CAPITOLO 1

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A L L I S O N

La musica era alta e più gente entrava nella grande casa più il mal di testa aumentava, tornare a casa era impossibile senza di lui e non riuscivo più a ritrovarlo da nessuna parte.

Lo sapevo che era una cattiva idea, le feste di Niall mi avevano sempre e solo portato guai, ma lui aveva insistito così tanto e non ho potuto dirgli di no..

Il piano era affollato di adolescenti, di cui la maggior parte erano ubriachi, la luce era fioca e la testa mi girava per  colpa di quei bicchieri in più di alcol che avevo ingerito poco tempo prima.

Mi feci spazio tra la folla finché non trovai delle scale, ero andata molte volte a casa di Niall ma era così grande che ogni volta trovavo posti nuovi da esplorare..

Salii le scale tenendomi alla ringhiera per mantenere l'equilibrio, finché non lo vidi, era alla fine delle scale a risucchiare la faccia a una delle solite troie..

Era di spalle ma dai suoi capelli ricci lo avrei riconosciuto ovunque.
Salii gradino per gradino finché non arrivai alle sue spalle, gli mossi la spalla delicatamente per attirare la sua attenzione, ma lui era palesemente concentrato nel palpare la povera e illusa ragazza davanti a lui.

<<HARRY!!>>

provai ad urlare, ma la musica era ad un volume eccessivo, e lui non mi diede nessun segno di attenzione.

Cominciai a chiedermi se non soffocassero tutto il tempo appiccicati.

Gli diedi una forte pacca sulla schiena e finalmente si girò con un cipiglio sul viso, la bionda dietro di lui mi guardò storto quando alzai gli occhi al cielo e trascinai Harry giù per le scale,

<<Allison, non puoi farmi questo, cinque minuti e me la dava quella>>

il riccio protestò ma io lo ignorai.

Strinsi il suo polso e scansai le persone di mezzo tra me e la porta, la folla saltava con bottiglie e bicchieri in mano, la maggior parte dei tossici stava nei divani affianco all'enorme vetrata che portava direttamente al giardino, rimossi l'idea di uscire da lì e tornai a cercare di spostare, il più educatamente possibile, tutti i possibili ostacoli.

Quando arrivai finalmente alla porta lasciai la presa dal polso di Harry.
<<andiamo a casa, adesso>> dissi guardandomi intorno alla ricerca della macchina di Harry.
<<di già?>> Harry si lamentò, di nuovo.
<<perché credi ti abbia portato qui fuori sennò?>> ironizzai.
<<per farmi una scenata di gelosia, sarebbe stato così eccitante>> disse con un ghigno sulle labbra
<<Io gelosa? Pf>> okay in parte mi aveva dato fastidio ma era Harry su, non l'avrei mai ammesso.
Gli diedi le spalle prima di trovare finalmente l'auto con gli occhi.

Le luci a casa erano spente, quindi Anne e mia madre erano già andate a dormire..
<<sono così stanca, e la testa mi gira>> mormorai ad Harry sul portico di casa,
<<hai insistito tu ad andare>> ironizzò tirando fuori dalla tasca le chiavi di casa.

<<io ti dovrei uccidere>> scherzai.

<<eccitante>> il ghigno non abbandonava mai il suo viso e  riuscivo a vedere la sua fossetta mentre infilava le sue chiavi nella serratura della porta finché essa non scattò indicando libero il passaggio.

<<atomico, direi>> entrai nel salone posando la giacca e levandomi le ballerine all'ingresso, non ero mai stata una persona da tacchi, ero alta di mio e perché cercare di esserlo di più?
Andai in cucina e presi una medicina per la testa mentre Harry prendeva un bicchiere d'acqua.

Vivere con Harry è sempre stato come avere un fratello, ma il nostro era un rapporto più che stretto e l'età era la stessa quindi: stessa scuola, stessa classe, stessi amici e stessi interessi, abbiamo litigato molto per cose stupide ma abbiamo sempre fatto pace. Lui sapeva tutto di me e io tutto di lui, le nostre madri avevano comprato la casa quando Harry aveva quattro anni e mia madre mi aveva appena partorito,  essendo migliori amiche avevano deciso di dividere tutto così io e Harry siamo finiti per essere quasi-fratelli.

La nostra stanza era separata solamente da una specie di tenda, quindi sentivo tutto quello che faceva o che diceva e a volte non era un bene.. Come quando portava le sue conquiste a casa, chi riuscirebbe a dormire con.. quei rumori..
Perfino il bagno dovevamo condividere e per arrivarci dovevo passare per la stanza di Harry e a volte era davvero troppo imbarazzante, ma ormai ci avevo fatto l'abitudine.

Attraversai il corridoio, e misi il telefono, ormai morto,  in carica.
Entrai in camera e mi sfilai le calze infilando i morbidi e comodi pantaloni grigi della tuta.
Sfilai il vestito infilando una canottiera nera, sciolsi i capelli che avevo raccolto in una coda lasciandoli cadere sulle spalle.
Attraversai la stanza di Harry trovandolo con solo i boxer addosso ed entrai in bagno.

Levai accuratamente il sottile strato di trucco sul mio viso mentre Harry si lavava i denti, erano le tre del mattino ed entrambi eravamo fin troppo stanchi per parlarci.

Mi lavai i denti anch'io prima di uscire dal bagno, lui stava usando il suo cellulare quando io gli diedi un bacio sulla guancia e gli augurai la buonanotte e andare nella mia camera, <<buonanotte piccola>> rispose.

Spensi la luce e mi infilai nelle coperte prima di cadere in un profondo sonno.

Genteeee, eccomi qui, il mio primo capitolo.  Finalmente ho il coraggio di pubblicarlo, spero che voterete in tantiii⭐️
Comunque se il capitolo vi è piaciuto scrivetemelo e se vi fa piacere lasciate qualche commento🌸
all the love<3

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