5. Iniziare una nuova vita

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4 dicembre 2015,venerdì
Ore 16:30
< Bene,metti un'ultima firma qui in basso >
Firmo per la quarta volta ed esausta poso la penna nelle mani di Gianna
< Apposto, le carte d'uscita sono pronte. Puoi andare >
< Finalmente, già non ne potevo più. Le altre sono andate via da un pezzo,ero rimasta sola > dico amareggiata
< Già, ma rallegrati, ora hai un'intera vita davanti. Buona fortuna ragazzi > dice e abbraccia sia me che Gaetano.
Spingo il passeggino mentre Gaetano porta il trolley, Alessandro dorme tranquillamente,con la scusa di portare il passeggino posso anche appoggiarmi.
Nonostante siano passati già una decina di giorni dal mio risveglio sono ancora piuttosto debole.
< Finalmente fuori > dico respirando a pieni polmoni.
< Siamo in città, non in montagna eh > mi riprende Gaetano ridendo dandomi una leggera gomitata
< Eh vabhe, meglio dell'aria viziata che c'era lì dentro >
< Ne riparliamo arrivati in centro tra i gas di scarico di auto e moto > dice aprendo la portiera.
Mi siedo dietro con la parte superiore del passeggino
< Allora,dove vuoi andare? > mi chiede avviando il motore
< A casa? Boh,non saprei... > dico indifferente,in questo momento tutto è più interessante, l'importante è essere fuori dall'ospedale insieme alla mia famiglia.
< Ti và di bere un caffè? >
< Oh si,quello del distributore è imbevibile >
< Qui vicino c'è una caffetteria davvero deliziosa > dice svoltando a destra
< Eccola > dice indicando una vetrata sulla sinistra. È una caffetteria stile londinese, è piuttosto affollata, forse per il the delle cinque.
Prendiamo il passeggino e dopo tante prove fatte durante la gravidanza finalmente riusciamo a montarlo velocemente.
< Apposto, ah prendi la borsa > gli indico la borsa con le cose del bambino
< Ma no Claudia non occorre > mi dice scuotendo la testa.
Entriamo e ci sediamo ad un tavolo rotondo nell'angolo.
Proprio come avevo pensato,il locale è quasi tutto pieno.
< Da' un occhiata alla lista > mi porge un grosso foglio arancione e verde sul quale ci sono infinite varietà di thé.
Opto per uno semplice, un thé all'arancia e lime,Gaetano invece lo prende alla mela e cannella.
Beviamo il the con calma
< Sai,stavo pensando di organizzare una cena in famiglia,anche stasera se per te va bene. Che dici? >
< Si,è un'ottima idea. Stasera? Per me va bene,ho riposato fin troppo,è arrivato il momento di divertirsi un po' >
< Perfetto,a dir la verità avevo già prenotato in un ristorante messicano, ma se tu non avessi voluto avrei subito disdetto la prenotazione >
< Tranquillo,hai fatto benissimo. In quanti saremo? >
< Oltre a noi ci saranno Sara con Francesco e i gemelli, Rosy con Fabio e la piccola Rebecca e anche Monica con Marco >
< Certo che hai pensato proprio a tutto > gli faccio un silenzioso applauso
< Mi sá che Alessandro deve essere cambiato > dice indicandolo
< Lo avevo detto io di prendere la sua borsa >
< Avviati in bagno, vado a prenderla > dice alzandosi.
Vado in bagno con il passeggino,metto un asciugamano sul fasciatoio e ci metto Alessandro.
Gli faccio un massaggio alle gambe,come mi ha insegnato la pediatra.
Sbottono il fagottino.
Ma perché mi ha detto che voleva essere cambiato?
< Certo che hai un papà proprio distratto! Sei asciutto. Mah... >
< Ecco la borsa > dice Gaetano affacciandosi,mi volto.
In mano ha una grossa busta nera.
< Non deve essere cambiato, è asciutto come il deserto. Cos'è quella? > chiedo indicando la busta enorme che ha in mano
< Tieni, dentro c'è un foglio con le istruzioni > dice velocemente
< Cosa? Istruzioni? Aspe.. > non mi dà il tempo di finire che esce dal bagno.
< Ma questo è pazzo >mormoro
< Ah,non posso rimanere qui,è pur sempre il bagno delle donne questo > parla così velocemente che a stento capisco, mi sembra le pubblicità dei farmaci quando dice gli effetti collaterali, è tutto un groviglio di lettere.
Guardo Alessandro ridere, lo metto nel passeggino ed apro la busta.
C'è un foglio piegato in due.
Lo apro, la sua calligrafia rotonda mi colpisce ancora. Ha una scrittura così leggera, così precisa che quasi non sembra quella di un uomo.

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