La cena

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Dalla prima stagione era diventata tradizione che durante l'estate si faceva una cena a casa di qualcuno del cast, giusto per rivedersi, e non abbandonarsi per due mesi.
Quello era il turno di Lana, così aveva mandato Fred e i figli a fare "una vacanza" di una settimana, spedendolo chissà dove.
Una volta partiti aveva chiamato Jen, e l'aveva fatta andare lì dicendole semplicemente "ho casa libera".
Inutile dire che la bionda in meno di mezz'ora si trovava già lì.
"L'amante è andato a farsi un giro?" Chiese Jennifer una volta entrata, perché si, quando c'era lei, era Fred che era l'amante di Lana, e non lei.
"Oh no, ho mandato lui e i figli a farsi una vacanza di una settimana, quindi se vuoi rimanere qui, ho casa libera per una settimana" sorrise la mora, lasciandole un piccolo bacio all'angolo della bocca.
"Interessante, ma dovrò ripassare anche a casa, visto che non ho portato niente con me, neanche la nostra attrezzatura" rispose invece Jennifer, mettendole le braccia attorno ai fianchi e sorridendo, lasciandole un morso sul collo, per poi lasciarle un dolce bacio nello stesso punto.
Lana sorrise "te l'avevo detto l'altra volta di lasciarla qui, insieme ad alcuni tuoi cambi, ma tu non mi dai mai retta, io cosa posso farci?" Chiese poi fingendosi esasperata.
"Oh certo, poi quell'impiccione del manico di scopa che ti ritrovi come ragazzo inizia a frugare tra i tuoi cassetti e casualmente trova manette, bende, corde e un pene finto cosa gli dici? Che il suo non ti soddisfa e quindi usi quello finto? Oppure gli dici che lui non ti soddisfa e quindi quando posso ci penso io a fotterti nel suo letto?" Chiese la bionda, con un sorrisino beffardo stampato in faccia, Lana per tutta risposta scoppiò a ridere, pur sapendo che Jennifer non aveva poi tutti i torti.
"Andiamo di là, vieni" disse poi la mora, staccandosi dall'abbraccio e trascinando Jennifer in camera da letto "oh non credo, sarai tu a venire" sussurrò Jennifer al suo orecchio, mordendole poi il lobo.
Erano oramai le sette di sera, e loro erano ancora sdraiate sul letto, nude, abbracciate l'una all'altra, quando il telefono di Jennifer squillò, lo prese e rispose senza vedere chi fosse.
"Pronto? Si sono già qui. Okay, a tra poco, ciao" riagganciò la bionda "era Josh, ha detto che fanno tutti un po' di ritardo, non ho capito per cosa" continuò poi, ridendo, riprendendo ad accarezzare i capelli di Lana.
"Okay, per quanto mi piaccia stare qui con te, e per quanto mi piaccia vederti nuda, dovrei iniziare a preparare la cena, sai non posso passare a tutti una Jennifer al forno, okay, magari al forno no, ma comunque non posso passarti comunque, perché insomma, ti vedrebbero nuda, e dopo dovrei ucciderli tutti" disse Lana parlando a raffica e facendo ridere l'altra.
"Sbaglio o qualcuno è geloso?" Sorrise la bionda, lasciandole un piccolo bacio sulla punta del naso, "oh, non immagini neanche quanto, per guardare te, dovranno prima passare sul mio cadavere" affermò la mora, con uno sguardo omicida.
"Okay, andiamo a preparare la cena, e poi quello sguardo mi fa paura" affermò Jennifer staccandosi, ma non prima di aver dato un ultimo bacio a Lana.
Si fecero una doccia veloce, si prepararono, poi andarono a preparare la cena.
Lana era ai fornelli, Jennifer invece apparecchiava, e ogni tanto, con la scusa di prendere piatti o bicchieri nella credenza, si metteva dietro Lana, si allungava, per prendere il bicchiere e nel frattempo posava una mano sul sedere della mora, che per tutta risposta girava leggermente la testa verso di lei e sorrideva maliziosamente.
Tra una toccatina e l'altra riuscirono a preparare la cena e apparecchiare la tavola.
Tutti arrivarono, e presero posto, Jen e Lana a capotavola, sedute vicine, affianco a Jen c'era Josh, e affianco a Lana c'era Bex.
Josh e Bex erano gli unici due a sapere di loro, perche Josh era come un padre per Jennifer, perché nonostante avessero quasi la stessa età, lui era molto protettivo e le dava molti consigli, mentre Bex era come una sorella per Lana.
Accanto a Josh era seduta Ginny, accanto a Ginny Jared, Sean, Colin Adam, Eddy, Beverly, Robert, Emilie, Jamie e tra Beverly e Bex Meghan.
Erano a metà cena, quando a Jennifer venne la brillante idea di iniziare ad accarezzare la coscia di Lana, andando sempre più su, sotto il vestito.
"Che.. che stai facendo?" le chiese Lana sussurrando "oh niente, mi sto solo divertendo un po'" sorrise Jennifer salendo ancora di più con la mano, andando a sfiorare gli slip della mora.
La bionda notò che Lana stava facendo di tutto per trattenersi, e per non arrossire, quindi le passò di nuovo la mano sugli slip, facendo una leggera pressione "ho una voglia matta di fotterti come se non ci fosse un domani, ti fotterei così forte da non farti camminare per una settimana" le sussurrò all'orecchio, spostandole leggermente gli slip oramai zuppi e passandole un dito sul clitoride.
Sorrise soddisfatta quando notò che era riuscita a farla arrossire.
Josh e Bex se ne accorsero, e si scambiarono uno sguardo complice "ehm, Lana, è finito il vino, potresti prenderne un altra bottiglia?" Chiese Rebecca, mettendosi l'ultimo goccio di vino.
"Oh s-si, vado subito" cercò di dire la mora il più normalmente possibile "ti accompagno" le sorrise Jennifer.
Non fecero in tempo ad arrivare in cucina che Lana era in braccio alla bionda con le gambe avvinghiate alla sua vita "giuro che se non ti sbrighi stanotte vai in bianco" aveva sussurrato Lana a denti stretti.
Jennifer quindi la mise a sedere sul bancone, e senza tante cerimonia la penetrò direttamente con due dita.
Lana gemette, ma la bionda prontamente la baciò, di modo che nella sala non sentissero niente.
"Di più Jen, di più" gemeva Lana sulle sue labbra, e Jennifer senza farselo ripetere due volte aggiunse un terzo dito, "dio, Jen" stava soffocando le urla sulla spalla della bionda, che nel frattempo continuava a stringerla a se con l'altro braccio.
"Ragazze, non vorrei mettervi fretta, ma Ginny vuole venire a vedere che fine avete fatto, quindi sbrigatevi" aveva sussurrato Josh, facendo capolino sulla porta.
A sentire quelle parole Jennifer inizio ad aumentare il ritmo delle spinte, spingendo sempre più a fondo.
"Jen, sto.. sto venah... sto venendAH" Lana emise un urletto quando sentì la mano di Jennifer stringersi sul suo sedere.
"Vieni, vieni per me piccola" sussurrò Jennifer baciandola per non farla gemere più di tanto.
E Lana venne, venne abbondantemente tra le dita di Jennifer.
"Come sei brava" le disse Jennifer all'orecchio, mordendole il lobo, continuando a muovere piano le dita accompagnandola nella discesa dell'orgasmo.
Tirò fuori le dita e se le portò alla bocca, ripulendole dagli umori di Lana "dio sei così buona, preparati perché stanotte ti farò mia in tutte le posizioni possibili e inimmaginabili" le aveva sussurrato di nuovo.
Si sarebbe giocata la testa che la mora fosse di nuovo bagnata fradicia, ma quando stava per controllare, sentirono la voce di Ginny chiamarle.
E per loro fortuna Lana fu veloce a scendere dal bancone e risistemarsi sia il vestito che i capelli.
Si misero una affianco all'altra, dietro al tavolo, con una ciotola di insalata davanti "si arriviamo, avevo dimenticato di fare l'insalata e Jen mi stava dando una mano" sorrise Lana, come se non fosse appena stata scopata su un bancone della cucina.
Jennifer scoppiò a ridere quando Ginnifer tornò di là, dopo aver annuito.
"Non sapevo che ora si chiamasse insalata" rise ancora Jennifer, baciandola, lasciando che le loro lingue si intrecciarono "oh si, dopo ti insalato io, se sai cosa voglio dire" sorrise Lana maliziosamente.
Jennifer avvampò.
Si diressero di nuovo in sala, dove tutti le stavano aspettando, e quando fu il momento di prendere il dolce, ci misero più o meno lo stesso tempo che ci misero per vino e insalata, ma questa volta fu Jennifer quella ad essere seduta sul bancone con le gambe spalancate, e Lana inginocchiata tra di esse.
Per loro fortuna nessuno decise di rimanere più del previsto, e inutile dire che lasciarono anche la tavola apparecchiata, l'unica cosa che tolsero fu la panna spray.
Jennifer ne spruzzò un po' su un capezzolo di Lana, per poi prenderlo tra le labbra, leccandolo e succhiandolo, ripulendolo da tutta la panna "mmh, il dolce più buono che abbia mai mangiato" sorrise poi, continuando a succhiare.
Poi ebbe la brillante idea di fare una scia di panna che andava dai capezzoli di Lana fino alla sua intimità, precisamente al clitoride.
Sorride maliziosamente e tornò a dedicarsi ai capezzoli.
Li succhiò, come se la sua vita dipendesse da quello, dava colpetti di lingua alternandoli a morsi.
Riservò lo stesso trattamento anche all'altro.
Una volta ripuliti iniziò a scendere lasciando piccoli baci e leccando via la panna.
Le spalancò le gambe, si leccò le labbra, poi iniziò a succhiarle il clitoride "scherzavo, questo è il dolce più buono che abbia mai mangiato" sussurrò la bionda, soffiandole leggermente su quel fascio di nervi ormai gonfio e pulsante.
Tornò a succhiarlo, forte, e con un dito andò a stuzzicare la sua apertura, affondò soltanto mezzo dito, poi lo tiro fuori di nuovo.
"Jennifer" urlò Lana, con tono di supplica.
La bionda sorrise, e tornò a baciarla, passandole la lingua più e più volte su quella cicatrice che la faceva impazzire.
Lana rimase senza fiato quando Jennifer le entrò dentro direttamente con tre dita, senza preavviso, a fondo.
La esplorò, piegò le dita, le aprì leggermente a forbice, poi sorrise.
Con la bocca tornò a dedicarsi al clitoride.
"JEN" urlò la mora, quando Jennifer inserì anche il quarto dito.
Bastarono poche spinte, potenti e mirate, perché Lana venisse, con forza.
"È- è stato..." sussurrò Lana, cercando la parola adatta
"lo so" sorrise Jennifer, stringendola a se e iniziando ad accarezzarle i capelli, aspettando che il suo respiro tornasse regolare.
Non erano mai arrivate a quattro dita, e quindi era una cosa "nuova" per entrambe, Jennifer aveva paura di farle male, mentre Lana aveva quasi toccato il cielo con un dito, grazie al piacere donatogli dall'altra.
"Dio, quanto ti amo" sussurrò la bionda baciandola, stavolta un bacio dolce, che sapeva di amore, sapeva di promessa.
"Ti amo anch'io" sussurrò Lana, prima di lasciarle un dolce bacio sul collo, e chiudere gli occhi, cercando di addormentarsi.
E si addormentarono così, con Jennifer che stringeva Lana come se fosse la cosa più preziosa che avesse, e, molto probabilmente, era proprio così.
E Lana con la testa appoggiata tra il suo collo e la sua spalla, sorridente, come se la sua vita fosse completa, e molto probabilmente, in quel momento era proprio così.

Salve gente
Sta cosa l'ho sognata stanotte e non potevo non farci un capitolo Morrilla ^-^, anche perché diciamo che ho raccontato il sogno lol, tranne alcune parti...
Anyway, fatemi sapere che ne pensate (:
GayBye everyone (:
See you soon.

MORRILLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora