...Piccolo, ma grande...

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V parte
Riassunto: Jo e i ragazzi dopo aver finito di prepararsi salgono sull'Impala per partire...

Durante il tragitto non parlarono molto, oltre a qualche battuta di Dean e le faccie che faceva Sam.
In auto c'era sempre più silenzio e più ci si avvicinava alla meta, più la tensione saliva...

Sam intanto, pensando tra se e se, si chiedeva come sarebbe finita questa serata... In più noto, che Dean, diventava più nervoso a ogni metro che percorrevano, aveva uno sguardo teso e stringeva sempre più forte tra le mani il volante.
Aveva paura che non sarebbe finita bene tra suo fratello e Damon, temeva che la parte demoniaca di Dean, sarebbe potuta venire fuori da un momento all'altro, dato che era anche da un pò di tempo che non prendeva la sua dose di sangue umano.
Infatti durante questo periodo Dean decise di imparare a controllarsi senza l'aiuto del sangue.

Intanto i kilometri diminuivano sempre di più, fino a diventare metri, mancavano pochi isolati e sarebbero arrivati... Improvvisamente però, mentre stavano percorrendo una strada praticamente deserta, Jo diede a Dean una botta sulla spalla e chiese  di fermarsi...

Jo: " Dean fermati sulla sinistra, sbrigati..."
Dean: "perché?!"
Jo: " tu fallo e basta! "
Dean: " okey ,okey, ma calmati "
Sam: " Jo, cos'hai visto?..."

Jo non rispose neanche, aprì la portiera dall'auto si tolse i suoi tacchi e si mise a correre, intanto Dean e Sam non capendo cosa stasse succedendo, la seguirono.
Quando la raggiunsero, la trovarono piegata sulle ginocchia e di fronte a lei c'era un bambino...

I suoi abiti erano strappati e sporchi, il viso era pieno di graffi come sulle le braccia e sulle gambe, i suoi occhi erano gonfi dal pianto e aveva un espressione persa, sembrava aver visto l'inferno...

Jo e il bambino continuavano a guardarsi, sembravano essere finiti in un mondo tutto loro, in cui c'erano solo loro due e che comunicassero con gli occhi...

Intanto i ragazzi continuavano a non capire, cosi si guardarono per un istante e capirono che dovevano fare qualcosa per uscire da quella situazione, allora Sam tossì, per interrompere il silenzio, che nel frattempo si era creato e Dean cercò di 'svegliare' Jo, dandole una pacca sulla spalla...

Dean: "Jo... Jo *con tono piu alto*, ci sei?!?"
Jo all'inizio non rispose, ma dopo che Dean la chiamò per la seconda volta, si alzò in piedi, scosse la testa e disse: "s–si... ci sono, più o meno*sospiro*"
Sam si avvicinò piano piano al bambino per cercare di parlargli...

Sam: " ciao piccolo, io sono sam, tu invece come ti chiami ?"
Il bambino non rispose, continuò a guardarlo per qualche secondo, per poi andare a nascondersi dietro le gambe di Jo, come fanno i bambini con le loro mamme quando li saluta qualcuno che non conoscono.
Così Jo disse a Sam che avrebbe provato lei a parlare con lui...

Dean: " Jo noi torniamo in auto, ti aspettiamo li, quando hai finito raggiungici..."
Jo: "okey, grazie Dean..."
Sam: "Jo, sei sicura di farcela da sola?"
Jo: "certo Sam ci penso io quo voi andate..."
Sam la guardò poi fece cenno con la testa a Dean, e si incamminarono verso l'auto...

Jo: "ciao io sono Jo, tu come ti chiami?"
Il piccolo all'inizio esitò a parlare, ma poi si fece coraggio e rispose: "michiamo-Alan..."
Jo: " che bel nome che hai, allora Alan cosa ci fai in mezzo ad una strada deserta?"
Alan: "non lo so... Ho camminato e... Mi sono ritrovato qui..."
Jo: " okey, Alan dove sono i tuoi genitori?..."
Alan: "i-i miei g-genitori..."
Il piccolo appena disse la parola 'genitori' rimase impietrito e poco dopo i dai suoi occhi iniziarono a uscire lacrime su lacrime, ma senza urlare, singhiozzare o piangere, soffriva in silenzio senza fiatare....

