Prologo

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Premesse:

- Ogni riferimento a persone esistenti o fatti accaduti è puramente casuale. Ogni avvenimento è di mia invenzione.
- Il cast precedentemente descritto serve solo a dare un'idea dell'aspetto dei personaggi.
- La copertina mi è stata gentilmente creata da EJ_Wolfman
- È vietata la copia, anche parziale della storia. Ogni forma di plagio sarà segnalata a chi di competenza.

Ci tenevo a sottolineare questi punti, quindi scusate l'interruzione e buona lettura.

Mi guardo attorno in un mare di oscurità che ammanta ogni cosa.
Lascio spaziare lo sguardo in questo ambiente sconosciuto.
A prima vista sembrerebbe un centro commerciale, ma non vedo nemmeno l'ombra di altre persone nelle vicinanze. 
In lontananza scorgo un movimento.
Colgo di sfuggita qualcosa di rossiccio passare tra delle piante e una luce illuminare fiocamente le foglie.
Senza pensarci due volte, mi alzo in piedi e cerco un nascondiglio.
Trovo riparo dietro allo scaffale di un negozio.
Sento un ruggito terribile che man mano va avvicinandosi.
Un brivido mi sale su per la spina dorsale.
Stringo gli occhi e raccolgo tutto il mio coraggio. Qualunque cosa sia, devo essere pronta ad affrontarlo.
Il mio respiro è incontrollabile per la mancanza di spazio e mi sembra che l'aria intorno a me non sia sufficiente a riempire i polmoni.
Ho fatto giusto in tempo a nascondermi, perché dalla porta in cui sono arrivata un minuto prima, vedo comparire la bestia.
Straordinariamente la mia claustrofobia si placa, ma viene rimpiazzata dal terrore puro di quella creatura immonda.
Il mio respiro si regolarizza, mentre spio ogni movimento dell'essere da uno spiraglio tra gli oggetti posti sullo scaffale.
È una bestia. La riconosco. Come potrei non rammentate quella pelliccia ispida e quegli occhi malvagi?
Come potrei scordare la viscerale paura  che si è già insinuata nel mio animo in sua presenza?
La stanza si riempie di un silenzio irreale, interrotto solamente dai grugniti del mostro. Quest'ultimo avanza fino al centro del negozio e solleva l'enorme capo, come a fiutare la mia presenza.
Abbassa la testa e si mette a cercare annusando tra gli abiti appesi e gli scaffali colmi di vestiti, accessori e scarpe di ogni genere, in una posizione che dovrebbe assomigliare a quella di un felino, ma che in realtà lo fa sembrare una grottesca e terrificante caricatura di esso.
Ispeziona ogni centimetro del negozio finché non arriva al mio nascondiglio.
Lo vedo sfilare innanzi ai miei occhi spalancati e colmi di terrore.
La creatura inizia ad annusare tutt'attorno al mio rifugio.
Mi accorgo di avere gli occhi chiusi e di star stritolando il mio portafortuna, mentre trattengo il fiato.
Sento i suoi passi pesanti che fanno stridere i lunghi artigli sulle piastrelle.
Il suo tanfo rivoltante mi entra a forza nelle narici e reprimo l'impulso di vomitare per non farmi scoprire.
Ad un tratto non riesco a sentire più alcun rumore.
Sforzo al massimo il mio udito, ma non serve a nulla.
Le mie ginocchia iniziano a tremare.
Avverto chiaramente la disperazione insinuarsi nel profondo del mio animo.

Improvvisamente quello che fino ad ora era stato il mio riparo, viene squarciato da un'unghiata del mostro, che mi becca di striscio ad una spalla, provocandomi una fitta lancinante, per poi scaraventarmi sul pavimento.
Ben presto mi rendo conto di non riuscire a muovermi, il che è strano dal momento che sono libera da qualsivoglia oggetto che possa tenermi legata o comunque blindata alle piastrelle.
Un ringhio.
Un basso suono gutturale rimbomba minaccioso per la stanza all'improvviso.
Ascolto in allerta un respiro pesante avvicinarsi da dietro, ma ancora non riesco a voltarmi.
Comincio a tremare per la paura e la frustrazione. Vorrei poter correre via, ma rimango immobile al mio posto.
Qualcosa di duro e affilato percorre il perimetro della mia mandibola, fino a giungere all'orecchio.
Vengo attraversata interamente da un brivido, mentre il cuore prende a battere ad un ritmo forsennato nel mio petto.
Il tempo viene scandito solamente dal mio respiro affannoso e da un'inquietante tic-tac che riverbera in ogni dove.
M

i costringo a stare calma.
Ignoro l'odore rivoltante che proviene dalle mie spalle.

Tic-tac tic-tac.

Devo assolutamente trovare una via di fuga.

Tic-tac tic-tac.

Quel suono insistente non fa che ricordarmi che non ho tempo.

Grido.
La voce lascia la mia gola di prepotenza, quasi a sfogare la frustrazione che si fa man mano spazio dentro di me. Sì, perché solo ora capisco di non avere scampo di fronte a questo essere ripugnante.
Stringo Eddie nella tasca della felpa.

"E così non sai niente..." dice la bestia a mia sorpresa, per poi scoppiare in una risata che mi mette i brividi.
"Curioso." osserva in seguito, ma io non riesco proprio a comprendere che diamine stia farneticando.

Non mi interessa neppure in realtà.
La mia mente è troppo intenta ad assistere a fotogrammi della mia breve vita sparati a raffica.
No, non posso arrendermi. Non posso permettere che finisca tutto in questo modo ancor prima di aver dato un senso reale alla mia esistenza.
Sento con chiarezza la determinazione crescere nel mio petto, insieme a qualcosa a cui non riesco a dare un nome e che non sono in grado di contrastare.
Il mio corpo viene d'improvviso avvolto da una tenue luce verde, che col passare di ogni secondo va intensificandosi, fino a divenire un fascio abbagliante color smeraldo.
Sono costretta a chiudere gli occhi e ciò mi impedisce di seguire cosa stia accadendo, ma riesco a udire la bestia mugolare come un animale ferito.
Tutto cessa così com'è iniziato e mi ritrovo distesa nuovamente sul pavimento.
La vista diventa sfuocata, mentre ogni percezione del mondo esterno si attenua fino a svanire del tutto.
Poi il buio.

Spazio autrice:
Revisonando il capitolo mi sono accorta che nella sua anteprima (e quindi immagino anche a voi lettori) appare una parola spezzata, quasi fossi andata a capo.
Ebbene, ho ricontrollato più e più volte, provando anche a riscrivere la parola, ma seppur mentre scrivo mi appaia corretta, quando poi vado a ricontrollare l'anteprima, essa rimane comunque spezzata.
In poche parole, mi spiace per il disagio, se effettivamente anche voi la vediate così, ma non so come risolvere :(

Passione Maledetta [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora