L'ascesa in Terra

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Dunque l'ora è giunta, la mia ascesa in Terra era arrivata.
Eravamo in 20 cercatori piú io, guardavo i miei compagni di missione, erano pronti per alzarsi in volo, il capo missione ordinò di prepararsi, io feci uscire le mie candide ali, non le usavo da un po, questa è un'altra diversità che avevo, gli altri angeli per nascondere le loro ali dovevano fare un incantesimo di invisibilità, a me bastava ritirarle dentro al corpo.
Le spiegai, erano enormi, le mossi su e giú per provarle, poi pronto guardai gli altri che con pazienza mi aspettavano, al mio cenno ci alzammo tutti in volo e seguimmo Gabriele l'arcangelo capo delle ricerche, io ero più veloce degli altri e mi misi a capo.
"Lucifero rallenta! Devi stare con gli altri ", guardai Gabriele e sbuffai rallentando, lui mi affiancò e con un sospiro disse " lo sai che ti è vietato fare di testa tua", io abbassai lo sguardo arrabbiato " io sono suo fratello, non dovrebbe trattarmi così! ", Gabriele mi fissa per un po poi dice " Lui è più grande di te Lucifero, non puoi farci niente, vostro padre a scelto lui come suo sucessore, ricordi le parole che disse al 2000° anno di tuo fratello?", io annuì " disse ' per governare ci vuole saggezza e umiltà' quelle parole mi ferirono, mio padre ha sempre preferito Dio che me", Gabriele mi posa una mano sulla spalla " Lucifero ascolta, se tu fossi meno austero e ribelle, forse tuo fratello sarebbe piú leggero con te!" ci pensai, la verità è che ho sempre obbedito agli ordini di mio fratello senza fiatare, forse mi odia per avergli urlato contro dandogli del verme quando ha tradito Mariel con quella Maria, trasportando il suo seme fino a quella ragazza, il figlio che nacque, Jesus chiamato anche Gesù, era il profeta, colui che doveva portare luce al cuore di chi ne aveva bisogno, non capisco perché fare un bambino se poteva mandare un angelo o lui stesso, non la capivo questa cosa, ma sta di fatto che quando Gesù morì mio fratello non pianse, e quando suo figlio arrivó in paradiso, mio fratello lo prese come messaggero mandandolo in vari posti a dare aiuto hai bisognosi.
Guardai Gabriele, era un Arcangelo saggio, ma il mio preferito era Raffaele, vivace e molto astuto, saggio anche lui ma condivideva questa saggezza con pochi, sorrisi e chiesi " tuo fratello é come me, ha il suo carattere complicato... tu come lo tratti?", lui mi guarda e serio risponde" mio fratello è vivace, ma non é come te, e io lo aiuto sempre, é mio fratello e sorveglio su di lui da quando é nato", io annuisco, rallento ancora e vado al fondo della fila.
Arivammo sulla Terra di notte, atterrammo su un grattacelo, eravamo a New York, questa citta era un via vai di anime in pena, tutti col pensiero del lavoro, la criminalità era alta e di prostituzione a bizzeffe. La città che più preferivo, sorrisi sentendo l'urlo di una donna, guardai alla mia sinistra e con una visuale stupefacente vidi una donna che correva e finiva in un vicolo ceco, guardai Gabriele, lui aveva notato la scena e con un cenno del capo mi diede il consenso di andare.
Volai sopra i palazzi fino ad arrivare nella strada dove la ragazza correva inseguita da due pervertiti assassini, atterrai sopra il tetto della casa più vicina e ritirai le ali, guardai verso il grattacelo dove ero prima e notai che non c'era più nessuno, avevano trovato da fare.
Saltai giù dal tetto e mi diressi verso il vicolo ceco, quando arrivai i due umani si stavano avvicinando alla donna che piangeva e gridava aiuto, mi misi dietro le spalle dei due uomini e posando lievemente la mano sulla loro schiena presi le loro anime e le rinchiusi per poi portarle a mio fratello, mi girai per andarmene quando lei mi chiamó " aspetta! Ti prego", io mi fermai senza girarmi,lei mi si avvicinò, sentivo la sua paura e la cosa mi scosse, aveva paura di me ma mi si avvicinava lo stesso, coraggiosa la ragazza.
Mi si mise davanti e potei notare la sua bellezza, aveva lunghi capelli mossi e rossi, grandi occhi grigi e labbra piccole e carnose con un grazioso nasino acquilino,magra e formosa, la creatura più bella che avessi mai visto, sentì qualcosa scaldarsi dentro di me, più la guardavo e più sentivo la necessità di proteggerla.
Mi guardava, poi quelle deliziose labbra si aprirono per parlare, " ti ringrazio per avermi salvata, come ti chiami?" Io esitai, poi decisi di non rivelarle il mio vero nome " mi chiamo Lucien".

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