Parte 1

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            (Il titolo della storia è preso dalla canzone "All my bells are ringing" by Lenka.)

Harry canticchiava tra sé mentre faceva scricchiolare la neve caduta la notte prima mentre andava al lavoro. Viveva abbastanza vicino da non aver bisogno di usare l'auto, anche in giorni come quello. Gli sembrava semplicemente uno spreco, ecco tutto, specialmente con il prezzo della benzina che aumentava durante le vacanze. Aveva ancora due settimane prima del Natale e non si era mai sentito più stressato in vita sua. Le persone erano entrate e uscite dalla pasticceria come un fiume per tutto il mese e se Harry non avesse avuto Niall ad aiutarlo, avrebbe già avuto sicuramente un esaurimento nervoso.

Per ora, pensava con la campanella sulla porta che tintinnava mentre la apriva, sarebbe potuto andare peggio. Avrebbe anche potuto non avere clienti, e quello avrebbe rovinato la possibilità di fare regali alla sua famiglia e ai suoi amici. Non che comprare dei regali equivalesse all'affetto o che avesse tante persone a cui farli, o che a qualcuno sarebbe importato se non gli avesse preso un regalo, ma ad Harry piaceva essere in grado di dare agli qualcosa di diverso da una torta.

Harry si riscosse da quei pensieri mentre accendeva le luci sorridendo mentre l'interno della pasticceria si illuminava. Era piccola, piena di tavoli di legno e di sedie e alcuni divani di seconda mano. Il bancone e la cassa occupavano la maggior parte della parete e c'era la sezione bevande nel muro affianco. Scaffali sulle altre pareti, pieni di libri, giochi e riviste per le persone che volevano leggere mentre mangiavano. Larghe - beh, abbastanza larghe da prendere l'ultima parete - finestre ai lati della porta. Lo spazio davanti alle finestre era stato decorso per la stagione invernale, completa con neve finta, un albero di Natale e anche dei regali finti. C'era una parte vuota per la serata 'a microfoni aperti' che si teneva due volte al mese. Harry aveva appeso delle luci colorate lungo il soffitto per creare una luce calda, e sapeva che era ridicolo, ma una volta acce, il posto diventava immediatamente più accogliente. In realtà ama solo il Natale.

Si fece strada verso il retro della piccola cucina dove teneva i cappotti e gli altri oggetti personali e li mise su un attaccapanni, preparandosi mentalmente per quello che doveva fare in quella giornata. Aveva alcune ore prima che qualcuno si presentasse, quindi si spostò in cucina, mettendo le paste per la colazione nei forni, assicurandosi che fossero pronte in tempo. Si era accorto che i biscotti erano quasi finiti, quindi ne mise alcuni vassoi nel forno, e si preparò per la sfida del giorno: le ciambelle Sufganiyot.

Uno dei più fedeli clienti, di nome Ben, aveva specificatamente chiesto quel dolce, dicendo che sua mamma era solito farlo durante l'Hanukkah e che non era stato in grado di farlo da solo o trovare un posto che lo aveva. Harry gli aveva detto che ci avrebbe provato, avendo fatto delle ciambelle in passato, ed era vero. Ma erano ciambelle, quelle con un po' di zucchero a velo sopra. Harry poteva totalmente farcela.

E ci riuscì. Beh, riuscì a fare l'impasto per le ciambelle, poi la glassa con cui riempirle. Riscaldò l'olio e preparò il cestino di metallo. La friggitrice suonò, segnalando che l'olio era caldo abbastanza, fece un profondo respiro e con attenzione sistemò le ciambelle sul fondo del cestino. Probabilmente avrebbero galleggiato, ma andava bene. Era più facile prenderle una volta pronte, con un occhio all'orologio, iniziò a far scivolare lentamente il cestino nell'olio bollente, con attenzione così che non schizzasse in giro.

Poi, la porta principale tintinnò, e qualcuno gridò, "Ehi, c'è nessun0?" facendo prendere un colpo ad Harry, che lasciò cadere il cestino nell'olio, schizzando ovunque, anche sul proprio braccio.

"Cazzo, Gesù Cristo," urlò, correndo verso il lavandino aprendo l'acqua fredda. Mise il braccio sotto il getto d'acqua, tremando per il freddo ma per fortuna non si era ustionato le mani. Avrebbe dovuto chiamare Niall se non avesse potuto farlo lui, e di solito non finiva bene.

It's Not Just The Season To Be Lonely || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora