Il Tardis si materializzò all'interno dell'appartamento di Clara Oswald, come già aveva fatto tante altre volte. Inizialmente il suono caratteristico della cabina blu aveva destato la curiosità di qualche vicino di casa, ma ormai tutto il palazzo pensava semplicemente che Miss Oswald avesse qualche problema con una lavatrice fin troppo rumorosa: cosa non poi così lontana dalla verità, se con "problema" si intendeva "sopravvivere e salvare mondi interi" e con "lavatrice" una macchina del tempo che, in quanto a carattere, a volte era peggio di una suocera. E questo Clara Oswald lo sapeva fin troppo bene.
Il Dottore uscì dal Tardis con un balzo energico ed urlò: "CRISTOFORO COLOMBO! 1492! LA SCOPERTA DELL'AMERICA! Certo, non proprio scoperta, l'America era già stata scoperta da secoli ma... Insomma, scommetto che non sei mai stata in America! E perché non essere la prima inglese a vederla con i suoi stessi occhi... Che te ne pare, Clara?!"
Ma il Dottore non ricevette nessuna risposta, cosa alla quale non era per niente abituato.
"... Clara?"
Il silenzio dell'appartamento era quasi assordante.
"CLARA".
Il Signore del Tempo gironzolò velocemente da una stanza all'altra, facendo svolazzare la giacca bicolore. Iniziò dalla camera da letto, dove Clara passava ore ed ore davanti allo specchio solamente per uscire di casa con lo stesso aspetto di prima (o così pensava lui), ma non la trovò. E non era nemmeno in bagno, in cucina, o in salotto. Prima di quel momento, il Dottore pensava che la vita di Clara fosse tutta casa, scuola e... beh, e lui, ovviamente: dove poteva essersi cacciata?! Fu tentato di rientrare nel Tardis e programmare la Coal Hill School come prossima destinazione, quando sul tavolo del salotto avvistò qualcosa che avrebbe potuto essere molto utile.
L'agenda di Clara Oswald.
Il Dottore non si fece nessun tipo di problema ad aprire il taccuino e a cercare la data di quel giorno... A proposito, che giorno era? Il Signore del Tempo si tappò con l'indice una narice e inspirò profondamente, poi fece la stessa cosa con l'altra narice e rifletté per un secondo. Infine, bisbigliò trionfante: "Uhm... 18 aprile!"
Sfogliò velocemente le pagine e, finalmente, trovò quello che stava cercando: Clara per quel giorno aveva un appuntamento in un luogo altrimenti detto "Parrucchiera". Il Dottore sollevò un sopracciglio cespuglioso: da quando in qua Clara aveva bisogno di una parrucca?! Certo, i suoi capelli non erano proprio il massimo, ma lui stesso aveva avuto acconciature peggiori... con la frangia, addirittura. Rabbrividì per un istante... Poi, nel vedere che Clara si era segnata l'indirizzo della parrucchiera, si precipitò nel Tardis e si preparò a farle una bellissima sorpresa.* * *
Mentre Dolores iniziava a fonarle i capelli, ClaraOswald iniziò a sfogliare il vecchio numero di una rivista di moda e decise diignorare momentaneamente le sue pretese letterarie leggendo un articolo suipeggiori outfit della settimana (o, meglio, della settimana di qualche meseprima), quando la porta del locale venne sbattuta con forza. Un istante dopo unavoce familiare, con un ancora più familiare accento scozzese, esclamò: "TARDIS.IN DOPPIA FILA. DOBBIAMO MUOVERCI".
Clara per poco non fece cadere la rivista dalle ginocchia e nel riflesso dellospecchio vide proprio il Dottore, il suoDottore, iniziare ad osservare stranito tutti gli aggeggi e i prodotti per lacura dei capelli per signore.
"Nemmeno nel mio Tardis ho certe diavolerie...!" lo sentì bisbigliare, mentrestudiava sospettoso un arricciacapelli.
"... Dot... tore?!" riuscì finalmente a biascicare Clara "Dottore, cosa ci fai qui?!"
Il Signore del Tempo distolse l'attenzione dall'arricciacapelli e la salutò,agitando fin troppo cordialmente una mano. "Quella parrucca ti sta propriobene! Ora possiamo anche andare!"
Clara non si chiese nemmeno da dove saltasse fuori la storia della parrucca. "Nonposso andarmene, Dottore! Non ho ancora finito!"
"Mi dispiace, signore, ma questo non è un negozio di parrucchiere per uomini"cominciò poi a spiegargli Dolores, puntando momentaneamente il phon verso dilui. Il Dottore fu tentato di prendere il cacciavite sonico dalla tasca dellagiacca, per poi ricordarsi che non ne aveva più uno "ma, se ha bisogno di unatinta, non ci sarebbero problemi, dopotutto... Ringiovanirebbe di alcuni decenni,con un bel rosso ginger!"
"Ti prego, Dolores, non dargli corda..." la avvisò sottovoce Clara.
