Capitolo 11

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Calum's pov
Era sera. Ero andato in discoteca con degli amici. Mi ero vestito normale. Maglia, jeans e nike. In verità non avevo molta voglia di ballare, ci sono andato solo perché se no i miei amici mi rompevano i coglioni..Ma avrei preferito stare a casa a vedere un film o con Miry. Una lunga mezz'ora di viaggio in auto con quei cretini che scommettono su quante donne si faranno e io che sto zitto perchè di donna ne amo solo una e ho intenzione di sposarla. Arrivati a quel posto tanto amato dai ragazzi, ci siamo diretti verso l'entrata. Abbiamo attraversato un corridoio e il caldo afoso della discoteca si faceva sentire. Era terribile. Peggio delle giornate infernali di agosto. Quando siamo entrati in quella enorme sala c'era il casino totale. Musica a palla, luci, fumo, gente che si faceva le canne, gente che si ubriacava, gente che limonava e troie ovunque. Mi sono guardato un pó in giro e mi sono allontanato dai miei amici dirigendomi verso al bancone per stare un pò lontano da quel bordello. Sono stato in pace per poco perché dopo 10 minuti i miei amici mi hanno raggiunto. Hanno ordinato da bere per tutti. Dopo il primo bicchiere ero a posto. Ma a loro non andava bene. "Bevi" Dicevano. "Bevi un altro bicchiere." Ho bevuto qualcosa come dieci bicchieri di vodka. E io non reggo l'alcool. Mi si é avvicinata una ragazza. Ero a dir poco brillo. Le ho messo le mani addosso e lo sbattuta contro il muro. Le ho ficcato la lingua in bocca e me la sono fatta. Non ho pensato al fatto che ci potevano essere delle persone a farmi foto. Bhe. Il giorno dopo le foto di me che mi faccio una sono andate ovunque. E bhe. Miry le ha viste. É venuta da me e mi ha urlato contro queste parole: "MI FIDAVO DI TE. PENSAVO FOSSI UN RAGAZZO DIVERSO. UNO DOLCE, DISPONIBILE E FEDELE. ERO SICURA SAREMMO DURATI. MA SOLO DOPO TRE SETTIMANA TU INFILI GIÀ LA LINGUA IN BOCCA A UN'ALTRA. SEI UNO STRONZO É FINITA." Ed è uscita sbattendo la porta. Non la biasimo. Sono stato veramente un coglione. Non dovevo dare ascolto ai miei amici. Non dovevo andare con loro. Non dovevo bere. Non dovevo andare addosso a quella ragazza. Dovevo rifiutare, andare da Miry e passare una serata con lei. Ho provato a spiegarle che c'era stato un equivoco, che ero completamente ubriaco e non ragionavo. Ma non ha voluto sentire ragioni. "TUTTE SCUSE." Ha urlato. E io non la biasimo. Sono stato un vero babbeo. Ma io non sono uno che si arrende. Farò di tutto per farla tornare con me, di tutto. Perché io la amo. La amo davvero. E non posso vivere senza di lei. Si ho fatto un errore, e riconosco i miei errori. Questo è uno di quelli gravi, che um ragazzo non dovrebbe mai fare alla donna che ama. Perché si. Io la amo. Ed è vero.
Miry's pov
Non mi ama. È ovvio. Io mi fidavo di Calum. Mi sembrava un bravo ragazzo. È scoccata subito la scintilla. Lui era il mio zing. Io lo amo. Lo amo ancora. Non posso non amarlo. Non posso dimenticarlo. Non posso. Ma mi ha spezzato il cuore. E non posso ignorare questa cosa. Lui è tutto per me, si. Ma mi ha tradito. Perché questo ha fatto. "Ero ubriaco amore, te lo giuro. Non capivo niente, non ragionavo." Tutte scuse. Io lo so. Io pensavo che lui mi amasse davvero. Che ci tenesse a me. Che mi volesse. Che sarei stata l'unica per lui. Che mi avrebbe sposato, perché questo mi diceva sempre. "Ti sposerò. Saremo in spiaggia e dietro avremmo il tramoto. Tu che arrivi con l'abito bianco e io all'altare che ti guardo piangendo. Si perché so che piangerò vedentoti lì, più bella che mai. E poi ti infilerò l'anello al dito. A quel punto saremmo uniti per sempre e niente più ci separerà." Ma forse era tutta finzione. Mi manca. Ma io sicuramente non manco a lui. E mi dispiace. Perché giuro che io ci ho creduto alle sue parole. Quando mi prendeva le mani, le stringeva e mi guardava negli occhi, dicendomi che non mi avrebbe mai lasciato. Quando mi prendeva in braccio e mi stringeva. Poi posava le sue calde e morbide labbra sulle mie. Eravamo in grado di stare così per ore. Io ho creduto a tutto. A ogni minimo gesto.

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