Mi fa mettere a 90 gradi sulla scrivania e mi tira su la gonna "piccola sei stata davvero cattivissima a fare ciò che hai fatto in macchina... Adesso punizione. Vedi di non urlare, chiaro?" Mi sculaccia ed io mordo le labbra. Dopo due minuti si ferma e mi infila il pene nella vagina "ohhhh merda!" Veniamo insieme ed esce da me. Mi tira su e mi avvicina a lui "non fare mai più quello che hai fatto in macchina. È chiaro?" Ringhia ed io annuisco "si papino". Bussano alla porta "arrivo!" Urla ed io mi sistemo. Entra un uomo "John scusami avrei bisogno di te... Una mia amica deve divorziare e vuole gli alimenti" John sorride "ciao Francesco... Vieni pure qui. Lei è la mia assistente Jane" gli porgo la mano e lui sorride "salve" gli sorrido e lo faccio sedere. "Volete caffè? The? Acqua?" "No Jane, grazie" cominciano a chiacchierare ed io rimango in piedi vicino a John. Quando terminano l'incontro e Francesco esce ed io mi avvicino a John "papino cosa posso fare?" "Fammi un pompino..." Mi inginocchio e tiro fuori il suo pene. Lo lecco, succhio e bacio finché non viene. "Piccola mia... Come farei senza di te!?" Mi bacia e si mette a lavorare. La giornata passa velocemente e alle 17 John mi congeda e mi lascia andare a casa, con la promessa che la sera sarei scesa per aiutarlo al locale. Quando rientro, riempio la vasca e ci metto molta schiuma, mi spoglio e mi immergo. Cosa ho combinato? Perché mi sono lasciata così trasportare in una situazione anormale? Io che ho sempre odiato tutto questo... L'astinenza da sesso mi crea danni celebrali. Comunque mi piace. John è davvero bravo in queste cose e adoro sentirmi apprezzata. Chiudo gli occhi e mi rilasso. Circa 10 minuti dopo un rumore mi mette in allerta. Esco dalla vasca e mi lego l'asciugamano sopra il seno e arrotolo anche i capelli in un altro. Esco dal bagno e vado verso il salotto. Vedo delle gambe poggiate sul mio puff. Mi avvicino e rimango sorpresa da chi mi appare davanti "Filippo?! Che cosa ci fai qui?"
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Would you still love me the same?
Teen FictionNon sono sempre stata così. Le vicissitudini della vita mi hanno portato ad essere l'insensibile e la stronza che sono. I miei problemi sono infiniti e i miei difetti ancor di più... Eppure non sono così, ma ormai non posso più cambiare.