Capitolo VI

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DING DONG
ZZZZ.. GDNIXNDK
Mi svegliai lentamente sentendo strani rumori.
Mi stropicciai gli occhi disturbata dal filo di luce che penetrava nella stanza e mi stiracchiai.
Il mio letto era bello, morbido e grande, tanto graand.. Aspetta..
Il mio letto di solito è piccolo, molto piccolo.
C'è qualcosa che non va..
Subito mi alzai e mi trovai davanti una stanza con le pareti color argento, tutti i mobili bianchi e ,cazzo, un letto enorme bianco, pieno di cuscini bianchii.
WOW
Ma questa non è la mia stanza..
Mi venne un attacco di vomito e andai subito nel bagno che si trovava alla destra del letto.
Vomitai tutto l'alcool che avevo ingerito la sera prima, ma anche la mia stessa anima.
Mi lavai la faccia e mi guardai allo specchio.
'Buongiorno bambolina, tutto ok?' La voce più bella di tutte.
O MIO DIO.
NON CI CREDO.
'Andrea? Ma che cazzo è successo?' Dissi assonnata sbadigliando ma soprattutto molto scioccata.
Cioè non che non fossi felice perché dai cazzo sono a casa di Andrea, quell'Andrea. Solo che ho tanto domande in testa, sono molto confusa.
Perché ero sul letto di Andrea?
Perché ho addosso solo una maglietta?
Perché non sono a casa mia?
Cosa è successo?
Sono stata stuprata?
No questo no dai.. O forse sì? Oh cazzo!
'Ahahaha calmati. Ti sei solo ubriacata' Mi rispose vedendo il mio viso che si tramutava in un espressione di terrore.
Questa è stata la sua risposta.
Mi sono solo ubriacata.
SOLO UBRIACATA.
Ma che risposta è questa?
Mi iniziò a girare la testa.
Oddio ma cosa ho fatto?
Andrea mi prese in braccio e mi portò sul letto poiché mi vide appoggiare la testa al muro per far smettere tutta la stanza di girare.
Mi sedetti accanto ad Andrea e iniziai a piangere sulla sua spalla.
Lui mi abbracciò e mi tenne stretta a lui.
Dio le sue braccia.
'Shhh non piangere. Va tutto bene. Non è successo niente' mi rassicurò Andrea continuando a consolarmi.
Mi staccai da lui e lo guardai meglio negli occhi, restammo così per un po' di tempo.
I miei occhi pieni di lacrime che incrociavano i suoi occhi grandi e profondi.
La sua mano accarezzava la mia guancia asciugandomi le lacrime che scorrevano lentamente.
'Cosa è successo?' Dissi dopo essermi calmata.
'Ti sei ubriacata, io ne ho un po' approfittato.. Ma dopo ti ho persa, poi ti ho vista circondata da molti miei amici che cercavano di toccarti perciò sono venuto da te e ti ho portata via. Sei andata in piscina e ti sei buttata, eri davvero ubriaca Ahahahah. Il vestito ti si era attaccato al corpo e riuscivo ad intravedere tutto..' Mi raccontò tutto con un sorriso malizioso.
'Okay okay, sorvola questi dettagli' dissi imbarazzata.
'Mmm.. Ma erano interessanti.. Comunque dopo ciò ti sei un po' ripresa e ti ho portata in camera. E niente, poi puoi immaginare cosa è successo' Ancora con il suo sorriso malizioso, che ammetto è bellissimo però non è opportuno in questo momento.
Sarebbe stato bello fare sesso con Andrea, ma non nel mio stato.
Così non è bello.
'O mio Dio' dissi mentre mi mancava il fiato.
'Ahahahah' fece risuonare la sua risata in tutta la camera. Ci godeva a vedermi star male.
'Cosa vuoi? Non capisci' dissi triste al pensiero di tutto quello che potrebbe essere successo.
'Stavo scherzando, ti ho aiutata a svestirti e ti ho sistemata a letto. Tutto qui.' disse molto fiero di sè stesso.
'Sicuro?' Dissi guardandolo dritto negli occhi
'Sicurissimo' mi rispose avvicinandosi a me.
Volevo tanto baciarlo ma non mi sembrava giusto. Io non lo conoscevo ancora bene. Non posso.
'No scusa, non posso' dissi allontanandolo.
'Dai, solo uno' continuò ad avvicinarsi pericolosamente.
'No' mi alzai e me ne andai in bagno prendendo il mio vestito che nel frattempo si era asciugato.
Eh già.
Che serata.
Non me lo sarei mai aspettato.
Forse ubriacarsi così tanto non è stata una buona idea, anche se non mi è dispiaciuto dormire con Andrea.

Il mio vero nemicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora