Capitolo 3

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"Per far sì che mi noti non penso che serva truccarsi o vestirsi bene, non sembra quel tipo di ragazzo." -penso- "Forse l'unico modo per avvicinarmi a lui e conoscerlo meglio è proprio attraverso la musica. Ma io non sono per niente esperta in questo campo..."
Mentre la mia testa viene inondata da pensieri inutili decido di andare a fare colazione.
In cucina mi aspettano dei bei pancakes fumanti.
"BUONGIORNO MAMMA E GRAZIE PER I PANCAKESSSSSS!" -urlo.
"Di niente Megghi" -mi dice lei entrando nella stanza sorridendo.
"Ti vedi con Cate oggi?" -mi domanda.
Oddio Caterina, me ne ero completamente dimenticata. "Sì credo, ora la chiamo" -rispondo mentre mi alzo e dopo aver messo i piatti nel lavello salgo in camera mia per chiamarla.

"Pronto?"
"Cateeeee mi manchi, è da tanto che non ci sentiamo. Che ne dici di vederci?"
"Sei tu quella che non mi hai considerata per una settimana eh" risponde cercando di fare la seria ma riesco a sentire dalla sua voce che non è davvero arrabbiata.
"Sí scusa, avevo la testa altrove. Devo raccontarti molte cose. Ci vediamo tra mezz'ora al parco ok?"
"Va bene, a dopo"
Chiudo la chiamata e corro in bagno per lavarmi i denti. Devo sbrigarmi perché devo comprare le sigarette e non ho molto tempo.
Inizio a pensare a come vestirmi, successivamente mi rendo conto che devo uscire con la mia migliore amica non con il mio ragazzo quindi indosso la prima tuta che trovo e un maglione di mio padre. Non avendo voglia di mettermi le lenti, lascio gli occhiali. Decido anche di non truccarmi.
Nonostante sia in condizioni pessime e spero tantissimo di non incontrare nessuno, esco di casa di fretta perché naturalmente sono già in ritardo.

Arrivo al parco con dieci minuti di ritardo e mi scontro in una Caterina abbastanza irritata ma anche divertita perché, nonostante i miei sforzi, non arrivo mai in orario.
La saluto affettuosamente e decidiamo di sederci su una panchina.
"Oh no!" -esclamo- "Ehm Cate non è che hai una sigaretta da darmi?"
Lei si mette a ridere e mentre me ne porge una mi dice: "Sei sempre la solita!"
Rido anch'io e inizio a raccontarle di Raia.

Quando finisco di spiegarle tutto per filo e per segno lei mi dice: "Ma io lo conosco Alex, è un mio amico d'infanzia, non te ne ho mai parlato? Stasera devo uscire con lui e qualche suo amico, vuoi venire? Se vuoi gli chiedo se fa venire anche Gennaro."
"No, cioè sì, vengo ma non dirgli di far venire anche Gennaro. Non vorrei che capisse che sono interessata a lui. Tanto se verrà Alex è probabile che venga anche lui, vero?"
"Sì credo."
Le sorrido e iniziamo a parlare di altro.
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Sono le nove di sera e io e Cate stiamo andando ad un pub dove ci incontreremo con Alessio e i suoi amici.
Non posso non ammettere di essere agitata, chissà se Gennaro è davvero come me lo aspetto.
Appena arriviamo Cate mi presenta ad Alex il quale mi presenta ai suoi amici, Giovanni e Davide. Di Gennaro nessuna traccia.
Devo rassegnarmi, non conoscerò Gennaro, almeno non stasera.
Smetto di pensare a lui e inizio a parlare con gli altri, sono davvero simpaticissimi.
Verso le undici e mezza torno a casa, devo ammettere di essermi divertita molto.
Appena mi sdraio sul letto crollo in un sonno profondo, il quale viene però interrotto bruscamente nel bel mezzo della notte.

SPAZIO AUTRICE

Eieieieiei sono felicissima le visualizzazioni stanno aumentandoo.
Commentate e ditemi se questo capitolo vi è piaciuto, a domani con un altro capitoloo. ;)

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