Buon compleanno, Morrison

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Il cast di Once Upon a Time si era riunito a Vancouver per una Con tenutasi lì il giorno dopo.

Arrivarono in hotel verso le dieci di sera, e dal tragitto dalla macchina all'entrata avevano già firmato centinaia di autografi a testa.

Erano presenti Lana, Jennifer, Bex, Ginni, Josh, Colin, Sean, Jared, Adam ed Eddie.

Si registrarono, presero le chiavi e salirono, avevano deciso che le donne dovevano stare su un piano, e gli altri in un altro, ad eccezione di Ginni che era andata con Josh, quindi al primo piano c'erano soltanto Bex, Lana e Jennifer.

"Morrison, che numero hai?" chiese Bex alla bionda "la 108" rispose Jennifer con un po' di ironia nella voce "voi?" chiese poi "107" la rossa mostrò la chiave col numerino sopra a Jennifer "quella dovrebbe essere la mia stanza, biondina, e comunque 109" rispose invece Lana ridendo.

"Tecnicamente, dovrebbe essere la stanza di Regina, neanche tua, ma se vuoi, possiamo fare cambio" rispose a tono Jennifer, ridendo anche lei.

"Come se vi servirà l'altra stanza" mormorò a bassa voce Bex, facendo ridere ancora di più Lana e facendo arrossire leggermente Jennifer.

Una volta finito quello scambio di battute tutte e tre si ritirarono nelle loro rispettive stanze, senza scambi e senza andare una nella stanza dell'altra.

Jennifer si diede un'occhiata intorno, era una bella stanza, era luminosa, ed era grande, era anche sorpresa che nel bagno ci fosse una vasca ad idromassaggio.

Vuotò la valigia, e poi si stese sul letto, prese il telefono e mise la playlist delle sue canzoni preferite.

Guardò l'ora, erano soltanto le dieci e trenta; non aveva sonno, così decise di farsi un bagno rilassante nell'idromassaggio.

Per sua fortuna era una vasca riscaldabile, in modo che l'acqua non si sarebbe freddata neanche dopo ore. Dopotutto, lei odiava il freddo.

Prese i suoi sali dalla valigia, la bottiglia di champagne dal frigobar, e un calice da sopra il tavolino al centro della stanza, poi si diresse in bagno.

Svuotò metà barattolo dei sali nella vasca, si versò dello champagne e posò il bicchiere pieno a bordo vasca, poi si spogliò e si immerse, accendendo l'idromassaggio e il riscaldamento dell'acqua.

Si appoggiò con la schiena al freddo marmo della vasca, e si rilassò in un secondo, sentì tutta la stanchezza della giornata scivolarle via.

Guardò di nuovo l'ora, le ventidue e quarantacinque, mancava solo un'ora e un quarto al suo compleanno.

Chissà se coloro che erano in quell'hotel con lei le avevano comprato un regalo, magari un libro raro, pensò.

Chiuse gli occhi pensando a quale libro sarebbe potuto essere.

Aprì di nuovo gli occhi quando sentì il telefono vibrare, si asciugò una mano e lo prese, guardò l'ora, mezzanotte venti, poi si accorse di due chiamate e tre messaggi, il tutto dallo stesso destinatario.

Lesse il primo messaggio "Bionda, sono dieci minuti che sto bussando alla tua porta" sorrise a quel soprannome, poi lesse il secondo messaggio "Hai intenzione di lasciarmi qui fuori?" lesse l'ora di quel messaggio, due minuti dopo il primo, poi lesse il terzo, che era stato inviato un paio di minuti prima "spero ti sia successo qualcosa di grave, almeno hai una buona scusa per avermi lasciata per venti minuti fuori dalla tua porta a bussare" mentre leggeva quello ne arrivò un quarto "cioè, non è che spero davvero che ti sia successo qualcosa di grave, ovvio, ma lo spero per te, altrimenti ti uccido".

Appena finì di leggerlo scoppiò a ridere, prese un asciugamano e se lo arrotolò attorno al corpo, poi andò ad aprire la porta, trovando Lana che faceva avanti e indietro per il corridoio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 24, 2020 ⏰

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