9.

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accennai un sorriso soddisfatto per le mie parole. Doveva pur saperlo che era uno stronzo,no? basta avere paura.
"Cosa intendi dire?" Uscì dalle labbra che pochi minuti prima avevo 'baciato'.
"Intendo dire che sei un grandissimo stronzo."
pronunciai. E forse era meglio non dirlo,perchè secondi dopo sentì la mia guancia andare a fuoco,e la mia faccia si girò automaticamente verso sinistra.
i miei occhi si riempirono di lacrime,che minacciavano di uscire.
Guardai il vuoto,non sapevo cosa fare. Poi mi girai verso di lui,che mi stava guardando.
Incrociai per un attimo i suoi occhi,e posso giurare,che non riuscivo più a capire le sue emozioni. Andavano dall'incazzato al preoccupato,ma poco importava. Dovevo solo andarmene. E lo feci,mi allontanai da lui prendendo il vecchio zaino da terra,ed entrai nel bagno.
Per fortuna c'era solo una ragazza..mi avvicinai allo specchio e mi ci guardai. Avevo la guancia tutta rossa,ed un livido verde chiarissimo. Pregai mentalmente...non poteva diventare violaceo..dopo chi l'avrebbe raccontato ai miei genitori?
Certo,avrei potuto inventare una scusa.
Intanto la ragazza non smetteva di guardare la scena.
Non sembrava una ragazza come tiffany,o janette,quindi non mi preoccupai a lasciar scorrere una lacrima sulla mia guancia davanti a lei.
Lentamente,tremando presi lo zaino,lo aprì,e tirai fuori una crema..che usavo molto spesso per i lividi. L'aprì,e ci passai un dito dentro,passandolo successivamente sul mio zigomo.
La spalmai per bene,e dopo aver lavato le mani,posai il barattolino in cartella.
"C-cos'hai fatto?" mi chiese la ragazza balbettando.
"Cosa?" alzai lo sguardo confusa. "Ah si,la guancia." accennai una risata. "Non ti preoccupare,non é niente." Feci un lieve sorriso. "Comunque sono Madison.." sorrisi ancora. ma come potevo sorridere?che idiota che ero. Avrei potuto dire a quella ragazza che era stato lui,e avrei potuto farlo odiare. ma io non sono così...e non va affatto bene.
"sono Veronica,ma tu puoi chiamarmi Ronnie.." Mi sorride.
aveva un sorriso così spento...proprio come me.
Uscì dal bagno salutandola e scesi le scale della scuola,percorrendo i corridoi meno conosciuti della scuola. Li' c'erano solo i bidelli,fortunatamente non vedevo nessuno qui,neanche lui.
Mi sedetti su delle scale e poggiai il mento sui miei ginocchi,circondando le gambe con le braccia..avevo così tanta paura...paura di non potercela più fare. Dovevo scappare..e forse era ora di andare via da questo mondo. Vivrebbero tutti meglio,pensai. Ed anche io,sicuramente. E che cazzo,non mi é andata bene qua,se li' va ugualmente so proprio na sfigata de merda!
Mi alzai ed iniziai a camminare con il mio zaino sulle spalle..avevo il cappuccio,così da poter coprire almeno un po' del piccolo livido,ma nulla.
Appena sentì la voce di justin iniziai a camminare più veloce,uscendo ora da quella scuola. Mi ritrovai a correre,con le lacrime che scendevano e con un justin che dietro mi urlava che era un coglione e che dovevo fermarmi. Perchè dovevo dargli ascolto?..non lo feci. Continuai a correre finché non lo vidi più. Arrivai in un posto,nel MIO posto. Posai lentamente lo zaino a terra ed iniziai a camminare verso una ringhiera,che affacciava su un lago. Alzai un piede,e lo misi fuori...poi l'altro. Ed iniziai a pensare. Per la prima volta ero felice.
Potevo andarmene,via da tutti.
Potevo stare bene,via da tutti.
Potevo sorridere,via da tutti.
e sinceramente mi sta bene così. Chiusi gli occhi e respirai a fondo. Non ci potevo credere..il momento tanto atteso era arrivato,e forse sarebbe stato meglio se la vibrazione del cellulare non avrebbe interrotto nulla. Lo presi lentamente,con il rischio di cadere,ma riusci' a tenermi.
"Justin Bieber"
C'era scritto. Scorsi il dito sull'iphone e portai il cellulare all'orecchio..senza parlare.
"Mad! Ti prego, sono un coglione. Dimmi dove sei." ascoltai la sua voce. Era così bella..e lui così cattivo...
"Per favore..madison perdonami. Io mi son fat-to prendere dal momento..non volevo e-e.." Pronuncio' nel panico.
"tranquillo." accennai una brevissima risatina. "È tutto okay,sto bene." Sorrisi anche se lui non poteva vedermi. I miei occhi erano spenti. La mia risata era spenta. Il mio sorriso era SPENTO.
"Mad non farmi perdere la pazienza dimmi dove cazzo sei." disse. Aveva il fiatone e si notava,camminava sicuramente velocemente in quel momento.
"o-ora sono qui. Tra poco non piu'." sorrisi guardando un punto fisso ed inclinando la testa leggermente verso destra. "È cosi'..bello qui." Continuai,sorridendo. Una lacrima scese sul mio volto. Chiusi la chiamata,e posai il cellulare a terra.
Mi girai e continuai a guardare in basso,continuavo a sorridere..sorridere.
Solo una cosa era certa,il mio cervello stava iniziando a non funzionare più.

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Grazie mille per tutte le stelline e i commenti!
Scusate il ritardo che non manca mai.
Sono davvero davvero dispiaciuta.
Ma eccomi qui!

20 ⭐️ e tanti tanti commenti!
. Alla prossima❤️
Raggiungete in fretta il traguardo ehh💘
Vi adoooro.
Sappiate che sto modificando tutti i TITOLI dei capitoli. Ma è INUTILE rileggerli,perchè come ho detto CAMBIERÀ SOLO IL TITOLO.

"I'm a fucking mistake." ||JustinBieber.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora