L'ORDINE DIVINO

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La convocazione di mio fratello non mi sorprese, ogni qualvolta mi convocava era segno di guai.
Arrivai nella stanza delle convocazioni, mio fratello era seduto sul suo "trono" mentre gli altri angeli erano davanti a lui che mi guardavano in attesa che mi unissi a loro davanti al Supremo, notai che erano angeli ricercartori, la cosa mi puzzava, non venivo mai convocato nello stesso momento dei ricercatori.
Avvicinandomi notai nei loro occhi disagio, la cosa non mi disturbó affatto, ogni angelo in mia presenza sentiva disagio e pericolo, questo era la mia natura, non me ne vergognavo affatto, non so da chi avessi preso questi atteggiamenti alquanto ribelli, ma io sono cosí e mi dovevano accettare per quello che ero.
Guardai in faccia mio fratello e attesi, lui mi scrutava in modo a me incomprensibile, la sue espressioni erano complicate, nessuno riusciva a capire cosa pensasse o provasse, lui era la luce, ti accechi appena posi lo sguardo su di esso, era il mio contrario, io ero l'oscurità e lui luce pura, nessuno dei due riuscivano a sopraffarsi l'un l'altro.
Guardò tutti i presenti, e con la sua voce eterea rivelò la causa della convocazione, "fratelli miei, vi ho convocato in mia presenza per un torto, gli umani mi si stanno ribellando, stanno avendo troppa conoscenza, la cosa mi addolora molto!", a quella dichiarazione per poco non gli risi in faccia, i suoi figli si sono ribellati a lui, la cosa mi piacque e non poco, un po di soddisfazione dopo secoli!
Mio fratello sembrò capire i miei pensieri ma continuò a parlare, " vorrei che voi cercaste chi si ribella a me e lo portaste in mia presenza!" Si voltò verso di me e disse, " fratello, il tuo compito è portarli da me sani e salvi, come fai sempre, e ricordati nella missione che ti è vietato toccarne anche solo una di queste anime e soprattutto non toccare nessun essere umano!", l'ordine non mi sorprese piú di tanto, sapevo già che l'avrebbe detto, mi inchinai e me ne andai.
Mi stavo allennando, quando entrò la moglie di mio fratello, si sedette in un angolo osservandomi, aveva sempre uno sguardo triste, tutti sapevano del tradimento di mio fratello,lei non sorrise piú e mio fratello mai si scusò, anzi continuava a ripetere che era per il bene degli umani, in quel momento lo odiai,tra tutti proprio lei doveva far soffrire? Dolce e sensibile, non lo perdoneró mai per quel che ha fatto. Mi avvicinai a lei e le chiesi " perché questa visita Mariel?", lei solleva leggermente un angolo della bocca e dice " Luci, sono venuta a vedere come stai, non ci vediamo da molto ", io annuisco e mi siedo vicino a lei, qua dentro lei era l'unica che mi capisse e mi aiutasse, le presi una mano e guardandola negli occhi chiesi " é successo qualcosa con mio fratello?", lei annuì, io mi infiammai di rabbia, mi alzai dalla sedia e feci per andare alla porta ma lei mi fermò, mi girai a guardarla, lei scuoteva la testa " stai tranquillo Luci, non mi ha ancora ferita, ma mi ha fatto un dono!", io agrottai le sopracciglie non credendoci, lei dopo anni e anni sorrise e disse " sono incinta!", non era facile sorprendermi, ma questa rivelazione mi sorprese oltre ogni dire, crollai in ginocchio e guardai la sua pancia, la discendenza di mio fratello stava nascendo dentro di lei, la guardai negli occhi, finalmente notai felicità nel suo sguardo, questo bambino divino aveva ridato la vita a sua madre e per questo gli dovevo la vita.
Parlammo del bambino per un po, poi lei si alza e guardandomi dice " devo andare, la mia guardia del corpo starà impazzendo per trovarmi" io rido e mi alzo a mia volta, la accompagno alla porta, lei prima di uscire si volta e con i suoi grandi occhi azzuri mi scruta e dice " so che domani dovrai partire per una missione!?", io annuisco, le mi prende il volto e preoccupata dice " stai attento, e ti prego non venir meno agli ordini di tuo fratello, sai quale sarebbe la punizione per chi gli disubidisce, e non voglio perdere il mio adorato cognato!", le sorrido e dico " tranquilla Mari, non ho mai dissubidito a mio fratello", lei annuisce e baciandomi sulla fronte esce.
Questa missione la dovevo svoglere bene, magari mio fratello si sarebbe fidato di piú, la cosa era improbabile, ma dovevo provarci.
Con questo in testa mi addormentai.

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