Capitolo primo

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Era il mio compleanno, facevo quattro anni quando mia nonna venne a trovarci. "Auguri nipotina, questo è per te" disse lasciandomi un bacio sulla guancia e dandomi un regalo. Subito tolsi quella carta con tanti orsacchiotti sopra e vidi una bambola di pezza, sembrava cucita a mano. Mi ci affezionai subito perchè, seppur anormale, mi rispondeva. O forse era tutta immaginazione.
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Erano passati 14 anni da quel giorno e ancora ci penso come se fosse ieri, in quel giorno ho ricevuto un'amica che non faceva altro che rassicurarmi. Passavo quasi tutta maggior parte del tempo con lei, giocavamo, parlavamo, a volte accennava alla morte..
Diceva di chiamarsi Ares Cred, diceva di sentirsi sola. Oggi mi trasferisco col mio ragazzo e come prima cosa, metto la bambola in borsa.

Arrivati alla casa rimasi stupita, era una villa. C'era un giardino bellissimo, entrando era ancora più bella. C'erano due stanze, tre bagni, due cucine..era a due piani, insomma.
"È bellissima" dissi al mio ragazzo. "Questo ed altro per te" disse lui.
"Ei, fammela vedere" sentii una voce, non era del mio ragazzo ma della bambola che avevo in borsa. "Uh si, scusami ti piace?" Chiesi, facendola girare in modo da farle vedere tutto.
"Mi sono stancato, stai sempre a parlare con questa bambola. Tu sei pazza!" urlò il ragazzo dietro di me, quando mi giraii mi tolse la bambola dalle mani, la spezzò e la buttò nel cestino. "Ma che combini?" Urlai a mia volta, non rispose e andò in stanza.
Lo raggiunsi solo dopo mezz'ora, provò ad avvicinarsi ma lo respinsi. Dopo minuti che sembravano interminabili si decise a parlare "ascolta, non avrei dovuto farlo, ma mettiti nei miei panni. Vedo la mia ragazza parlare con una bambola inquientante, dici che lei ti risponda quando ne' io, ne' i tuoi genitori sentiamo niente. Voglio stare con te; ma senza lei", "..buona notte" dissi sussurando in preda alle lacrime. Non perchè avesse rotto la bambola, ma perchè mi credeva pazza..

#Non penso che qualcuna legga la storia o addirittura ciò che scriverò qui siccome anch'io, sinceramente, non li leggo mai. In tal caso, è la prima volta che scrivo e ho cercato di iniziare con ciò in cui più immagino: il genere horror. Spero che a qualcuna piaccia e che magari da ciò che scrivo ne esca qualcosa.

Ares CredDove le storie prendono vita. Scoprilo ora