Arriverà

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Sono passati due giorni.
La casa è finalmente tutta sistemata. Sono due giorni che vomito ogni mattina oggi vado dal medico.
Sola.
Lucas è a lavorare nella vigna dello zio Alberto e farà tardi non penso riuscirà a tornare in tempo.
Mi guardo allo specchio un'ultima volta. Sembro in cadavere. Non riesco a distinguermi dalla parete bianca dietro di me.
Quando torno credo prenderò un po' di sole. Insomma siamo in Sicilia non si può essere così bianchi.
Metto il cappello di paglia che mi ha regalato la mamma.
Esco e prendo un bel respiro. Sento il mare nei polmoni. Anche se ho ancora la nausea.
Metto in moto la macchina e accendo la radio. Suonano una canzone che nemmeno so come si chiama ma mi prende molto.
Arrivo sotto lo studio del medico e salgo con l'ascensore, con una vecchietta che subito cerca di attaccare bottone, anche se non ci capisco niente di ciò che dice io sorrido e annuisco.
Entro e tocca a me sono la prima della lista. Sono le 10:30.
Il dottore mi saluta con un sorriso a non so quanti denti. Sembra simpatico. Mi porge la mano.

-Piacere mi chiamo Giulio.-
-Piacere Macy-
-Allora mi dica che succede.-
-Sa e qualche mattina che vomito e ancora adesso ho un po' di nausea.-
-Mmh..Venga si sieda pure sul lettino e tiri su la maglia.-

Mette le mani sopra l'ombelico e tasta un paio di volte.

-No la prego così mi aumenta la sensazione di vomito.-
-Facciamo una bella ecografia adesso. Così per esserne più sicuri.-
-Aspetti ma più sicuri di cosa.-

Mi mette il gel gelido e appiccicoso sulla pancia.
E accende lo schermo. Passa più volte sotto l'ombelico con quello strano aggeggio. E sorride.

-Ecco proprio come pensavo.-
-Scusi mi farebbe il favore di rendermi partecipe?-

Avvicina le mani verso una cassa e alza il volume.
Sento subito dei piccoli battiti. Uno dietro l'altro e molto veloci.
Credo di aver capito.
E rimango il impassibile. Con gli occhi lucidi. Com'è possibile?

-Come avrà capito lei e incinta.-
-No aspetti. E sicuro? Potrebbe essere il mio cuore no? Cioè non è possibile. Insomma. No..-
-Mi sembra di capire che non era preparata a questa notizia.-
-Da quanto?-
-Sono circa 3-4 settimane.-
-Ah beh..Okay..-
-Ho bisogno di sapere se vuole tenerlo.-
-Ma certo..non ucciderei mai mia figlia..-
-Figli..Sono due..-

Mi metto il viso tra le mani.
Miliardi di domande che mi affollano la testa.
Mi sento persa.
E ora?

Non lasciarmi mai la manoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora