Capitolo 2.

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HARRY'S POV

Mi stacco controvoglia da quell'abbraccio, sorridendole calorosamente subito dopo.

"Ciao piccolina, a stasera." saluto anche Maddie, la quale si mette a ridere per come l'ho chiamata, salutandomi con la sua piccola manina.

Esco dal bar e l'aria fresca mi travolge, obbligandomi a rimettermi il cappello e a stringermi nel mio cappotto.

Cammino verso casa, cercando il modo per dire a Sally della cena di stasera a casa di Connie.

Non penso farà storie, in fondo è solo una cena. Niente che possa infastidirla, credo.

Ma il fatto è, che ora che è riapparsa Connie, mille dubbi fanno a cazzotti nella mia testa. Anche dopo 10 anni, è riuscita a farsi di nuovo spazio nella mia testa, mandando in tilt il mio cervello.

Mi sono reso conto che non l'ho dimenticata e sto mettendo in dubbio anche il mio matrimonio con Sally. Io la amo veramente?

Certo che si, ma amo ancora Connie. Si, la amo ancora.

Ma com'è possibile?

Com'è possibile che, solo guardandomi, sia riuscita a riportare alla luce tutto il sentimento che mi legava a lei?

Con tutte queste domande per la testa, non mi accorgo di essere arrivato a casa. Suono e subito, Sally viene ad aprirmi.

"Tesoro, stasera siamo invitati a cena" dico, togliendomi il cappotto e appendendolo all'attaccapanni vicino alla porta.

"Chi ci ha invitati?" viene verso di me, poggiandomi una mano sul bicipite destro, sfregandolo leggermente.

"Connie" rispondo secco. A quel nome, la vedo rabbuiarsi. Si porta una ciocca bionda dientro all'orecchio, rimanendo zitta per qualche momento.

"Quella Connie?" mi domanda e io, annuisco in risposta.

"Non potevo dire di no, me l'ha chiesto sua figlia" sorrido, ripensando a quella piccola bambina.

Non è che non potevi, è che non volevi dire di no Harry. E' diverso.

"E come vi siete ritrovati?" mi chiede e so, che è infastidita da questo. Non potevo mica sapere che avrei reincontrato la mia ex ragazza, per di più lo stesso giorno del trasferimento.

Assurdo.

"Ero in giro per il parco, quando una bambina mi viene addosso all'improvviso. Poi, d'un tratto, arriva sua madre, ed era Connie. Tutto qui." dico, alzando le spalle.

"Ho capito. Beh e a che ora?" mi sorride, e ciò mi fa capire che, forse, ha messo da parte la sua gelosia.

Almeno per un po'.

"Per le 8 circa."

***

Usciamo di casa e, dato che casa di Connie e di quel coglione di Travis si trova a pochi isolati da qui, decidiamo di andarci a piedi.

"Anche perchè non hai ancora una macchina Harry" mi ricorda la mia coscienza.

"Sono sicuro che adorerai Maddie. E' davvero un amore" le dico, cercando di sviare il discorso, non volendo scatenare un suo attacco di gelosia improvviso, parlandole ancora di Connie.

"Ma non mi dire" alza gli occhi al cielo e io non posso non sbuffare, per il tono acido che ha appena usato.

"Non li vedo da 10 anni, perfavore, puoi contenere la tua gelosia almeno per questa sera, si?" le chiedo, quasi supplicandola.

"Allora perchè non sei venuto da solo a questa stupida cena? Perchè sono dovuta venire anche io?"

"Cristo Sally, perchè sei mia moglie! La piccola Maddie vuole conoscere anche te e sono sicura che ti adorerà come tu adorerai lei. La smetti ora? Ti prego."

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