tre: l'elefante blu

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Michael's P.O.V.

Anno 2040

I ragazzi erano attenti alla mia storia e non osavano fare domande, il che mi tranquillizzò abbastanza. Avevo la via libera nel raccontare tutto.

All'improvviso il mio occhio si posò sulla statuetta di un elefante blu, poggiata sulla mensola che si trovava sulla parete dietro al divano e scoppiai a ridere, alzando un braccio per indicarla.

"Sapete quella statuetta blu dell'elefante? Me la sono procurata durante il mio primo appuntamento con Luke."

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Anno 2015

Avevo deciso finalmente di portare fuori Luke, a un vero appuntamento. Erano settimane che parlavamo al bar e il momento di fare la prima mossa era arrivato.

Per il nostro primo appuntamento decisi di portarlo in un piccolo Bistrò tra la Tredicesima Est e Third Avenue, vicino a un negozio di American Apparel e in mezzo a una fila di palazzi in mattoni rossi dall'aria triste. Era un posto tranquillo, il cibo era buono e il proprietario era mio amico, quindi era il posto migliore per un primo appuntamento.

Eravamo seduti uno di fronte all'altro, in un tavolino appartato rispetto agli altri. Luke stava giocando con le olive rimaste nel piatto e io lo osservavo.

Mi raccontò che veniva dall'Australia e che il suo sogno era diventare un attore, ma alla fine si era ritrovato a fare il cameriere nel bar dove ci eravamo incontrati. Scoprimmo di avere anche molte cose in comune: ascoltavamo la stessa musica, a entrambi piacevano i cani ed eravamo d'accordo che il posto migliore a New York era il Central Park.

Mentre raccontava, il mio sguardo si posò vicino alla cassa del ristorante, dove vi era un elefante blu e rimasi a fissarlo per qualche secondo. Luke si girò per vedere ciò che aveva attirato l'attenzione e scoppiò a ridere.

"Cosa c'è da ridere?" Dissi riportando lo sguardo a lui, muovendo velocemente la testa come appena risvegliato da un sogno.

"Ti sfido a rubare quell'elefante." Disse all'improvviso mentre sulla sua faccia si era formato un sorriso malizioso, quasi compiaciuto.

"Non posso, Luke." Fu tutto ciò che riuscii a dire. Non volevo rubare una stupida statuetta blu.

"Hai fifa, Clifford?" Disse Luke.

Ecco come voleva ricattarmi Luke: dandomi del fifone. A quanto pare, però, ci riuscì.

Mi alzai di scatto dalla sedia, spostai il tovagliolo dalle gambe e mi diressi verso la cassa, dove vi era l'elefante blu.

"Ma quella è Jennifer Lawrence?" Dissi all'improvviso indicando un punto a caso fuori dal locale, facendo girare tutti. Approfittai di quell'istante, in cui tutti erano girati verso la porta, per prendere l'elefante, lo nascosi in tasca e mi incamminai fuori, facendo finta di controllare.

"No, era solo una persona che le somigliava." Alzai le spalle, come per scusarmi e mi ritrovai Luke vicino dopo qualche secondo, il quale avvicinò le labbra al mio orecchio.

"Sei passato al lato oscuro, bravo piccolo Mikey." Sussurrò nel mio orecchio e mi prese la mano iniziando a camminare. "Ho offerto io."

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Eravamo ormai sotto casa sua, uno di fronte all'altro: io con le mani in tasca per il freddo e lui faceva girare tra le mani la statuetta dell'elefante.

"Meglio che vada. Domani mi aspetta una lunga giornata al bar." Disse Luke, con un tono basso, mentre dalla sua bocca usciva una nuvoletta di aria condensata.

"È stato bello stare con te questa sera." Risposi quasi subito, facendo formare un sorriso sulle labbra.

In quel momento scattò il silenzio. I miei occhi erano puntati nei suoi, i quali si muovevano velocemente sul mio viso. Ma lui non si muoveva, come se aspettasse qualcosa.

Voleva un bacio? Un abbraccio? Una pacca sulla spalla?

Il silenzio regnò per qualche secondo tra noi due, aumentando il disagio e l'imbarazzo. Nella mia testa cercavo di non pensare a cose stupide. Lui si stava avvicinando con il viso al mio, fino a quando le nostre labbra non erano a qualche centimetro di distanza.

Nella mia testa l'unica cosa che riuscivo a pensare era: 'Non fare cose stupide, non dire cose stupide'

Feci un passo indietro, quando le nostre labbra erano a pochi millimetri di distanza, e gli diedi una pacca sulla spalla.

Stupido.

L'imbarazzo e la confusione avevano preso il sopravvento negli occhi di Luke. Scossi la testa e mi girai di scatto. "Buonanotte, Luke." Fu tutto ciò che riuscii a dire.

Sono stato uno stupido.

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BUONASERA! Eccomi qua con il primo appuntamento tra Michael e Luke. Michael è quasi più imbarazzante di me.

Cosa ne pensate di questo primo appuntamento?

Oggi è uscito Pokémon Go e mi sento triste perché a me non funziona. È uscita anche Girls Talk Boys. Cosa ne pensate?

Ma purtroppo non sono successe cose felici. Vorrei soltanto fare qualche minuto di silenzio per ciò che è successo a Nizza, che si trova giusto a qualche ora dalla mia città. Queste cose mi fanno sempre stare un sacco male.

Io domenica parto per la Spagna ma cercherò comunque di pubblicare qualche capitolo.

- Francy

How I Met Your Father || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora