Le mie paure (parte II)

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Ero addormentata, il mio sogno mi portava in un luogo buio privo di luce, l'odore e la brezza mi indicavano che era un luogo vicino al mare. Cercai di trovare qualche oggetto accanto a me che indicasse il luogo dove ero, ma fallì invano. Cercai di toccare il pavimento, e risultò liscio e freddo come un pavimento di piastrelle.

Che strano!

Il silenzio fu squarciato dall'urlo di mia sorella.

<Chloe salvami. Chloe, dove sei? Perchè non sei qui con me? Ho tanta paura!>

All'udire quelle parole una leggera lacrima scese lungo il mio viso. Avevo promessa ai mie genitori che mi sarei sempre presa cura di lei. Ma avevo fallito.

<Tesoro mio, sorellina adorata, io son lì con te. Non ti abbandonerò e farò di tutto per riabbracciarti>

Non so' perché risposi. Mia sorella era in un sonno profondo e so' che non era stata lei a dirmi quelle parole, ma la mia immaginazione. Tuttavia, era la mia reazione per sentirmi meno in colpa, e in cuor mio speravo che avesse sentito le mie parole.

Un freddo mi invase e un brivido si impossesso di me.

<Cara Chloe> che cosa?! Perché mia nonna faceva parte del sonno e mi parlava? <Nonna>

<Chloe, gli alieni avanzano, la loro forza cresce ogni giorno e te sei in ritardo. Non posso credere di aver perso una nipote, ma non voglio perderle entrambe. Quindi non perdere tempo e raccogli gli oggetti da me indicati, non badare al fato di tua sorella, vai avanti>

<No Chloe, non mi lasciare> Ecco di nuovo la voce di mia sorella <Qui, nel luogo dove la strega mi ha rinchiuso, fa' tanto freddo, ti prego aiutami>

<Non badare a ciò che dice è frutto della tua testa. Ormai lei è spacciata. Capiscilo una volta per tutte.>

Entrambe iniziarono a emettere versi rochi e lamentosi, come dei pianti strazianti e l'unica cosa che potevo fare era rimanere ad ascoltarli. Mentre pian piano quelle paure si impossessavano di me e le mie forze svanivano.

Mi inginocchiai e piansi.

Le miei fobie erano molto, molto dure.

***

Ma come potevo affrontarle. Innanzitutto, dovevo replicare, dovevo dominarle.

<Ascoltatemi bene e smettete di piangere.> A quell'ordine tacquero. <Io eseguirò entrambi i vostri ordini. Mi metterò in marcia e ti libererò Zoe, abbi solo fiducia. Te rivedrai la luce e abbi coraggio, io e il tuo amato Axel stiamo arrivando, non temere.>

<Axel, il mio principe azzurro?> un sorriso apparve sul mio viso e sentì le forze perdute, tornare in me.

<Si, proprio lui>

<Mi fido del MIO principe. Se lui è con te, io sarò salvata>

<E per quanto riguarda te nonna. Ti voglio bene e la missione a me affidata verrà portata a termine. Se i tempi non me lo permetteranno, potrò utilizzare il tuo amuleto, il ciondolo con l'orologio per tornare indietro nel tempo. Ti consiglio di avere SPERANZA. In fin dei conti tutte le mie azioni sono dettate da essa. Se nel cuore non hai un minimo di speranza, la tua vita non avrebbe alcun senso. Vi porgo i miei saluti, è venuto per me il momento di continuare il mio viaggio. Arrivederci>

La stanza dove mi trovavo si illuminò.

Avevo affrontato la prima paura.

***

Ero in una stalla, che strano prima percepivo la presenza del mare? Forse cambiando paura, cambiava anche il luogo.

Tuttavia osservai la stanza. non vidi la presenza di nessuno, oltre che quella degli animali. Animali come galline e maiali. Non avevo alcuna fobia verso i loro confronti. All'improvviso sentì dei dei sospiri, poi dei baci e infine la voce di Axel.

Mi voltai e con passo lento, passai all'altra stanza, era piccola e veniva usata con magazzino per il fieno. Lo si poteva notare dalla grande quantità di fieno in esso depositata. In un piccolo letto creato dal fieno vi era Ella e Axel. Ella era per me una figura sbiadita, molto simile a me, mentre Axel era una figura molto più nitida. Li vidi nudi, in atteggiamenti molto, ma molto chiari per aver il minimo dubbio sulle loro azioni. Io ero un fantasma, loro non riuscivamo a vedermi, ma io vedevo loro chiaramente. Il mio cuore stava per cedere. Amavo Axel e vederlo in atteggiamenti intimi con un altra ragazza, suscitava in me invidia e gelosia. Improvvisamente sentì dei rumori e vidi i due innamorati cercare di vestirsi e di non essere beccati in fragrante. Tuttavia non riuscirono nel loro intento. La vicenda si concluse con Chris infuriato e con il sangue di Ella che macchiava il pavimento della stalla, la quale era diventata il suo luogo di lussuria ma anche la sua tomba.

Ma cosa c'entrava con me?

La stanza si fece buia e tornai ad essere circondata dal nulla.

Se avevo visto quella scena, doveva esserci un motivo. Io amavo Axel e non provavo alcun sentimento per Chris. Questo vuol dire che non sarei mai morta per colpa di un eventuale tradimento. Ma sono davvero sicura dei miei sentimenti? Se questa è una mia paura significa che ci deve essere una spiegazione... Ma quale può essere. Insomma, Chris è un bel ragazzo, attraente e abile nella seduzione, ma il suo cuore è di pietra e non prova alcun sentimento. Sono un illusa se penso che possa ricambiare un qualsiasi sentimento, eccetto la vendetta, ovvio.

<Sei davvero sicura dei tuoi sentimenti Chloe?>

<Bentornata mia cara coscienza. Arrivi sempre nei momenti sbagliati! Ti odio!>

<Sentimento reciproco. Comunque io sono te, muori e muoio anche io. Quindi muovi quel culo flaccido e datti una mossa lumaca. La tua testa è un vortice di emozioni e non riesci più a distinguere i tuoi sentimenti. Il problema che ti viene posto non è riflette sui tuoi sentimenti, ma capire come poter risolvere il problema. Pensa, se capitasse, come affronteresti le conseguenze?

Pensa Chloe, la risposta è davanti a te>

<Io, bhee io penso che...>

<Non potrei tradire Axel. Ma nel caso lo facessi e mi innamorassi del fratello o di chiunque altro, io.. Io me ne andrei. Non sceglierei nessuno de due, ma farei sì che il loro legame rimanga intatto, perché il bene più prezioso è l'amore fraterno. Preferirei che il mio cure piangesse lacrime amare, ma il legame fra di loro non si spezzasse.>

Riapparve la luce

Seconda prova superata.

Aprì gli occhi, ero dentro una stanza. Sul pavimento vi erano degli uccelli privi di vita. Dei gabbiani, i miei uccelli preferiti.

Le pareti della stanza iniziarono a stringersi, bloccandomi ogni vi di fuga. Stavo soffocando e questa paura era ricollegabile alla mia claustrofobia.

Ero in guai seri.

Ripensai che era tutto frutto della mia mente, ripensai che mi sarei svegliata e che avrei ripreso il mio cammino. Ripensai che tutto questo non era reale.

Chiusi gli occhi e immaginai una porta. Una porta blu che conduceva all'esterno. Una porta che mi avrebbe portata alla salvezza. Aprii gli occhi, mi diressi in direzione della porta da me creata e uscii.

Terza paura superata.

Prova superata.    

***

Un ringraziamento a tutti coloro che mi seguono.

Auri01love ha scritto una magnifica storia, il titolo è "C'è tempo".

Buona lettura e felice 2016.


Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 04, 2016 ⏰

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