Capitolo 5

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Nella foto:
-in alto: un'arma benedetta;
-in basso: un'arma maledetta.

Mi risveglio ancora stretta a Lucifero e decisamente più tranquilla.
Cercando di non fare rumore mi alzo dal letto e inizio a lavarmi per poi mettere un vestito diviso in due parti: una gonna nera morbida che arriva fino a sopra il ginocchio, una cinta e dalla cinta in su un corpetto rosso senza maniche con la scollatura a cuore, è delizioso.
Tengo i capelli sciolti e..

-Stai molto bene-una voce melodiosa mi coglie di sorpresa e mi provoca un piccolo scatto

-Bastardo mi hai fatto prendere un colpo, ma grazie almeno per il complimento-sorrido divertita guardando l'espressione che ha assunto ora Lucifero

-Che c'è?-mi chiede lui

-Sei buffo-rispondo sorridente

-È un complimento?-

-Penso di si. Ho fame andiamo a fare colazione?-

-Mi sono appena svegliato non pensi che prima mi debba vestire?-

-Beh se uscissi così non dispiacerebbe a nessuno-

-Sei impossibile-

-Grazie-gli faccio la linguaccia e aspetto che si prepari per poi scendere a fare colazione.
Ci sediamo e Lucifero mi porge un cioccolatino a forma di angioletto e io gli faccio una faccia un po stranita

-Che c'è? È una bella sensazione mordere la testa agli angeli di cioccolato, dato che non posso farlo con quelli veri-lo dice mentre se ne infila uno in bocca e lo mangia con gusto

-Poi sarei io quella impossibile?-ridacchio mentre prendo anche io uno di quei buffi cioccolatini

Finiamo la colazione e ci avviamo nelle nostre stanze quando sento un fortissimo dolore nel fianco destro, forte, molto forte, cado a terra non riuscendo più a reggere nemmeno il mio stesso peso.
L'ultima cosa che vedo prima di chiudere gli occhi è Lucifero correre verso di me

-Cassio Bruto Apollion, è un'arma benedetta presto portatela nella mia stanza-sento dire a Lucifero visibilmente arrabbiato

Io continuo a perdere sangue e mi sento sempre più debole...

-Lucifero-è l'unica cosa che riesco a pronunciare prima di svenire

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Apro gli occhi e accanto a me trovo un Lucifero dalla faccia molto assonnata

-Che cosa è successo?-chiedo ancora stordita

-Sei stata colpita da un'arma benedetta che per noi demoni è nociva, come per gli angeli le armi maledette, sono come un potente veleno che ci indebolisce fino ad ucciderci-spiega Lucifero

-Ma da quant'è che dormo?-chiedo risdraiandomi sul letto

-3 giorni-

-COSA?-urlo alzandomi di scatto, ma non avendo forza sulle gambe cado a terra, ma prima che io possa toccare terra due forti braccia mi prendono e mi stringono forte..
Lucifero mi ha preso al volo

-Sta attenta sei ancora debole-mi dice con calma, ma si nota che almeno un po è preoccupato per me e non posso fare a meno di sorridere

-Perché stai facendo quel sorriso da ritardata?-a quel punto gli do uno schiaffo sulla spalla

-E tu così vorresti ferire Satana?-mi chiede mentre scoppiamo entrambi a ridere

È già il tramonto e Lucifero ha detto che mi avrebbe portato la cena in camera per non farmi affaticare troppo

Bussano alla porta

-Avanti-

-Ti ho portato la cena-dice Lucifero
-Grazie ho una fame da lupi-

-E sarebbe una novità?-mi sorride divertito e a quel punto gli lancio un cuscino, Lucifero cade a terra e io presa dallo spavento mi fiondo su di lui iniziando a scuoterlo, ma non risponde

-Lucifero Lucifero svegliati dai-dico con aria disperata

Ad un tratto

-Buuuuuuu-dice Lucifero mentre scoppia in una fragorosa risata, intanto io presa dallo spavento mi sono chiusa dentro il bagno, esco furiosa e vado verso di lui iniziandolo a picchiare ovviamente senza riuscire a fargli male

-come hai potuto?-dico ridendo nervosamente

-Volevo solo divertirmi-risponde cercando di giustificarsi, passiamo così tutta la serata tra scherzi e risate, finché non ci addormentiamo uno su l'altro sfiniti

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Il Tocco Di LuciferoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora