Capitolo 2

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La sua voce è dannatamente uguale a quella di Levi che, pur essendosene andato , non sono ancora riuscito a dimenticarla .
Siamo ancora nel locale ed io non riesco a staccare gli occhi da dosso a quel signore seduto al tavolino quasi vicino a noi.
Sento i miei amici chiamarmi , ma è più forte di me ; sono rimasto come incantato .
Voci che appaiono in modo appannato alle mie orecchie .
Quando se ne va , pagando il prezzo del tè, prendo un profondo respiro come se avessi trattenuto per molto tempo il fiato.
Poggio le mani sulle tempie , massaggiandole con i polpastrelli , quando un improvviso mal di testa mi martella la mente .

-Tutto bene ?-
Sento chiedere ed annuisco debolmente .

-Andiamo a casa ?-
Sussurro, alzando di poco lo sguardo ed incontrando gli occhi cerulei di Armin.

-Certo.-
Sorride e ci alziamo tutti e tre in simultanea , poggiando poi i soldi sul tavolino e salutando Isabel .

-Grazie .-
Mormoro ancora e barcollo verso l'uscita .

-Non sembra che tu stia bene , Eren .-
Mikasa mi prende sottobraccio ed Armin mi afferra l'altro braccio , per non farmi cadere a terra.
Intanto, sta scendendo la neve che imbianca case , alberi , strade e panchine .
L'aria natalizia di sta facendo sentire dappertutto , anche con le luci di Natale che colorano le case oppure i cori che passeggiano per strada .

-Sto bene .-
Sussurro e stacco i miei due amici , non volendo farmi aiutare .
Mi siedo su una panchina , guardando il vuoto .

-Era identico.-
Penso tra  me e me .

-Eren... So che ci stai ancora male , ma ... Cavolo...Superalo.-
Ero talmente concentrato che non ho sentito che si sono avvicinati a me .
Mikasa si inginocchia davanti a me e mi prende le mani, riscaldandola con i suoi guanti, mentre mi guarda negli occhi .

-Lui non mi ha abbandonato . So che sta con me , sempre .-
Sospira e mi tira su dalla panchina , avvolgendomi un braccio dietro la schiena per stringermi verso
di lei .
Sussurra qualcosa nell'orecchio di Armin .
Qualcosa che non riesco a captare e mi conducono molto lentamente verso casa .
La testa rimbomba ancora , anche quando se ne vanno.
Per fortuna, Hanji non c'è e quindi non posso far preoccuparla per un mal di testa da niente .
Decido , allora , di farmi una doccia calda ed , entrando nel bagno, iniziò a spogliarmi, scoprendo varie cicatrici .
Sospiro, distogliendo lo sguardo , e mi lancio direttamente all'interno della doccia , facendo scivolare l'acqua sul mio corpo , cercando anche di allontanare i pensieri più brutti ma ritornano sempre come un fiume in piena .
Dopo essermi vestito, mi stendo per un po' sul letto e , senza nemmeno accorgermene , mi addormento.

[...]

È passata una settimana da quell'incontro bizzarro con quel tizio così somigliante a Levi .
Tutti i giorni sono sempre andato lì e , puntuale come un orologio svizzero, l'ho sempre trovato in quel locale .
Hanji è tutta contenta che tra pochi giorni è Natale .
Ora sta decorando casa ed ha preso degli scatoloni sopra in soffitta .
Mi ha chiesto se volevo aiutarla a decorare ed ho dovuto per forza acconsentire , anche se non vorrei   .
Abbiamo montato l'albero di Natale ; non ha voluto comprare quello in legno, ma quello in plastica perché per lei sarebbe stato uno spreco , dato che l'anno prossimo ne avremo dovuto comprare un altro.

-Tieni , Eren .-
Mi passa una scatola contenente tante palline colorate , ma ovviamente l'albero lo dovremo fare solo di due colori.

-Mh...Quale dovrei usare ?-
Appoggio la scatola sul tavolino, guardandoci dentro, mentre lei è impegnata ad attizzare il fuoco che sta morendo.

-Quelle blu e bianche .-
Dice con un sorriso stampato in faccia ,accorciandosi le maniche del maglione con delle decorazioni natalizie .

-Va bene .-
Inizio a cacciare tutte le palline del medesimo colore ,fin quando una attira la mia attenzione .
È trasparente , ma al di fuori sono disegnate due ali, come quelle del tizio che aveva sul collo, blu e bianche .

Deglutisco e decido di metterla da parte ; magari dopo la metterò .

-Ecco qui dove stavamo .-
La castana , da un grosso scatolone, tira fuori dei veli con delle lucette .

-Aiutami a metterle. Dopo che avrai già messo le palline .-
Ridacchia  sorridente e mi passa uno dei veli da mettere intorno all'albero.
Annuisco ed incomincio a mettere le palline .
Dopo svariati 'Lí' detti in modo ripetuto dalla castana con aggiunta di indicazioni su dove posizionare per bene le decorazioni, metto la pallina con sopra le ali e , dopo di che , prendiamo il puntale  .

-Dai, mettilo tu.-
Me lo passa e sospiro.
-Tu , dai .-
Guardo titubante l'oggetto fra le mia mani, per poi passare a guardare la punta spoglia dell'albero.
-Devo proprio ?-
Le chiedo ed annuisce .
-Se vuoi, lo possiamo mettere insieme .-
-Certo.-
Poggia una mano sulla mia , per poi allungarla verso la punta e posizionandolo per bene .
La guardo e sorrido per la prima volta in due anni.

#spazioautrice
Spero che questo obbrobrio vi sia piaciuto . Commentate e fatemi sapere cosa ne pensate :D

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