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"Sono tornata!"

"Mary è in camera tua. Fra dieci minuti pranziamo"

"Okay, mamma. Ciao Andreaa!"

"Ciao"  sempre dolce il fratellino.

Entro in camera e trovo Mary che sfoglia una rivista.

"Ei, che è successo stavolta?"

"Come al solito pretende di comandarmi a bacchetta, è mia madre, ci potrebbe stare fino a un certo punto: non voglio essere la sua schiava"

"Ti fermi a dormire?"

"Posso??"

"Ahh, certo!"

"Grazie, grazie, grazie! Menomale che ci sei tu!"

"A cosa servono le amiche?" esclamo ridendo.

"Chi era quello?"  Cosa??

"Chi?"

"Come chi?! Quello con cui sei tornata! Vi ho visti dalla finestra"

"Ah, sì. Si chiama Dylan, viene dagli Stati Uniti. Frequenta la mia classe e ho scoperto che abita qui di fronte. Si è appena trasferito"

"E poi?"

"Domani andiamo a scuola insieme!!"

"Sembri felice" Felice? In che senso? Non sono felice, perché dovrei esserlo? Non sono nemmeno triste, sono 'normale'.

"Non più degli altri giorni"  rispondo.

"Io dico di sì"

"Perché dovrei?"

"Mah...forse, Dylan..."

"Dylan, cosa?!" la interrompo.

"No, niente. Dico solo che, magari..."

"Magari niente, è solo un compagno di classe. Dobbiamo andare a mangiare"





Credo di essermi innamorata || Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora