensa e cerco qualcosa da mangiare.
C'è del gelato, formaggio, cioccolata,patatine, nutella, merendine, snack salati e caramelleCome una drogata in crisi d'astinenza prendo tutto, e ingurgito con la voracità di una belva feroce.
Adesso non provo niente, vago nel limbo della mia anima...
Mi lascio cadere a terra, i miei occhi guardano all'infinito il soffitto, respiro a fatica, ho l'affanno.
Mi tocco la pancia: l'addome è duro, gonfio..A carponi vado verso il bagno, mi trascino a terra con il fiatone, non respiro.
Arrivata in bagno mi appoggio con gli avambracci al gabinetto e metto due dita in gola tocco la lingua e la spingo all'indietro.
Il senso di pienezza scompare del tutto con il mio vomito e le mie lacrime.
Un'altra volta.
È successo di nuovo.
Vuota dentro.Il fatto di questa mia cosa del vomitare quello che mangio ce la ho da tre anni.
Mio padre ha abbandonato me e mia madre perchè lei lo ha tradito con un altro uomo.
Lei adesso non sta quasi mai in casa e non mi ricordo più il suo viso.
Passo così le giornate: a mangiare, vomitare, cambiare colore ai capelli..
Adoro i miei capelli, non hanno ne un colore ne un taglio preciso.
Tutte le persone che conosco, mi prendono in giro per questi capelli.
La mia classe è piena di persone uguali. Come se fossero usciti tutti da una fotocopia.
Stampati e ristampati uno ad uno.Tranne due persone.
Una di queste è bellissima: ha degli occhi così profondi e affascinanti, il suo viso è ricoperto di lentiggini, ed è bellissimo quando é serio..
Anche se per la verità non l'ho mai visto sorridere sul serio.
L'ultima e la prima volta che gli ho parlato è stato un martedì, molto lontano.Mi ha raccontato della sua passione per il disegno, ed in un certo senso mi sono sentita parte di qualcosa.
Mi piace come disegna, e questi suoi disegni sono meravigliosi.
Però danno, in un qualche senso, tristezza, paura, solitudine.So benissimo che il capitolo è corto, e mi voglio scusare con tutti voi per il mio solito ritardo.
Ma voglio ringraziarvi.
Tutti voi, o pochi o tanti che siete, grazie.
Grazie per aver letto questo capitolo.

STAI LEGGENDO
Numeri Primi
RomansaLui, un ragazzo, col rimorso per un piccolo ma grande errore che lo accompagnerà per tutta la vita.. E verrà rimpiazzato con forbici, lame e chiodi sulla pelle, coperti da pittura spessa e sempre più opaca. Lei, una ragazza che manca di autostima e...