* dal punto di vista di Claudia *
Respiro a fatica, ho una mascherina che mi aiuta a respirare il più normalmente possibile,è difficile.
Intorno a me ci sono due infermiere intente a controllare la flebo.
Mi sento come quando si dorme e si ha la sensazione di cadere nel vuoto,la mia caduta però non ha una fine.
La prima cosa che ho detto da sveglia è stata < Gaetano,dov'è? > ricordo perfettamente la sua voce che spesso era strozzata dal pianto,quella voce che ora desidero tanto sentire di nuovo.
Sento il rumore della maniglia abbassarsi.
Lentamente e a fatica volto la testa,è Gianna,si avvicina e mi accarezza la fronte < Come stai? Senti dolore? > mi chiede premurosa come sempre
< No,tranne un formicolio alle gambe,come se fossero addormentate > dico e mi accorgo che il mio tono è piuttosto basso < Dov'è Gaetano? Lo avete avvertito? > chiedo con un filo di voce
< Certo, sta per arrivare > dice sorridendo.
Le infermiere escono,rimango sola con Gianna
< Ma,ma cosa mi è successo? >
< Non ricordi nulla Claudia? >
< Ricordo che dopo il parto Gaetano mi ha chiesto di sposarlo >
< Ah,auguri allora > dice sorpresa < E nient'altro? > chiede ancora
< Ero sulla poltrona, vidi una grossa chiazza di sangue sul letto,mi accorsi di avere le gambe completamente intrise di sangue, Gaetano mi disse di non muovermi perché avrebbe chiamato qualcuno. L'odore ferroso del sangue era così sgradevole, volevo alzarmi,e poi,il buio totale, non ricordo. Cosa è successo in seguito? Ma quanto è passato? > chiedo,mi sento meglio
< Sono passati tredici giorni, oggi è il 22 novembre, è domenica.
Sei stata operata, da me, hai avuto una brutta emorragia e i muscoli erano molto lacerati, non capisco perché nessuno se ne sia accorto,comunque, sei stata in coma farmacologico qualche giorno, ma quando ti abbiamo svegliata sei caduta in coma spontaneo > dice,nel suo tono scorgo un velo di sofferenza.
< 13 giorni? E nel frattempo cosa è successo? > chiedo preoccupata
< Gaetano è venuto qui ogni giorno, ha letto per te,ti ha fatto ascoltare musica, ti è sempre stato accanto > dice sorridendo.
La porta si spalanca all'improvviso.
Non riesco a vedere chi c'è sull'uscio, Gianna si alza e silenziosamente ed esce.È lui,finalmente, è lui.
Con sé ha il passeggino, lo lascia vicino la porta ed entra lentamente. Mi guarda silenzioso, ha gli occhi lucidi,non parla.
Mi tolgo la mascherina < Gaetano,amore mio > dico tendendogli le braccia. Velocemente mi abbraccia fondandosi a razzo su di me
< Oh My darling > il suo capo è sulla mia spalla,posso sentire il suo respiro caldo, un soffio vitale. Quelle tre semplici parole sono bastate a far risvegliare i miei sensi.
Sento le lacrime scendermi copiose sul viso,mi sembra un abbraccio vitale il suo.
Mi guarda tenendomi il viso tra le mani.
Il suo sguardo è impassibile, il solito sguardo freddo,di ghiaccio che piace a me.
Mi bacia dolcemente, molto delicatamente.
Le sue labbra calde e morbide mi deliziano, la sua lingua si incontra con la mia intrufolandosi tra le mie labbra.
Quanto mi mancavano i suoi baci,le sue labbra morbidi e dolci.Mi morde leggermente il labbro inferiore strappandomi un gemito che poi soffoca
baciandomi fino a quando rimaniamo senquandopiro.
Il suo classico odore d'ambra m'inebria ancora una volta.
< Mi sei mancata così tanto, quanto mi è mancato non poterti baciare, non poter sentire la tua voce > dice e mi bacia la fronte
< Ma dimmi,come ti senti? Senti dolore? > mi chiede preoccupato
< Ora che sei qui mi sento meglio, solo un po' indolenzita, ma sono felice >
dico sorridendo,sento un lieve pianto provenire dalla mia destra
< È Alessandro > mi dice con un enorme sorriso stampato sulla faccia.
Si alza dal letto,prende il passeggino e lo spinge vicino a me,prende il bambino e adagio me lo appoggia sul petto,lo circondo con le mie braccia ancora deboli e Gaetano si siede sul bordo del letto.
Gli accarezzo la fronte, è così piccolo,leggero.
Mi sembra quasi strano pensare che sia mio figlio, mi sono persa tanti di quei momenti,la prima notte con lui a casa nostra, il primo bagnetto, lo shopping di vestiti per lui.
Ho poco più di diciott'anni e sono mamma,ho un compagno magnifico che nonostante i pregiudizi della gente mi è sempre stato vicino come nessun'altro.
Chissà lei da lassù se è fiera di me,se è felice di essere nonna per la terza volta.
Quanto mi piacerebbe averla qui,mi darebbe preziosi consigli come d'altronde fanno tutte le madri; Sara ha sofferto molto per questo,c'è Barbara, è vero,ma di certo non è come la mamma.
Lo stringo al mio seno freddo
< Oh,amore di mamma, finalmente posso stringerti di nuovo > dico e sento le lacrime scendere copiose, finalmente soli, solo noi tre,insieme siamo una famiglia, una famiglia stupenda.
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Un pezzo della nostra famiglia
Romance"IL BUIO MI ASSALE. SENTO SOLO IL TONFO DEL MIO CORPO CHE SCIVOLA GIÙ" *Il Sequel de "Un pezzo di noi due"* Gaetano si ritrova alle prese con il figlio appena nato senza l'aiuto della sua amata Claudia. Un misterioso rapimento e un'improvvisa scomp...