Three.

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E sono qua, alle cinque del mattino, con un cappuccino bollente tra le mani, a pensare a quel ragazzo, perché?

Perché mi ha colpito tanto?

Forse la sua semplicità, o il suo sguardo da chi ha avuto un passato duro ma ormai scomparso, oppure il fatto che era uno di quei ragazzi rari, che ormai non se me trovano più.

Adesso ogni ragazzo deve avere vestiti di marca e milioni di ragazze attorno, altrimenti é brutto, nerd e frocio.

Che poi io non ci vedo niente di male nell'essere gay, ma molti non la pensano come me.

Succede spesso che le persone non la pensino come me.

Decido di smetterla di pensare a quel ragazzo e andare a prepararmi per la scuola.

Appena uscita di casa mi infilo le mie amate auricolari e faccio partire "a sky full of stars" dei Coldplay.

Mi siedo sulla panchina aspettando più quel ragazzo che l'autobus, ma comunque aspettando.

Eccolo, si avvicina, mi sorride e si siede vicino a me, porta con se la custodia di uno strumento, un basso, per la precisione.

Sulla custodia dello strumento c'é una targa, con su scritto "Calum Hood", avevo appena scoperto il suo nome, finalmente.

Noto che ha le cuffiette pure lui, guardo lo schermo del suo cellulare e boom, sta ascoltando anche lui "a sky full of stars", adoro questo ragazzo di più ogni minuto che passa, seriamente.

Mi guarda e mi sorride di nuovo, io, sorridendo con gli occhi, gli faccio vedere che stiamo ascoltando la medesima canzone.

Lui, divertito, inizia a cantare.

Dopo qualche secondo inizio a farlo pure io, perdendomi tra le note della canzone.

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Okay, scusate, capitolo orrendo, ma non ho né idee ne tempo.
Spero comunque vi piaccia (cosa abbastanza difficile ma dettagli) e vi auguro in ritardo buon 2016

No Words//Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora