Luice
"Dove diavolo è finito, lo avevo messo qui! Mattew è entrato qualcuno nel mio ufficio oggi? " dissi affacciandomi alla porta "no non mi sembra perché? È successo qualcosa? "
"Sì ,non riesco a trovare il libro, sono sicuro di averlo lasciato sulla mia scrivania come sempre, non è che per caso l'hai visto ?"
" no mi dispiace " disse con aria dispiaciuta e preoccupata allo stesso tempo ,sa bene quando sia importante quel libro.
"Oddio." Disse all'improvviso sbiancando.
"Cosa, che c'è, cosa hai visto ?"
Avvicinandomi seguo il suo sguardo, eccolo li nell'ologram, il libro è in mano...a Paul! No non può essere non è possibile! Come ci è arrivato li ?? Ok calma non può leggerlo non conosce la nostra lingua penserà che sia scritto in latino e lui il latino non lo conosce quindi non c'è problema, devo solo trovare un modo per riprenderlo senza insospettirlo.. ma come...
Mentre ragionavo su un possibile piano d'azione sentii Mattew picchiettarmi un dito sulla spalla, il suo sguardo era ancora puntato sulla scena " Luice perché non lo ha ancora chiuso e anzi sembra che lo stia... leggendo..." oddio ci mancava solo questo devo fare qualcosa e subito ! Istintivamente mi buttai nell'ologram e picchiai un pugno sull'armadio, ottenni l'effetto desiderato, Paul si girò verso di me, ovviamente non mi vide, non poteva vedermi , i suoi occhi sono programmati per vedere solo ciò che riflette la luce ed essendo per buona parte fatto di luce rifletto ciò che mi circonda.
Il rumore che ho causato non è stato sufficiente e sta ricominciando a leggere, cosi decido di scendere di corsa le scale e dare un colpo anche alla porta d'ingresso.
Bene funziona Paul sta scendendo è il momento giusto per agire. Torno al piano superiore mentre Paul controllava che non ci sia nessuno in casa. Raccolgo il libro, e ad occhi chiusi con una mano poggiata sulla copertina pronuncio la formula "exemplum est animi, historia mutat" rimisi il libro nella sua posizione ed uscii dall'ologram.
"Ottimo lavoro" disse Mattew.
"Già, speriamo solo che funzioni..."
"Sì sta preparando per uscire è ora che tu vada Luice"
"Ok a dopo."Eccomi qui ,sul sedile passeggero della sua auto che penso a quanto sia stato fortunato ,l'ho scampata per un pelo arrivando in tempo prima che riuscisse a leggere troppo.. la macchina si ferma e Paul scende dall'auto..che strano ,cosa è venuto a fare qui che è tutto chiuso? Sono ancora distratto dai miei pensieri quando qualcosa mi colpisce è finisco a terra, per pochi secondi il buio mi avvolge..sento una voce e qualcosa che mi scuote.. che diavolo..?
"ehi! mi senti?" Oddio non può essere sto sicuramente sognando .. All'improvviso spalanco gli occhi e me lo trovo di fronte " chi sei?" Che domanda idiota Luice ci sei o ci fai ? È ovvio che è Paul.. quel Paul... si ma come mai mi sta parlando ???
"mi chiamo Paul, ti sono venuto addosso con la macchina, mi dispiace non vedevo niente, per fortuna andavo piano, come ti senti? ti fa male qualcosa? vuoi che chiami un'ambulanza?"
Mi stava parlando ancora, oddio mi vedeva come poteva essere ???
Mi toccai la testa sentendo una fitta di dolore... dolore, io non dovrei provarne, non ci sto capendo più nulla, mentre afferro la mano che mi sta porgendo per alzarmi una scossa mi scuote dai piedi fino ai capelli...oddio cosa sta succedendo?? Salgo in auto proprio dove ero seduto poco fa con la differenza che ora lui mi vede... ha detto qualcosa riguardo ad un ospedale, sono troppo distratto devo ascoltare ciò che dice cavolo, non posso andare in ospedale mi farebbero troppe domande a cui non saprei cosa rispondere e soprattutto devo prima capire se solo lui può vedermi o meno, chissà Mattew che ci sta guardando cosa starà pensando.. provo a contattarlo
"Matt ci sei ,mi senti?"
"Lu..ice cosa.. cosa è successo?? Un'attimo prima non ti vede e quello dopo addirittura ti investe?? "
"Non lo so Matt ma devi aiutarmi cosa devo fare??"
"Digli di lasciarti alla prossima rotonda a sinistra, c'è una strada chiusa ci troviamo li."
Cercando di recuperare un po della calma rimastami dissi " tranquillo sto bene, non c' è bisogno che mi accompagni in ospedale" ,
" non mi hai ancora detto come ti chiami.."
" mi chiamo Luice e ti sarei grato se mi accompagnassi a casa, sai ho avuto una pessima giornata e per finire mi hanno appena investito" dissi sarcastico lasciando trapelare la mia parte infastidita... sono troppo nervoso devo rilassarmi.. guardandolo cercavo di leggergli il pensiero, come mai mi vedi Paul cosa è successo ? mi domandai. Ma dei suoi pensieri nulla, black out più assoluto.
" ok, dove abiti?"
" alla prossima rotonda a sinistra e da li proseguo a piedi".
La macchina era ormai ferma e con lo sguardo fisso nel mio disse " sei sicuro che ce la fai a piedi? come ti senti?"
" ce la faccio, grazie del passaggio e stai più attento la prossima volta, ciao "
"certo, per quel che vale mi dispiace davvero molto" mi disse prima di ripartire e sparire nella strada desolata.

STAI LEGGENDO
Come il cielo,così il mare.
Chick-LitCome il cielo così il mare parla di un'amicizia particolare tra un ragazzo di nome Paul e il suo angelo custode che non si sa come ne perché all'improvviso appare sotto sembianze umane e creerà non poco scompiglio nella vita di entrambi...