Capitolo 1

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"Arriva l'aereoplanino!"

"Papà! Perfavore ho 18 anni ormai, mica 5.."

Sbuffo, possibile che non riesce ancora ad accettare il fatto che ormai la sua 'bimba' è cresciuta?

"Ti piaceva tanto questa cosa.."mormora facendo un finto broncio guardandomi negli occhi.

"Appunto papà, stai parlando al passato"lo correggo.

Ricordo ancora le sue straordinarie imprese nel cercare disperatamente di farmi ingerire la verdura contro la mia volontà quando ero piccola. Il giochetto dell'aeroplano dentro la galleria, comunemente chiamata bocca era il mio preferito e qualche volta perdevo contro i miei genitori nella disperata lotta contro qualsiasi cibo avesse il colore verde. Ma non mi importava! Amavo veramente quel gioco e avere l'attenzione dei miei genitori su di me. Adesso qualcosa è cambiato..

"Vuoi dirmi perché non mangi? Non ti piace il messicano, forse? Se vuoi butto tutto e ordiniamo una pizza.."

"Papà!" -lo interrompo- "La smetti anche solo per un secondo di preoccuparti per me? Sto bene.."No, non sto bene..

"No, non stai bene Melody.."-wow, sono così trasparente?- "Io.. Io lo so che sicuramente non ti aspettavi un cambiamento così improvviso e radicale ma devi capire che ormai è così.."

Le sue solite spiegazioni. Che razza di persona si difende dicendo 'si deve fare questa cosa perché si deve fare'?

"Non riesci a capire nemmeno tu questo fatto del cambiamento papà, sii sincero"

"Melody.."

"Sì, okay papà.."-lo interrompo di nuovo- "Scusami, non voglio sembrare una bambina capricciosa"

Se vuole che facciamo questo grande passo insieme avrà i suoi buoni motivi e io non voglio di certo giocare a fare la ragazza super matura che detta legge. Mi adegueró, d'altronde è quello che ho dovuto imparare a fare in questi ultimi anni.

"Tranquilla tesoro.."mi sorride teneramente raccogliendo i piatti e mettendoli nella lavastoviglie.

Mentre ricambio il sorriso un suono all'interno della tasca dei miei jeans mi fa sussultare. La coscia continua a vibrare e capisco che sta suonando il cellulare. Lo sguardo di mio padre si riposa sul mio osservando la mia espressione fissa sullo schermo. Sa chi è..

"È lui?"

"Mmm, può darsi.. posso?"dico indicando le scale che portano al piano di sopra nella mia camera. Con una smorfia che vuole sembrare un sorriso annuisce.

"Dai, vai"

"Grazie papà!- mi alzo correndo verso gli scalini con il telefono ancora in vibrazione- "Ah! È vada per la pizza"

"Agli ordini!"

Con una mega corsa sono già seduta a gambe incrociate sul materasso e temendo che possa riattaccare rispondo subito alla chiamata, anche se con il fiatone.

"Amore! Finalmente hai risposto, pensavo che ti avesse abbandonato quel coso che tu ancora ti ostini a chiamare telefono"

"Ah ah molto divertente Zayn! Il telefono potrebbe sicuramente abbandonarmi in qualsiasi momento. Ma non ho risposto perché stavo parlando con papà.."

Un sospiro viene rilasciato dal ragazzo e non posso trattenere una risata. È così intimorito da mio papà, quando in realtà lui non farebbe mai male ad una mosca.

"Cosa ridi, pulce! Non è colpa mia se tuo padre mi odia.."

Pulce. Il suo solito nomignolo, sa che lo odio ma continua a chiamarmi così per infastidirmi. Non è colpa mia se sono tremendamente bassa, giusto? Ma in un certo senso non mi dà così tanto fastidio come penso. Mi sento protetta certe volte quando gli sono vicina, i suoi centimetri in più dei miei mi tengono nascosta da ogni cosa pronta a ferirmi.

"È solo la tua immaginazione Zayn! Sei il mio ragazzo e mio papà lo ha accettato.. è soltanto il tuo aspetto un po trasandato che lo mette in guardia"

"Okay, ti credo amore.. Ma quindi di cosa stavi parlando con lui?"

