"ma tu sei" "ed io sono" "ADfjgjdg"

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ESSALVEEEEEEEEEEE, sono tornata ancora più stupida di prima (like always): come sapete è, ovviamente, il continuo della storia precedente perché SI' CI SONO ALTRI CAPITOLI. Vedemus.

*

Arrivo nell'aeroporto,mi guardo attorno scombussolata,in cerca di qualche sedia. Le trovo,così mi avvio a passo deciso verso quelle file di sedie.

R.I.P lo spazietto dopo le virgole, sei stato molto utile all'umanità e lo sarai sempre *cade lacrimuccia solitaria, volgendo lo sguardo verso un orizzonte senza spazi dopo la punteggiatura*. Inoltre non s'era capito che siedi su una sedia. (inoltre io sapevo si dicesse "arrivare all'aeroporto" o "in aeroporto", al massimo uso il teletrasporto di Kai e son già lì *troll*)

Noto un ragazzo,alto,giovane,carino..con un viso familiare.

La virgola prima di alto non ci vaaa *canticchia*

Sta ridendo...da solo?!

O.o che hai contro la gente che ride da sola?!

"Ah... Aveva una cuffietta-...ZELO?!?"

Notare il aveva.

Mi nota,stavo evidentemente pensando a voce alta.

Io devo ancora capire se la roba scritta in italico è un pensiero formulato da lei o è tutta una frase interiore- mistero della fede.

Guardo altrove e poi mi siedo subito accanto a lui,essendo l'unico posto libero.

«mi conosci..?»sussurrò.

Dal presente passiamo al passato come dallo sconosciuto totale passo al "ehi ma tu mi conosci diventiamo amici!", certo perché i coreani se sanno che li conosci ma loro non conoscono te ti accolgono in casa loro. Omg. Vado a farmi ospitare allora.

Lo guardai appena,sbattendo varie volte le palpebre,non capendo quello che stava succedendo.

Ma allora sei stupida (????) hai contratto una demenza senile anticipata (?????) Zelo dei B.A.P ti sta parlando e tu "non capisci la situazione", ma wtf?!

«O-Oh...! Mh... Beh... Forse,cioè... Tu... sei Zelo dei B.A.P?»

Co' calm, ceh.

Lui annuì appena.

"Hai scoperto l'America", io aggiungerei.

Mi misi a giocare con le dita,per non urlare dalla gioia;

E dov'è il punto? PUNTOOO??? NDO STAI AMICOOOO!?!?!?

Ma si vedeva che stavo per scoppiare di felicità da un momento all'altro.

Eh no, bada.

«Choi Junhong,detto Zelo»

Eccolo lì,che mi sorride mentre mi porge la mano.

Aridaje, passato-presente, un tempo non bastava per descrivere questa improbabile scena in una tizia la cui nazionalità ci è ancora sconosciuta parla una lingua che magicamente capisce anche Zelo che, a norma, dovrebbe sapere il coreano e un inglese mooolto spezzato. Magari parlano per messaggio in codice.

"Sbrigati e ricambia il gesto!" Mi dissi.

Gli stringo la mano e con voce decisa dico

"R.I.P punteggiatura e tempi verbali."

«Kaila Jonhas... Anzi no, solo Kaila.»

«Solo Kaila?» ripetè le mie parole, sembrava stranito.

"Sì, hai capito bene, Solo di nome, Kaila il cognome, contento? Eh? EH?!"

Annuisco. Sento nominare il mio volo,così mi alzo.

«Uhm.. Io devo andare JunHong..»

Lo vedo alzarsi,sarà alto si e no 1,80cm

Non è che sui siti e i blog con argomento B.A.P l'altezza di Zelo sia scritta a caratteri cubitali con tanto di "idol più alto al mondo". No no, tu ci arrivi a intuito, c'hai il metro agli occhi. *claps*

«Anch'io.. il mio volo sta per partire..»

Oh..Abbiamo lo stesso volo? Mh. Cosa probabile.

Ci avviamo insieme,e scopriamo di avere lo stesso volo –come avevo immaginato- diretto verso Seoul.

You don't say!?

Passano le ore,io mi addormento. Sarà un lungo viaggio.

Io avrei invertito le due frasi, ma va beh, de gustibus (orendi).

-

Corea del Sud, Seoul

-

Mi sveglio e poco dopo realizzo di essere atterrata a Seoul.

Ancora non ci credo.

Hai appena detto di aver realizzato-

Ho sempre amato questo posto,e ora,posso anche visitarlo.

Non ci vuoi vivere? Oh non è che hai preso solo un biglietto di andata? Che fai, dopo te ne vai in Cina?

Per non parlare dell'incontro con Zelo.

Chi se lo sarebbe mai aspettato?!

Io no.

Inizio a scendere dall'aereo,ancora un po' scombussolata.

Scombussolata come aggettivo ti piace ahahah.

Appoggio il piede a terra e riempio i miei polmoni di aria,dopo un lungo viaggio è la cosa migliore da fare.

Perché sì la prima cosa che si fa quando si scende dall'aereo non è fiondarsi a prendere le valigie (sperando ne abbia qualcuna se no, poverina, oltre che a "orfana" è anche barbona!) con la paura che te le scippino, no, è prendere una grossa boccata d'aria. C'era puzza in aereo?

E lo scopriremo nel prossimo capitolo! Besos xxx



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