Capitolo 6

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''Niente le fa più paura, dice il cielo è una galera''.
...
Si svegliò, quasi come fosse disturbata. Si strofinò gli occhi e guardò il tetto della stanza. Allungò il braccio su un basso comodino che le stava accanto. senza guardare stava cercando il cellulare, che appena ebbe trovato sbloccò lo schermo. ''Caspita'' pensò. erano le 13:05, era tardissimo. Paulo sarebbe passato a prenderla alle 15:00. scottò le coperte e con uno scatto veloce si alzò dal letto. le girò la testa a causa dei movimenti bruschi. aprì la stanza e scese velocemente in cucina.

«Buongiorno Mamma! Buongiorno Nonna.» Salutò Jade.

«Buongiorno! dormito bene?» Chiese la madre, sorridendole.

«Buongiorno!» Salutò la nonna.

«Si credo!» Disse Jade, andando verso il calendario. Mancavano appena tre giorni alla prossima partita. Si allontanò, ma tornò nuovamente indietro. 17 Ottobre... chi faceva il compleanno quel giorno? Si domandava.

«Mamma! Senti.. ma per caso tra pochi giorni, sarà il compleanno di Papà?» Domandò.

«Si perché?»Chiese la madre, molto curiosa.

«Niente d'importante. Quella data mi ricordava qualcosa. Hai preparato la colazione?» Chiese, osservando il tavolo.

«Jade è l'ora di pranzo! quale colazione?» Disse Mamma Naomi, sbalordita.

«Ah si, scusami mamma! E che sono abituata ad alzarmi presto. Questa Leucemia mi fa andare in confusione il cervello!» Disse prendendola a ridere. La madre capì l'ironia, e la prese a ridere anche lei. «Faccio proprio un cattivo odore! Ma come faccio a sudare d'inverno?»Si domandò.

«Fa parte dei sintomi.» Rispose La madre.

«Ah già, vero. Devo farci l'abitudine.» Disse semplicemente, andando via.

Salì al piano di sopra, ed entrò nella sua stanza. Aprì l'armadio e cominciò a cercare qualcosa da mettere. Non avendo voglia di cominciare a cercare, prese un semplice Jeans ed un maglione nero, che successivamente avrebbe abbinato con degli stivali dello stesso colore. Corse verso il bagno, e si fece una doccia. Uscì velocemente e si vestì.
Sistemò i capelli in un enorme chignon. Non aveva neanche voglia di truccarsi.

Erano le quattordici e venticinque. Prese il telefono e scrisse un messaggio a Paulo.

''Anche se in ritardo, Buongiorno!''

Neanche il tempo di posare il cellulare che lui rispose al messaggio.
Sbloccò lo schermo e cominciò a leggere. 

''Buongiorno! il tempo di pranzare e passo a prenderti!'' Lei sorrise al suo messaggio.
Uscì dal bagno e andò a mangiare.

PAULO

«Come ti è sembrata?» Chiese, Alicia.

«La stessa, non è cambiata in nulla! Nonostante i suoi problemi continua sempre a sorridere, ed è una cosa fantastica.» Sorrise Paul.

«Ha più rivisto il padre?» Chiese ancora la ragazza, curiosa.

«No. Per quanto ne sappia io no.» Disse Paulo, dirigendosi verso l'attaccapanni. Si mise il giubbotto e prese le chiavi. «Vado a prenderla!»disse per poi uscire dalla porta.

«Che strano effetto mi farà rivederla!» Disse Mariano, sorridente.

«A chi lo dici! Però sono contenta, dopo tanti anni si sono ritrovati.» Disse Alicia, in tutta risposta.

«Già!»

JADE

Le arrivò un messaggio. ''sono sotto casa tua'' -Paulo.

Ayudarme, porque Te amo!→ Paulo Dybala (Nuovo titolo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora