•Capitolo 4•

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Continuammo a baciarci e io gli misi le mani intorno al collo e lui mi strinse a se,e sentii tutto il suo profumo. Dio quanto lo amavo quel profumo.
All'improvviso,non so perché,mi scostai.
Riccardo:"che ti succede?"
Giuditta:"scusa,sono in ritardo. A dopo."
Lo guardai fisso negli occhi lasciandolo li sospeso.
Per tutta la giornata fui distratta.
Ripensavo sempre a quel bacio tra me e Riccardo.
Pensavo se fosse giusto quello che stava succedendo.
Pensavo se dovevo lasciarmi andare,se non dovevo lasciarmi sfuggire quest'occasione.
Mi sentivo felice ma confusa al tempo stesso e avevo bisogno di parlarne con Carmen. Così quando finii di lavorare e tornai a casa entrai allegramente.
Carmen:"oggi mi sembri allegra!"
Giuditta:"e infatti lo sono!!"
Carmen:"e ti va di rallegrare pure me?"
Giuditta:"Riccardo."
Carmen:" o santo dio,cosaaa?"
Giuditta:"mi ha baciato santo dio!"
Carmen rimase per un attimo in silenzio poi iniziò ad urlare,anzi iniziammo ad urlare e a ridere insieme.
Io ero felice e lei lo era per me.
Carmen:" e alloraaa?"
Giuditta:"Dio non lo so. Non so se vale la pena lasciarsi andare e aprirsi a questa nuova avventura o rimanere coi piedi saldi a terra."
Carmen:" basta Giuditta basta. Devi pensare un po a te. Se questo ti rende felice allora fregatene viviti il tuo momento finché puoi. Hai sofferto per troppo tempo ora basta."
Mi si strinse il cuore. Ci abbracciammo forte.
Quando tornai a lavoro notai che Riccardo stava fuori ad aspettarmi e il bar non era ancora stato aperto.
Giuditta:"ehi! Perché è chiuso ancora?"
Riccardo:"perché oggi apre mio padre e tu non lavori."
Giuditta:"che? Si vabbè."
Riccardo:"non sto scherzando."
Si avvicinò. Le sue labbra erano attaccate alle mie.
Riccardo:"vieni con me. Devo mostrarti una cosa."
Mi baciò il naso.
Lo seguii ed entrammo in macchina.
Giuditta:"dove mi porti?"
Riccardo:"non avrai mica paura?"
Giuditta:"dovresti averne tu,non è ancora nato qualcuno che mi spaventa."
Riccardo:"senti senti. Siamo quasi arrivati signorina."
Risi.
Poi arrivammo. Era un posto fantastico.
Alberi ovunque. Un lungo sentiero. Un piccolo lago. E poi su un enorme albero c'era una piccola casetta.
Io non credevo esistessero davvero. Pensavo soltanto nei film o nei cartoni animati.
Riccardo:"questo è il posto dove andavamo io e mio padre quand'ero bambino e ancora oggi quando sono giù vengo qui..è come se una metà del mio cuore fosse in questo posto."
Giuditta:"è fantastico,davvero. Perché mi hai portata qui?"
Riccardo:"non ci ho mai portato nessuno. È il posto mio e di mio padre."
Giuditta:"e io cosa c'entro?"
Riccardo:"tu sei speciale. Non so spiegarmelo ma hai qualcosa di diverso da tutte quelle che ho conosciuto."
Mi sentivo sempre più piccola.
Giuditta:"Riccardo io..."
Non feci in tempo a finire di parlare che mi prese per il viso e mi baciò.
E stavolta fu uno di quei baci che sembra non finiscono mai ed io mi lasciai andare finalmente.
Poi ci scostammo.
Riccardo:"vuoi vedere la casetta?"
Giuditta:"davvero si può? Certo voglio vederla."
Salimmo le scalette e ci ritrovammo nella casetta.
Era bellissima. C'era una piccola panca,una credenza piccola,e tanti libri a terra.
Riccardo:"da piccolo mi piaceva leggere."
Giuditta:"anche a me."
Riccardo:" resta qui,scendo un attimo."
Giuditta:" d'accordo."
Riccardo scese e poi quando tornó aveva in mano un enorme plaid.
Riccardo:"qui fa un po' freddo e per terra forse di più quindi questa ci riscalderà."
Ci sedemmo a guardare qualche libro.
Poi lui mi tolse il libro dalle mani e iniziò a baciarmi,a darmi piccoli baci sulle labbra,sul naso,sul collo,e poi mi sdraió sul plaid.
Mi fermai.
Giuditta:"Riccardo io non ho mai.."
Riccardo:"non devi avere paura."
E così,tralascio i dettagli all'immaginazione di chi già ha capito,passammo degli attimi meravigliosi insieme. Un po dolorosi,per me. Ma furono i più belli e carichi di emozione in assoluto.
Lo giuro mi sentivo scoppiare il cuore dalla felicità.
Poi però . . .
Continua ❤️❤️

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