Sanctuary Hills & Red Rocket

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Sento la piattaforma tremare sotto i miei piedi, e successivamente alzarsi. Vengo accecato dalla luce sopra di me. E' tutto andato. Della Boston che conoscevo io non rimane nulla, a parte le macerie che mi fanno venire in mente l'esplosione nucleare avvenuta, quello che credo, 200 anni fa. Faccio qualche passo e noto che ci sono delle cabine poste vicino alla piattaforma. in una c'è un fucile da caccia e degli Stimpak (Gli "Stimpak" sono celle di fluidi antidolorifici che servono a sopportare il dolore. Vengono usati soprattutto nell'ambito militare ma possono essere sintetizzati in un laboratorio, se si hanno le conoscenze adatte). Mi guardo attorno e cerco di orientarmi. Imbraccio il fucile e scendo dalla collinetta dove era posto il Vault e vedo che le case dove prima abitavano delle persone, a cui la vita è stata stroncata, sono ridotte ad un cumulo di macerie. La prima cosa che faccio è andare a casa mia, o meglio, dove prima c'era casa mia. Vi trovo Codsworth, il mio robot domestico. Nel vedermi rimane attonito e fatica a spiccicare parola. "Codsworth, che cosa diavolo ti è successo?" È pieno di ruggine e uno dei suoi bracci sembra fuori uso. "S-Signore? È davvero lei?! Dov'è Nora?" "È...in un posto migliore." Dico sospirando "Oh, signore, percepisco tristezza nella sua voce. Le serve una distrazione. Venga, le porto da mangiare. Sa, è in ritardo per la cena di 200 anni.". Comincia a parlarmi di come le cose sono cambiate da quando me ne sono andato. Parla anche di una certa Diamond City, e subito chiedo spiegazioni. A quanto pare è uno dei pochi insediamenti rimasti in tutta Boston. Devo recarmi la, me lo sento. Ringrazio Codsworth, raccolgo le mie cose e mi dirigo alla fine della strada, dove c'è un ponticello. Superato quello mi trovo davanti ad una stazione di servizio, la Red Rocket. Ero amico del proprietario, venivo spesso qui...ad un certo punto qualcosa mi distoglie dai miei pensieri...È un cane. Stranamente non è aggressivo, e vedendomi mi abbaia. Si avvicina a me, forse ha perso il suo padrone. Accarezzandolo mi accorgo che ha una targhetta, sopra c'è scritto "Dogmeat". "Bene, Dogmeat, hai voglia di salvare un po' di vite?". Comincia a scodinzolare, e a girare su se stesso. Ad un certo punto qualcosa comincia a venire fuori da terra. Sono delle talpe, ma più grosse di quelle che "ero abituato a vedere". Perlopiù hanno degli incisivi molto grandi e appuntiti. Imbraccio il fucile, ne miro una e sparo. Dogmeat ne morde una, uccidendola. È addestrato, a quanto pare. Mi piace, penso che lo porterò con me. Prossima destinazione per me ed il mio amico a quattro zampe: Diamond City.

Fallout: Storia di un sopravvissuto nel CommonwealthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora