Capitolo 4 - Una Serata Catastrofica.

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Era ormai tarda sera e Mike, seduto sulla poltrona nel suo salotto insieme a Luke e Howard, stava tentando di godersi un horror splatter in TV, provando a non far caso a Brad, steso su un altro divano, che non faceva altro che parlare al cellulare con i suoi amici. I tre erano piuttosto irritati dai modi del ragazzo, ma ormai erano abituati a ciò, quindi si limitavano a sbuffare, mentre dal televisore fuoriuscivano grida e rumori di motoseghe. "Questo film fa davvero schifo. Mike, da te mi aspettavo qualcosa di meglio, l'horror della scorsa settimana era una bomba!" commentó Luke. Mike replicò con: "Hey, non l'ho scelto io! Parla con Howard!". Howard, allora esclamò con tono irritato: "Forse ce lo godremmo di più, se quell'idiota facesse meno rumore!". Brad, di risposta, rilasciò un rumoroso rutto, e i tre amici assunsero un'espressione disgustata. Brad, che allora iniziava ad annoiarsi, decise che era l'ora di uno dei suoi stupidi scherzi; alzó quindi lo sguardo verso la grande finestra della sala, che dava verso il giardinetto anteriore, ed esclamò: "Mio Dio, ma chi c'è la fuori!". I tre ragazzi lo ignorarono, ma lui continuò con: "Ha un machete e una maschera, e..." ad un tratto, il giovane si interruppe. Avendo aguzzato la vista per rendere più credibile la presa in giro, notó che, tra il buio e la nebbia, si scorgevano tre figure incappucciate nel giardino di Mike, illuminate appena appena dalla flebile luce proveniente da un lampione. Dopo pochi secondi di silenzio, anche Mike li notò. Il ragazzo era così terrorizzato e perplesso, che non riuscì a pronunciare nemmeno una parola. Si alzó lentamente dalla poltrona, e questo insospettì i suoi amici, che a quel punto posarono l'attenzione sulle tre sagome situate all'esterno della abitazione. Erano visibilmente tre maschi, e questo non si notava tanto dal volto, difficile da scorgere a causa della poca luce, ma dalla corporatura degli individui: alti, piuttosto grossi e palestrati. Howard si mise a gridare, quasi a piangere. Se non si fosse notato prima, era sicuramente il più fifone del gruppo. Brad inizió ad imprecare, non troppo sconvolto: "Ma chi cazzo sono? Tranquilli, vogliono farci paura. Ora esco a farci due chiacchiere, e vediamo chi torna a casa con le mutande bagnate.". Suo fratello, Luke, lo fermó prima che riuscisse ad uscire dal salotto: "Fermo. Quello al centro ha una pistola, l'ho vista.".
Brad replicò: "È finta!".
"No, ti dico di no! Sono un appassionato di armi, le so riconoscere! È vera!". Tra i due fratelli si creó un dibattito e intanto, mentre Howard piagnucolava sotto al tavolo, Mike, che ancora non aveva aperto bocca, riconobbe uno dei tre sconosciuti: notò un occhio nero e un cerotto sul volto del ragazzo a sinistra. Era Zeke. Quello al centro doveva quindi essere sicuramente Lobster: oltre ad essere visibilmente il più alto tra tutti, lui era il leader. Lobster alzó prima la testa, fissando Mike, e poi il braccio, puntando salda una pistola contro alla finestra. Quindi premette il grilletto, è un proiettile (un VERO proiettile), trapassó il vetro, e evitó Mike di qualche centimetro. Caló il silenzio nella stanza. Ora tutti avevano paura, Brad compreso. Mentre Howard era in contatto con la polizia, i tre sconosciuti si diressero verso la porta di ingresso. Brad allora gridò: "Lobster, sappiamo che sei tu! Abbiamo chiamato la polizia, vattene!". Lobster però rispose con un tono folle, quasi come fosse fuori di se: "Non me ne frega un cazzo, lo sai?! Pensa un po', tra qualche ora saremo lontanissimi da qui, e se dovessero trovarci, non riusciranno a farci nulla! Saremo invincibili, Cristo se lo saremo! E poi... tra qualche giorno questa cittadina non esisterà più, vi facciamo un favore, a sistemarvi ora.". Nessuno sapeva di cosa Lobster stesse parlando, Brad non lo aveva mai sentito così schizzato. Howard, che aveva appena terminato la telefonata con la polizia, informó stremato che sarebbero arrivati in 10 minuti, e loro non avevano 10 minuti a disposizione. Dall'esterno, Zeke stava prendendo a mazzate la porta con una mazza da baseball, e in poco tempo sarebbero entrati. Mike, allora, trovó una soluzione: "La porta sul retro! Usciamo da lì e corriamo per il bosco, li semineremo.". Le alternative non erano tante, e così i 4 amici raggiunsero la porta posteriore dell'abitazione e sgattaiolarono fuori appena in tempo. Appena in tempo proprio perché intanto, i tre bulli (a questo punto, oseremmo dire "criminali") avevano distrutto il portone, ed erano entrati in casa. Quando iniziarono ad ispezionarla per trovare Mike e gli altri, Zeke notó la porta sul retro spalancata: "Merda Lobs! Sono fuggiti per i boschi! Tuo padre ha detto che nessuno deve entrare nella baracca stanotte, fuorché noi tre! Se la trovano...". A questo punto, Lobster lo interruppe: "Zitto Zeke! Lo so cazzo, lo so! Ma non ci arriveranno, tranquilli. Inseguiamoli, li ammazzeremo prima che la trovino.".

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 05, 2016 ⏰

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