PROLOGO

311 15 3
                                    

Osservava il telefono quasi incenerendolo. I minuti passavano e nessuna notifica faceva accendere il telefono di Abbey, il tanto atteso messaggio tardava ad arrivare.
Molti pensieri affollavano la sua mente mentre ricordava l'anno appena passato.
Un po' si sentiva debole per i sentimenti che nutriva per lui, ma non ne può fare a meno dato che la sua lucidità andava fottuta ogni volta che la sua immagine entrava nel suo campo visivo. Ma cosa ci poteva fare? Del resto ne era ormai vittima da 4 anni, un amore non corrisposto, la più grande ferita che un uomo può sopportare. Eppure, I suoi masochistici pensieri non andavano molto lontano di due occhi tanto castani quanto misteriosi, che quasi si confondevano alle pupille. Quale era la distinzione? Non aveva avuto la possibilità di scoprirlo in quei 4 anni di conoscenza, ma non per questo si sarebbe arresa. Forse, si ripeteva, era il momento di farla finita con quell'attorcigliarsi di stomaci... ma non dipendeva da lei, piuttosto dai suoi di gesti. Involontariamente ne dipendeva. Molte volte Emma glielo aveva ripetuto riguardo ad imporsi di più, ma per quanto ci provasse, non aveva ancora saputo resistere alle sue braccia forti e aperte per lei, ogni giorno. Già, oramai era divenuta la tradizione, durante il periodo scolastico, di quell'abbraccio, bramato, inconsciamente, da entrambi. Ma chi poteva sapere la vera natura di tutta la faccenda? Solamente lui, che per quanto avesse cercato di riavvicinarsi a Abbey, dovette tenere le distanze... chiamatelo orgoglio, chiamatela paura di provare simili emozioni per qualcuno così puro come lei, ma il ragazzo non voleva proprio liberarsi di tutte quelle mura opache a coprire la sua fragile anima. Ma questo non è affare semplice, soprattutto quando i problemi in famiglia si facevano così marcati. Eppure quelle iridi color cioccolata non volevano lasciare quella zona nascosta del cervello destinata alla memoria visiva. Certe volte tentava di giustificare la sua attrazione per lei con le sue forme magre, e con le sue curve al posto giusto, ma il tutto rendeva la sua cotta difficile da gestire. Nonostante questo avrebbe potuto essere classificato normale guardare in questo modo le ragazze, egli andava oltre. Per lui, Abbey aveva un cuore d'oro, diversa dalle altre, da qualsiasi altra mai incontrata. Si erano abbracciati, numerosi erano stati i baci a guancia, anche se la sua bocca rosea lo attirava maggiormente. Ma questo non era dato saperlo. Guardava fuori dalla finestra con gli auricolari nelle orecchie giusto per estraniarsi dalla vita reale e dai suoi pensieri scomodi per il suo carattere da "duro". A specchio Abbey rimaneva preoccupata che gli fosse successo qualcosa, vedeva una sottile differenza dall'inizio dell'estate, e come se non bastasse c'era quel dannato messaggio che non spuntava tra le notifiche. Nessuna suoneria la risvegliava dal suo mare di pensieri. Quelle braccia non erano attorno al suo busto, e quelle labbra ad accarezzarle lo zigomo: si sentiva a disagio. Ma perché farsi così tante paranoie se il giorno dopo lo avrebbe visto, splendente come al solito, con il suo solito atteggiamento gentile nei suoi confronti che ogni volta--
Da Zayn: Buonanotte Ab. Xx
Rincuorata dal testo appena ricevuto poté andare a dormire tranquilla, cullata dalle sue x a fine messaggio.

Angolo Autrice
Ciao a tutte! Vi lascio qua sotto le foto dei protagonisti della fanfiction così che voi li abbiate in mente quando leggete. Spero la ff vi piaccia!
@sorridimizayn

Abbey:

Abbey:

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
What you deserve | Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora