Parte quinta.

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Louis è senza fiato quando raggiunge la pasticceria e pensa che i suoi polmoni potrebbero collassare. È piegato in due, le mani sulle ginocchia mentre ricorda come inspirare nuovamente aria.

Dopo un paio di minuti si tira su e non riesce più a sentire il cuore martellargli nell'orecchio. Presume sia una buona cosa.

È fermo di fronte al bar e guarda il vetro per controllare il suo riflesso. I capelli ora gli ricadono sulla fronte e grugnisce tra sé e sé, le mani che si alzano nel tentativo di riaggiustarli in una cresta. I suoi occhi sono scuri e sta iniziando a sentire troppo caldo nella felpa che indossa (una sua per una volta, il che prova solamente che le felpe di Harry sono meglio).

È solo allora che realizza che qualcuno lo sta fissando di rimando dall'altra parte del vetro. I suoi occhi si sgranano e può vedere Zayn ridere, la testa gettata indietro. Arrossisce profusamente e lo guarda incamminarsi verso l'uscita del caffè da dov'è appollaiato vicino al bancone.

Zayn si appoggia allo stipite della porta, le braccia incrociate e un ghigno sul volto. "Bene, bene. Perché non sono stato informato che è la Giornata Nazionale Di Louis Che Esce Dal Letto?" scherza, ma Louis nota che il suo sorriso è autentico e che è felice che stia uscendo più spesso.

"Non rompere" dice con un grugnito, ma le sue labbra sono sollevate agli angoli perchè sa che Zayn è felice che lui sia felice.

"Stai andando alla pasticceria?" chiede invece il moro e sta sogghignando ancora mentre indica col pollice il negozio accanto.

"Forse" borbotta Louis sottovoce, ma sa che Zayn può sentirlo e non incrocia lo sguardo del ragazzo mentre si guarda le unghie. Può sentire la sua faccia accaldarsi ulteriormente.

"Ti vedo passare ogni giorno Louis" gli dice, le sopracciglia inarcate e la sua espressione si fa inorridita, poi il ragazzo dagli occhi scuri sta ridendo.

Louis gli mette il broncio prima di socchiudere gli occhi. "E perché tu sei qui ogni giorno Zayn?" lo rimbecca, le sue stesse sopracciglia che si inarcano.

Sente una punta di soddisfazione quando riesce a fare arrossire Zayn e a farlo sembrare vagamente a disagio sotto il suo sguardo.

"Mi piace il caffè e basta" si difende e Louis sbuffa, scuotendo affettuosamente la testa.

"D'accordo, beh, sto semplicemente andando a prendere un cupcake allora. Divertiti a scopare Liam sul bancone. Anche se sembra più uno che sta sopra. Bene. Allora, goditi lui che ti scopa sul bancone, qualsiasi cosa tu preferisca". Ride allegramente all'aria orripilata di Zayn prima di voltarsi e avviarsi verso la pasticceria.

La campanella tintinna quando entra e Harry alza lo sguardo con un sorriso ma Louis è troppo impegnato a ridere per prestare attenzione.

Quando finalmente guarda su verso di lui, il riccio sta ancora sorridendo sebbene con un'espressione più confusa di prima.

"Ciao" dice Louis dopo che è riuscito a smettere di ridere, ma sta ancora sorridendo ampiamente.

"Hey" risponde Harry e la sua voce denota l'ovvia confusione all'improvvisa isteria di Louis, ma non suona come se stesse protestando.

"Dunque, penso di aver appena causato un'erezione a Zayn" ammette mentre si siede su quella che è diventata la sua sedia nella pasticceria, di fronte al bancone.

Harry solleva un sopracciglio e si pulisce le mani sul grembiule prima di poggiarle sul bancone, abbassandosi al suo livello con sguardo interrogativo. C'è della farina sulle sue braccia che lui non nota e Louis si domanda quando la vedrà. "Cos'hai fatto?" chiede, prima di piegarsi e prendere il cupcake che Louis sa che ha messo via per lui.

Never Shut Us Down (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora