Capitolo 6

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POV. SILVIA

La mattina dopo vengo svegliata dalla suoneria del mio cellulare:STICHES!!
-Pronto?-rispondo ancora assonnata.
-Buongiorno amore mio!! Facciamo colazione insieme?-dice la voce allegra di Giovanni.
A quel "amore mio" il mio cuore manca un battito.
-Si va bene! Dove ci vediamo?-domando tirandomi giù dal letto.
-Ti vengo a prendere  a casa poi andiamo a piedi,okk?! Va bene fra 20 minuti?-mi chiede.
-Sarò pronta!-e chiudo.
Mi vesto con un abito aderente al corpo fucsia e la gonna corta fino a metà coscia ondeggia per il venticello;il tutto completato da ballerine bianche,orecchini fucsia e mascara abbinato.
Faccio in tempo a mettermi il giacchettino che il campanello suona.
Apro e il viso sorridente di Giovanni fa capolino dalla porta.
-Ciao!-esclama appena mi vede,scoccandomi un bacio a stampo.
-Ciao!
Ci incamminiamo in una strada abbastanza familiare...poi capisco.
-Stiamo andando al nuovo pub che ha aperto da poco?-domando,non volendo sapere la risposta.
-Si perchè?!-domanda lui.
-No niente di che...ci ho solo mangiato l'altra volta...-rispondo vaga.
-Okk...-
Entriamo nel locale e l'ansia che cerco di nascondere a Giovanni si fa ancora più intensa.
Per fortuna non vedo il volto di Marco...spero che non sia di turno...
Ci sediamo ad un tavolo in un angolo e guardo fuori dalla finestra per tranquillizzarmi...non so perchè ma questa città mi dà un senso di sicurezza e sollievo...
A distogliermi dai pensieri è Giovi che posa la sua morbida mano sulla mia e la accarezza dolcemente...lo guardo negli occhi e intravedo un lampo di desiderio...
-Ti sta d'incanto il vestito...-s schiarisce la voce,pur sempre roca.
-Grazie!-
Poi arriva un cameriere che non ho mai visto e,posate le ordinazioni,mi strizza l'occhio suscitando il nervosismo del ragazzo di fronte a me.
-Perchè quello lì ti strizza l'occhio?-domanda infatti.
-Boh,che ne so...-
Continuiamo la colazione in serenità e andiamo al bancone per chiedere il conto.
-Ecco a voi il conto!-esclama una voce fin troppo familiare che vorrei non aver sentito.
-Grazie-risponde Giovanni e tira fuori il portafogli.
Cerco di non incontrare lo sguardo del cameriere ma è impossibile.
-Giovi andiamo?-chiedo in tensione.
-Si eccomi amore!-risponde.
Mi sorpassa e ci dirigiamo all'entrata quando sento il mio polso stretto in una morsa e mi ritrovo davanti due occhi come il mare cristallino.
-Stai con lui?-domanda sprezzante la voce di Marco.
-Si,e a te cosa importa?! Tu stai con le ragazzine sedicenni!!-rispondo allo stesso tono.
I suoi occhi si riducono a due fessure e gli occhi si scuriscono di colpo diventando di un blu notte;i suoi respiri accellerano e stringe i pugni...perchè dovrebbe essere arrabbiato? Perchè non mi ha portata a letto come fa con le ragazzine di 16 anni dell'altra volta?!
-Tesoro,andiamo?-chiede Giovanni,ricordandomi che è qui anche lui.
Poi alza lo sguardo su quello di Marco e lo guarda con astio.
Lo strattono via da lì per non far scoppiare una rissa e mano nella mano mi riaccompagna a casa.
-Che facciamo? Vediamo un film?-
-Si va bene-acconsento.

Ci distendiamo abbracciati sul soffice divano e guardiamo "IL CICLONE" di Leonardo Pieraccioni,scoppiando ogni secondo dalle troppe risate.
Decidiamo di passare la giornata a guardare la TV,poi verso le 19.00 se ne va.

Perchè Marco era arrabbiato alla notizia che sto con Giovanni?! Non glie ne frega niente di me e va con tutte!! È un grandissimo puttaniere! Ed io non voglio soffrire!

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