<Quanto mancherà ancora?>
Mi voltai verso Dakota che era alla mia sinistra e mi fissava con i suoi occhioni gialli.
<Non ti preoccupare,arriveranno.>
Era il più giovane del branco.
Strusciai il mio muso contro il suo,il suo manto marrone nocciola era sempre morbido.
Alla mia destra c'era Amos,e dietro come semicerchio Blues e Dablo.
Eravamo tutti con le orecchie tese.Si stavano avvicinando.
Il terreno cominciò a tremare,una mandria di Alci calpestava il terreno facendolo tremare.
Ringhiai.
Partimmo tutti all'inseguimento.Sentivo gli altri ringhiare e respirare pesantemente.All' inizio studiammo un po' la mandria poi decidemmo la preda.
Un alce che rimaneva molto indietro confronto gli altri.La accerchiammo spingendola lontana dal resto della mandria.La inseguimmo fino a che essa non cadde a terra,e io mi avventai sulla sua gola.Un ultimo grido di dolore spezzò l'aria,facendo poi tornare la quiete.Dablo ululò per annunciare il nostro arrivo.
Moca,Runa e Samir ci vennero incontro aiutandoci a portare il pesante corpo esanime dell' alce,loro erano rimasti a vegliare il territorio,sperando che il branco della luna non si sarebbe fatto vivo.
Blues saltava come un matto.
<Il branco della notte non si batte!>
Tutti acconsentirono facendo una smorfia divertita.Dopo aver sbranato l'alce ci riunimmo sotto un pino,nell'attesa che Pilar tornasse dandoci notizie sul clan della luna.
Un pallino bianco correva in lontananza,era Pilar.
Mi alzai di scatto e gli altri lo fecero contemporaneamente.Quando ci fu vicina aveva un espressione di terrore,io la osservai dritta negli suoi occhi gialli.
<Attaccheranno,domani.>
Tutti ringhiarono dalla rabbia.
<Stai scherzando vero?>
Ringhiò Amos.
Io gli rivolsi un ringhio per ammutolirlo.
<Li hai sentiti dire altro?>
Le chiesi,lei si fermò un attimo pensando poi rispose.
<Tu sei il loro bersaglio principale,vogliono combattere contro tutti.Ma York vuole principalmente affrontare te.Vuole toglierti il titolo di alpha e comandare lui su di noi.>
La rabbia ribolliva nel mio corpo.Gia ci avevano preso buona parte del nostro territorio e ora? Voleva portarmi via anche la mia famiglia? No non sarebbe successo.
<Vuole me? Bene,voi non muovetevi,attaccate solo se saranno loro a iniziare.Intesi?>
Tutti concordarono.
<No,sei pazza? Non posso lasciare che ti uccida!>
Amos mi guardava con rabbia.
Io lo fissai negli occhi.
<Io sono l'alpha e io comando chiaro? Anche tu farai come gli altri,che ti piaccia o meno.>
Gli ringhiai.
Amos mi fissò ancora,poi sospirò e si allontanò verso l'abete.
Li guardai uno a uno.Nessuno ebbe qualcosa da dire in contrario.
<Ci faremo trovare pronti.>All'alba eravamo tutti vigili e attenti nell'attesa dell'arrivo del branco della luna.C'era tensione nell'aria.
Un ululato mi mise sull'attenti.York,stavano arrivando.Ci dirigemmo verso la direzione dell'ululato.Poco dopo arrivarono in corsa sette lupi.Davanti c'era York è già mi guardava.
Ci trovammo muso a muso.I suoi occhi azzurri fissavano quelli miei verdi,quasi nell'intento di oltrepassarli.La cicatrice sul suo muso risaltava molto sul suo sporco manto bianco.
Nessuno attaccò,ci scrutammo a vicenda per qualche secondo.
<Che piacere rivederti,Alaska.>
Fece un ghigno mentre pronunciava il mio nome,io inarcai la schiena e misi in mostra i denti.
<Che cosa vuoi?>
Tutti si erano messi in cerchio,come per delimitare l'arena di combattimento.
<Oh,tu sai benissimo cosa voglio.>
<Si e non l'avrai,loro sono la mia famiglia e lotterò a costo della mia vita per loro.>
Ringhiai ancora più forte mostrando sempre più i denti.
Attaccai.Mirai alla testa ma lui si spostò e mi morse sulla spalla.Abbaiai dal dolore,mi rigirai e lo presi per il collo.Quando a un tratto mi sentii cadere.I suoi lupi cercavano di farmi inciampare.E questo non era leale,così mollai la presa e mi avventai sul primo malcapitato,questo uggiolava sotto la stretta della mia mascella.Abbassando la guardia un attimo mi trovai per terra e York che mi mordeva e graffiava.
Non capivo più nulla,vidi il resto del branco venire in mio soccorso,tutti tranne Amos,che mi guardò un ultima volta e si allontanò.I lupi di York ostacolarono i miei compagni.York mi massacrò quasi fino a uccidermi,ma non lo fece.A un tratto sollevò la testa e mi guardò.
<Vattene,e non tornare.>
Guardai il branco,mi guardavano come per implorarmi di non andare via.Ma dovevo,quella era la regola.
Cominciai a correre.
I miei occhi verdi erano colmi di lacrime,quello destro lo tenevo chiuso poiché York mi aveva graffiato provocandomi un lungo taglio.
Il mio pelo nero era chiazzato da macchie rosse,i tagli ancora sanguinavano.
Correvo,correvo.Persi i sensi e caddi a terra.
Quando mi svegliai avevo tutt'e quattro le zampe legate saldamente con delle corde.Il mio primo pensiero fu Amos,quanto volevo che fosse lì con me.Ma non era il momento adatto per pensare a lui,dovevo capire dove ero.
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Io,alpha
Fantasy[...] Lo vidi in lontananza,sentii il cuore battere più forte,gli occhi spalancarsi,i denti affilati messi in mostra,le orecchie tese e la corsa aumentare. Un ringhio,un salto,poi fu sangue. [...]