"I miei capelli sono già rosso ginger"rispose con nonchalance il Dottore, per poi tornare a rivolgersi alla suacompanion "Cristoforo. Colombo. America. Hophop, non c'è tempo!"
Dolores lanciò un'occhiata stranita sia al Signore del Tempo che a Clara, dallaquale si aspettava una spiegazione. La ragazza sorrise nervosamente al Dottoree rispose: "Oh, ma sono certa che Cristoforo e Colombo, i nostri amici americani, possano aspettare! P-perchénon mi aspetti anche tu, Dottore, magari a casa tua?!"
"A casa...?!"
"Nella tua bellissima e spaziosissima casaBLU".
Al Dottore si illuminò lo sguardo. "Oh! Ora capisco! Ma no, credo che aspetteròqui!"
Era l'ultima cosa che Clara avrebbe voluto. "Non avevi parcheggiato il Tar...ehm, la macchina in seconda fila?"
"Saprà cavarsela, è una macchina intelligente!" replicò il Dottore, facendospallucce, per poi sedersi sulla poltrona di fianco a quella di Clara "Allora,che si legge? Qualche avventuroso feuilleton?"
"Se per te l'ultimo outfit disastroso di Lady Gaga è degna materia per unfeuilleton... sì" rispose Clara, cercando di ignorare gli sguardi interrogatividi Dolores: probabilmente con il Dottore presente non avrebbe fatto troppedomande ma, non appena sarebbe stata di nuovo faccia a faccia con lei, disicuro l'avrebbe sfinita con un interrogatorio.
"Alcune lady possono essere veramente eccentriche" disse il Signore del Tempo "quandoconobbi Lady Seymour Worsley, ad esempio, fui veramente sconvolto quando..."
Clara decise che quello era il momento adatto per essere vittima di un violentoattacco di tosse.
"Scusami, Dolores... potrei avere un bicchiere d'acqua?"
La parrucchiera annuì, anche se le si leggeva negli occhi che non avrebbevoluto allontanarsi da lì per nessuna ragione al mondo. Anche se controvoglia,però, spense il phon e uscì dalla stanza, non senza prima aver lanciato un'ennesimaocchiata penetrante a quello strano signore che le era piombato in negozio.
"Dottore! Che hai intenzione di fare?!" esclamò sottovoce Clara.
"Di sicuro non tingermi i capelli!" rispose il Dottore, adeguandosi al suo tonodi voce "e perché stiamo bisbigliando?"
"Perché non voglio inventarmi altre spiegazioni su Cristoforo e Colombo!" gli spiegò la companion "e,comunque, non hai mai avuto i capelli rossi..."
"Questo lo dici tu" replicò il Dottore "scommetto che, da giovane, questa rigenerazionepoteva vantare un gingerissimo ciuffo rosso, come Mirko dei Bee Hive!"
Clara trattenne una risata. "Ma non lo sapremo mai, no? Insomma... questarigenerazione non è mai stata giovane: seicosì... così..."
"Vecchio?" completò il Dottore,alzando gli occhi al cielo.
"... Antico. Quasi preistorico, direi".
"Dovrei andare ad esibirmi in un museo, allora".
"Non sarebbe una cattiva idea: sempre meglio di attirare le curiosità di unaparrucchiera, comunque!"
"Ancora mi devi spiegare a cosa ti serve una parrucca" gli fece notare ilDottore "anzi, no... Hai sempre avuto dei capelli buffi".
"Buffi?"
La conversazione, però, non continuò oltre: in quel momento infatti unvigile dall'aria particolarmente preoccupata, con la faccia di chi stavapassando una giornata difficile entrò nel negozio.
"Scusate... qualcuno di voi sa da dove viene o a chi appartiene quella vecchiacabina della polizia? Sta praticamente intasando il traffico!"
Il Dottore e Clara si scambiarono uno sguardo e trattennero una risata.
"Vado a vedere se Cristoforo e Colombosono pronti!" la salutò il Dottore, alzandosi in piedi.
"E io ti aspetterò con una parrucca nuova di zecca!" gli rispose Clara,sorridendogli.
"A New New Clara".
Quando il vigile e il Dottore uscirono dal negozio, fu il turno di Doloresdi rientrare in scena con il bicchiere d'acqua per Clara: sembrò un po' delusa,quando si rese conto che quell'insolito signore se n'era andato.
"Questi scozzesi..." si limitò a dire "tipi strani, vero?"
"Se si vuole parlare per eufemismi..." disse Clara, per poi bere il bicchiere inun sorso.
STAI LEGGENDO
Just the Doctor and Clara Oswald in the Tardis
Fanfic"Same old, same old. Just the Doctor and Clara Oswald in the Tardis". Con queste parole avevamo iniziato la nona stagione di Doctor Who, e con parole molto diverse è invece finita: anzi, è addirittura terminata con una canzone. "A sad song". Questa...