Silenzio imbarazzante. Non mi era mai capitato con Zayn, ma a quanto pare questo argomento non è dei migliori.

"Mel, è per quello che mi dicevi due giorni fa vero?"

Trattengo le poche lacrime che potrebbero scivolare sulle mie guance arrossate e cerco di non far tremare la voce.

"Sì.."

"Oh Mel.."

"Non voglio fare questo viaggio Zayn! Sapendo poi che durerà per sempre.. Non sono ancora pronta per lasciare la mia vecchia vita e.. e non sono pronta a lasciare te.."

Lui è la mia ancora. Come sopravviveró senza di lui? Siamo fidanzati solo da 6 mesi, ma è come se lo amassi da sempre.

"Lo sai che verrei anche in capo al mondo per seguirti, vero?- Tuffo al cuore. Magari fosse così semplice- "Ma.."

".. Ma non ne hai la possibilità perché il tuo attuale lavoro come barista non ti paga molto e stai aspettando il colloquio per diventare tatuatore e per riuscire finalmente a comprare un biglietto di sola andata per l'Inghilterra, lo so.."

"Esatto amore. Ti amo così tanto, e non mi darò pervinto fino a che non avrò quel dannato biglietto aereo fra le mani"

Altro tuffo al cuore. Lo amo anche io così tanto.

"Melody! C'è la pizza!"

"Arrivo!.. amore, ti devo lasciare. Ti amo anche io, a domani"chiudo la chiamata con circa 50 bacietti fatti con la bocca stile film romantico. Questa telefonata è riuscita almeno un po a calmarmi e so già che domani non sarò sola per partire in questa nuova avventura.

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La grossa crepa sul muro nella mia stanza; quante ne ho prese quel giorno! E i miei genitori si ostinavano ancora a dire che non ero portata per sport maschili come il calcio, certo come no.

Questo letto. Quanti pianti, quante risate e quante sclerate per colpa dei compiti su questo letto.

E la camera dei miei. Ogni notte passata lì per colpa dei miei brutti sogni, di tutte le mie marachelle e per le tante coccole.

L'armadio. Quell'armadio, con tutti i suoi vestiti che ancora custodiscono con gelosia il suo delicato profumo. Quello che aspiravo ogni volta che ricevevo uno dei suoi abbracci lunghi e calorosi.

Per quanto mi possa convincere di essere pronta, non lo sono. Ma mio padre ha bisogno di tutto il mio appoggio e io non mi tiro indietro.

"Melody! Malik è qui"

Ed ecco un altro addio da affrontare. Sii forte Melody, che sarà mai. Ci sono tanti modi per restare in contatto con i propri affetti: Skype, Facebook, whatsupp..

Con Zayn i baci e gli abbracci non finiscono mai, infatti mio papà è costretto a staccarci come se fossimo due francobolli su una lettera.

"Attento Malik, non scherzavo quando dicevo che posso tagliartele.."

"Ehm, sì. Ricevuto signor Sky"

"Ma come siete carini voi due! -fingo una risata divertita rivolgendomi a mio padre- "Io e te ne riparliamo in macchina.."

Raggiungo Zayn poco più lontano dal taxi che è venuto a prenderci.
"Allora.. se ti molestano mi devi chiamare, se ti senti triste mi devi chiamare, se vuoi parlare di qualcosa e intendo qualsiasi cosa tu.."

"Fammi indovinare.. 'mi devi chiamare'"dico divertita imitando la sua voce.

"Sono serio Mel.."

Anche io sono seria. Non ho mai amato una persona così in tutta la mia vita.

Il tutto poi si svolge velocemente. Il taxi che parte lasciando indietro tutta la mia vecchia vita e le mie vecchie esperienze. Zayn si allontana dal marciapiede salutandomi di nuovo e fumando una sigaretta, cosa che fa molto spesso quando è nervoso. Adesso una nuova vita mi attende al di fuori della mia bellissima California. Destinazione: Doncaster.



Beautiful Mistake - Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora