23. Far

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Louis baciò la fronte di Harry, che dormiva placidamente sul divano di casa, coperto da una coperta rossa in pile, e lasciò poi una lunga scia di baci lungo tutto il viso, fino alle labbra che baciò dolcemente, ottenendo un grugnito e uno schiaffo che evitò all'ultimo secondo.

«Amore devi svegliarti, dobbiamo andare a fare l'ecografia.» sussurrò il maggiore all'orecchio del riccio, che dopo aver sbuffato aprì un poco un occhio e lo richiuse, aprendo poi entrambi quei pozzi verdi che Louis amava, o meglio, aveva scoperto di amare.

«Che ore sono?» chiese il riccio, poggiando il peso del corpo sul gomito poggiato a sua volta sul bracciolo del divano sul quale poco prima stava la sua testa.

«Le cinque, tra mezz'ora abbiamo l'appuntamento, hai il tempo per una doccia veloce.»

Harry annuì e si tirò su a sedere, prima guardarsi intorno e accarezzarsi il grembo rialzato, alzandosi dal posticino caldo e accogliente che si era creato precedentemente nel divano e salendo al piano di sopra per fare la doccia, come proposto da Louis.

Quest'ultimo, si sedette sul divano e fissò il pavimento, con la domanda che poco prima aveva pensato di riuscire a porre ad Harry, ma che alla fine aveva ritirato, per paura di una sfuriata, o peggio, di un rifiuto categorico del ragazzo.

Perchè erano ormai passati tre mesi da quando la notizia del bambino era venuta a galla, e nonostante non fosse sangue del suo stesso sangue, nonostante non fosse stato lui a compiere l'atto che aveva permesso a quella piccola creatura di formarsi, teneva a lei. Per il semplice motivo che a portarla in grembo era la persona che amava, che in soli quattro mesi gli aveva cambiato la vita, capovolto i suoi progetti, le sue idee e ciò in cui credeva. Louis aveva scoperto, grazie ad Harry, cosa fosse davveeo la felicità.

Credeva di essere felice quando a lavoro gli facevano i complimenti per l'ottimo operato, ma non era paragonabile al momento in cui Harry sorrideva, rideva, arrossiva, o semplicemente dormiva come qualche minuto prima. Aveva scoperto l'amore grazie ad Harry, e gliel'avrebbe detto di lì a poco, ma non aveva ancora trovato il coraggio; inoltre credeva che un "Ti amo" sarebbe stato troppo se aggiunto alla gravidanza che il riccio stava attraversando, e inoltre nelle ultime settimane il ragazzo sembrava piuttosto distante.

E che dire del loro rapporto? Non si erano dati nessuna etichetta, ma Louis era convinto fossero una coppia fissa ormai: vivevano insieme, si scambiavano baci, frasi smielate che Zayn definiva vomitevoli.

Ma c'era una cosa che Louis non capiva: la paura. Sì, perchè Harry aveva paura di venire toccato più a fondo. Non avevano mai fatto l'amore, e non che Louis dipendesse dal sesso, ma non capiva l'irrigidimento totale di Harry quando si avvicinava a lui, o il balbettare continuo quando gli chiedeva se avesse un'idea di chi potesse essere il padre del bambino. E doveva ammetterlo, tutto ciò lo faceva preoccupare, ed anche parecchio.




Come vedete sono passati tre mesi, ora la gravidanza è al quarto mese, ed ho voluto sfruttare questo capitolo per spiegare un po' la situazione e parlare dei tentennamenti di Harry. Tra pochi capitoli avremmo una..uhm...bomba, ecco. Quindi tenetevi pronte. Non sono dolce? Vi avviso per prevenire infarti :)

The begging 》L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora