•capitolo 6•

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L'indomani mattina quando ci svegliammo, trovai molte chiamate perse di Carmen.
Merda. Mi ero dimenticata di avvisarla,di mandarle un messaggio, di richiamarla. Mi alzai e mi vestii,Riccardo dormiva ancora così scesi sotto al bar per prendergli un caffè.
Feci in un baleno e quando rientrai Riccardo stava ancora dormendo.
Mi avvicinai a lui e gli accarezzai la fronte,spostandogli i capelli.
Riccardo:"ehi.."
Giuditta:"buongiorno.."
Riccardo:"sei già sveglia.."
Giuditta:"si,e ti ho preso un caffè."
Riccardo:"sei un tesoro..grazie mille."
Disse ancora assonnato.
Giuditta:"di niente.."
Si sollevò e mi baciò.
I suoi baci avevano il sapore più dolce che io avessi mai provato.
Poi ci preparammo e scendemmo sotto.
Invitai Riccardo ad entrare nel bar dicendo che l'avrei raggiunto più tardi poiché dovevo fare una telefonata.
Chiamai Carmen. Una,due,tre chiamate ma niente. Solo squilli seguiti dalla voce fastidiosa della segreteria. Decisi allora di lasciare un messaggio di segreteria a Carmen facendole le scuse e invitandola a richiamarmi non appena avesse potuto.
Poi entrai nel bar. La giornata passò velocemente,si lavorava meglio col pensiero di Riccardo in mente,e con i suoi sguardi continui.
Al termine della giornata Paolo mi chiamò nel suo ufficio.
Giuditta:"dimmi."
Paolo:"ho saputo.."
Giuditta:"cosa?"
Paolo:"non fare la finta tonta. Ho saputo della tua ipotetica relazione con mio figlio e bada bene,se stai provando a rubare i suoi soldi puoi anche sparire."
Giuditta:"ci sono stata per una vita senza soldi,e non mi metto ad ingannare ora le persone per ottenerli."
Paolo:" bene. Ecco la tua paga."
Giuditta:"no guarda hai sbagliato,sono 120€"
Paolo:"è il doppio del tuo dovuto. Vedi di non farmene pentire. E ora vai. Prima che cambio idea."
Feci un sorriso a 32 denti e ringraziai.
Poi uscii,salutai Riccardo e mi diressi finalmente a casa dove avrei trovato Carmen.
Giuditta:"Carmen! Sono a casa! Ti prego scusa!"
Le mie parole rimbombavano in casa.
Solo eco.
Nessuna risposta.
Non un fiato.
Girai per ogni stanza ma di Carmen non c'era traccia.
Non un biglietto,non un messaggio.
Non mi preoccupai. Pensai che evidentemente,dato che io mi ero scordata di lei per una giornata,voleva ripagarmi con la stessa moneta.
Così mi feci una doccia,mangiai qualcosa e poi andai a letto.
Mi svegliai nel cuore della notte dal rumore del mio cellulare che vibrava.
Presi il cellulare e con uno spiraglio di occhio guardai lo schermo.
Era un messaggio. Il testo diceva:
"Mi hai salvata da colui che mi ha abbandonata e poi tu hai fatto lo stesso. Me la pagherai,me la pagherete tutti. Non chiamarmi,non voglio sentirti. Domani tornerò a casa,e ti chiedo un favore NON FARTI TROVARE.-Carmen"
Ero un po sconvolta da quelle parole, mi sembrava una reazione esagerata, quasi da pazza maniaca. Solo perché io mi ero dimenticata di avvisarla e non l'avevo più richiamata,non credevo che Carmen avrebbe reagito in questo modo.
Scrissi un messaggio a Riccardo dicendo che l'indomani sarei andata più tardi e gli chiesi di venire a casa non appena avrebbe potuto.
Poi andai a dormire,ancora sconcertata da quel messaggio,tanto che il sonno non mi prese quasi più.
Quando mi svegliai, mi trovai difronte ad una situazione ancora più assurda . .
(Continua.)

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