Jo: " hey, hey guardami... Alan, guardami*disse con tono più alto* ora ci sono io calmati... Ora verrai con noi poi cercheremo di capire cosa ti è successo..."
Subito dopo avvicinò a lei Alan, gli mise una mano sul viso, lo guardò e sorrise, lui ricambio lo sguardo, ma non sorrise, si buttò tra le sue braccia...
Jo gli mise le braccia sulla schiena per ricambiare l'abbraccio,ma ad un tratto, sentì Alan dire qualcosa, ma non capì subito, quando il piccolo lo ripeté per la seconda volta, lei capì e lo strinse tra le sue braccia ancora di più forte di prima "
Poco dopo prese Alan in braccio e si diresse verso l'Impala per raggiungere i ragazzi...

Arrivata li, Dean scese e le aprì la portiera dell'auto, visto che lei stava tenendo Alan in braccio...
Dean si rimise al suo posto,voleva parlare, ma non sapeva cosa dire... Così accese il motore e ripartirono.
Era ricomparso il silenzio che c'era all'inizio nessuno parlava, o comunque cercava di attacar bottone per iniziare una conversazione, niente il nulla più assoluto... Finché Jo guardando Alan si accorse che si era addormentato...

Jo: " si è addormentato... Povero piccolo, non osò immaginare cosa ha passato per ridursi in questa maniera... "
Sam: "sei riuscita a scoprire come si chiama o da dove viene??"
Jo: " è riuscito a dirmi solo come si chiama, non si ricorda nient'altro, o per lo meno, non è riuscito a dirmelo, quando gli ho chiesto cosa ci facesse li tutto solo e dove fossero finiti i suoi genitori... Non ha detto una parola e i suoi occhi hanno iniziato a sgorgare lacrime dal nulla..."
Sam: " sarà successo qualcosa alla sua famiglia, e noi scopriremo che cosa... Adesso però andiamo alla cena, siamo già in ritardo..."
Dean: " Jo, a proposito come si chiama?..."
Jo: "si chiama Alan... Ragazzi mi sa che ha freddo, sta tremando come una foglia..."
Dean rallentò un pò, si tolse la giacca e la diede a Jo..
Jo: " grazie Dean... *disse sorridendo*
Dean: " non dirlo neanche, spero gli basti, sta sera fa un freddo cane... "
Jo: "si, visto che la casa di damon è quella davanti a noi..."
Dean freno di colpo, diventò tutto pallido...
Dean: "ahh, allora è questa la casa del tuo 'ragazzo' *disse con tono sarcastico* Si tratta bene il signorino"
Sam: " noi viviamo in un bunker segreto di cui nessuno sa della sua esistenza, che è talmente grande che mi ti ci sei perso per due volte e ti pensi che 'lui' si tratti bene, al massimo quelli siamo noi, siamo passato dai motel ad una villa sotterranea..."
Jo: " esatto Sam, e... Dean cerca di evitare di fare quelle tue solite battute che fanno ridere solo te
Dean: " le mie battute sono fantastiche, siete voi, che non le capite, poi io sono 'Adorabile', quindi sono sicuro che piacerò ai genitori di Damon..."
Jo: " Dean ti ricordo che sono io che devo piacere a loro non tu*disse alzando un sopracciglio*
Sam intanto rideva cercando di non farsi vedere, anche se inutilmente, visto che Dean, lo vide e gli chiese che cosa ci fosse di così divertente da ridere....

Sam: " no, no niente mi è andata di traverso la saliva e ho tossito..."
Dean: " si, si come no... Scendiamo dai abbiamo parlato fin troppo..."
I ragazzi scesero dall'auto, tranne Jo che rimase seduta...

Sam: " Jo siamo arrivati... Devi scendere..."
Jo: " non ci riesco, ho paura..."
Dean: " affrontiamo mostri di ogni genere e tu hai paura di una cena... Muoviti scendi, e poi cos'è che ti spaventa ci siamo noi con te....*le disse per rassicurarla*"

Jo fece un lungo respiro per poi farsi coraggio e scendere...
Continua

Nota autrice:
Ciao a tutti, scusate l'assenza, ma ho avuto da fare in questo periodo... Spero che il nuovo capitolo vi piaccia e come sempre commentate se vi va lasciate un like, alla prossima *occhiolino* ahahahaha lovvatemi

Supernatural Fanfiction (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora